Dietrofront anche sul regolamento

L’idea era quella di far approvare al Consiglio comunale un regolamento per le strade agro-silvo-pastorali che prevedeva fra l’altro una serie di limitazioni al transito dei veicoli. “Un documento necessario � ha detto il sindaco Giovanni Maria Marchi -, per poter accedere ai fondi stanziati dalla Regione per sistemare quelle strade”.

Allo scopo di evitare piacevoli sorprese dal punto di vista tecnico, il primo cittadino bionese ha fatto redigere il regolamento da un professionista del settore forestale.
Avrebbe per� fatto meglio a valutare anche le sorprese “politiche” che la faccenda poteva regalargli, magari condividendo le scelte in merito al regolamento almeno con i membri della sua Giunta.
Nonostante Marchi si sia spinto fino a dichiarare pubblicamente al Consiglio “una volta ottenuti i contributi di questo documento possiamo farne anche a meno”, infatti, sono stati gli stessi membri della Giunta a mostrare forti dubbi sulla bont� del provvedimento.

Contrastato prima di tutto dal consigliere di maggioranza Roberto Piccioli e poi anche dagli altri, Marchi ha potuto evitare di “andare sotto” solo grazie alla pi� classica delle ritirate strategiche: “ne riparleremo al prossimo Consiglio”.
A detta della maggior parte dei rappresentanti di ogni schieramento, il regolamento in questione avrebbe obbligato tutti i bionesi a munirsi di permesso comunale per poter transitare con mezzi a motore, e solo a determinate condizioni, su una ventina di chilometri di strade comunali. Alcune delle quali per altro ormai inesistenti.

Un provvedimento troppo restrittivo dunque, ma non basta: la convenzione avrebbe sancito il dovere da parte del “soggetto gestore” di gestire la manutenzione ordinaria di queste strade. Il soggetto gestore � la stessa Amministrazione comunale che se la sarebbe cavata col terzo comma dell’articolo 21 del regolamento: “L’ammontare dell’importo da versare da ogni soggetto autorizzato (al transito) sar� annualmente stabilito dalla Propriet� o dal Gestore, in base a una relazione revisionale di spesa e di manutenzione, eventualmente aggiornata nel corso dell’anno”.

Una volta approvata la “carta” proposta dal sindaco, insomma, per poter raggiungere in auto una qualsiasi localit� montana su una strada agro-silvo-pastorale del territorio comunale, i cittadini sarebbero stati vincolati a pagare la loro quota di manutenzione.
Sar� il prossimo Consiglio a sancirlo?

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