«Catch & release» nel Chiese

Il “Catch & Release” (dall'inglese catturare e rilasciare) è una pratica di pesca per la quale non si uccide il pesce pescato, qualsiasi sia la tecnica di pesca utilizzata, ma lo si rilascia in acqua.

Fra i sostenitori di questa pratica di pesca c’è Nico Guerra, pescatore di Barghe, che l’estate scorsa ha catturato e poi rilasciato dei begli esemplari di trota pescati nel fiume Chiese, immortalati però prima del rilascio con il proprio cellulare.

Ecco una bella carrellata di immagini (da fare invidia agli altri pescatori).
La prima è una trota marmorata di 74 cm (del peso di circa 3 kg) presa in agosto. La seconda sempre una trota marmorata, ma più “in carne”, di 62 cm e sempre del peso che si aggirava sui 3 kg, presa in settembre. Nella terza foto un altro bell’esemplare, pescato però nel settembre dello scorso anno: si tratta di un maschio di trota fario di straordinaria bellezza, di circa 60 cm.

«Chiaramente – dice Nico – i pesci vengono maneggiati nel migliore dei modi, bagnandosi le mani prima di toccarli. Si scatta una foto e poi via. Se necessario, quando un pesce è stanco, dopo il “combattimento”, lo si fa ossigenare, gli si tiene la coda e si mette in corrente: quando i muscoli e le branchie del pesce cominciano a lavorare quello è il momento di ridargli la libertà e ringraziarlo per il bellissimo momento che ci ha regalato e magari ritrovarlo quando sarà più grande e potente».