Falso allarme

«Probabilmente non voleva che qualcuno potesse notare il fumo e magari contestare quel che stava facendo. Così ha acceso il fuoco di ripulitura quando ha fatto buio, mettendo tutti in allarme».

Questa la possibile spiegazione a detta di Marco Mozzi, il funzionario della Comunità montana che coordina gli interventi delle squadre antincendio, in merito a ciò che è successo questa sera poco prima delle 19 in località Selva, il bosco attraversato dalla strada che unisce Bione a Casto.
Invece qualcuno di passaggio, vedendo chiaramente le fiamme nel buio, ha chiamato subito il 112.

Da Lumezzane sono partiti subito i Vigili del fuoco con un mezzo fuoristrada e un’autobotte.
Naturalmente l’allarme è arrivato anche alla centrale operativa di Curno che ha allertato la Comunità montana.

Per fortuna gli uomini dell’antincendio capillarmente dislocati sul territorio, non ci hanno messo molto a capire di cosa si trattava e prima ancora che i mezzi di soccorso arrivassero dalla Valgobbia tutto era già stato risolto e l’allarme rientrato.

Si è dimostrata ben oliata, la macchina degli interventi sugli incendi boschivi, peccato che abbia dovuto girare a pieno ritmo inutilmente.

E c’è anche la beffa: in questo periodo non c’è il divieto di accendere fuochi nei prati, durante il giorno, rimane però vietato farlo di notte.
Insomma, l’incauto ripulitore le rogne le avrebbe trovate proprio perché cercava di evitarle.

.i vvff di Lumezzane di rientro dalla missione a vuoto.

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