La guerra esibita in TV, i morti ammazzati di uomini, donne o bambini, la violenza dei conflitti in Palestina, in Iraq, sono davanti agli occhi di tutti e dunque anche dei bambini
sul piano della "presa di coscienza "di certi,troppi,messagi pericolosi..ricordo un amico che aveva il figlio di 20 mesi (pressapoco) davanti ad un maxi schermo in dolby sourround ,mentre guardava un film di fantascienza guerresca -violenta..alle mie rimostranze ha risposto "candidamente":tanto non capisce..ci sono piccoli gesti che sono ,al contrario ,grandi. quello di spegnere la tv(non solo a pranzo ma "quasi"totalmente)è stata la prima presa di coscienza,la prima sfida familiare, affrontata per il bene del pargolo autistico.e ha fatto pure bene a tutti...quando si dice :prendere due piccioni..
nell'era di internet,la tv èpiuttosto obsoleta .non abbiamo molte scuse..
in quella tua decisione Sonia, quelli che lo hanno fatto hanno scoperto che la dove si spegne il televisore si accende la famiglia. Nell'era di internet il televisore é davvero obsoleto e tutti quegli sporchi interessi che ci gravitano intorno sarebbe davvero bello mandarli a quel paese, serve uno scatto del senso di libertà che ci liberi dalla schiavitù delle cattive abitudini che ci hanno condizionato troppo in questi anni, ciao, sei una donna coraggiosa che non teme di andare contro corrente.
e tu sei una persona speciale 1profondamente buona e intelligente.soprattutto perchè conosci la misura delle parole...qualità di cui sono sprovvista..ma mi stò impegnando..ihih baci.
anche io da tempo non guardo più i tg e tanta altra spazzatura che passano in tv.... soprattutto sulle reti "classiche". mi limito al massimo a vedere qualche documentario qua e là. x le notizie c'è internet...
Come raccontare la guerra ai bambini Tempi di guerra. Terribili tempi di devastazione che colpiscono innocenti e che, diceva Hannah Arendt, non restaurano diritti ma ridefiniscono poteri. In ogni caso immagini di distruzione e morte che ci riempiono gli occhi e i pensieri di paura e ansia
Il Covid e la guerra: paura dopo paura Dalla paura alla paura. Dal timore di un nemico invisibile e sconosciuto nel giro di qualche giorno siamo passati a quella verso un nemico conosciuto che invade e distrugge.
Le paure dei bambini e quelle dei genitori Stasera a Villanuova un altro incontro per il ciclo GENITORI IN FORMA-zione. Alle 20,30 nella sala consiliare del Comune, con la dottoressa Giuliana Beghini Franchini, psicologa e psicoterapeuta infantile. Le abbiamo chiesto di anticipare qualcosa sul tema
L'arte di negoziare con i figli Riprende il percorso per GENITORI IN FORMAzione con un altro ciclo di incontri che si terranno nei vari comuni della Valle Sabbia nei prossimi mesi. Questo mercoledì l'appuntamento è a Sabbio Chiese con Giuseppe Maiolo. L'abbiamo intervistato
Un tablet a tre anni? Si fa un gran parlare oggi dei novi strumenti della tecnologia digitale, come ad esempio il tablet, in mano ai bambini. Il dibattito è già acceso e divide gli esperti: chi è favorevole e chi è contrario
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
ID48786 - 22/08/2014 09:00:40 - (Giacomino) - I tg più che informare spettacolarizzano
e fanno a gara per creare più impressione possibile. Ricordo ancora come ero rimasto terrorizzato dalla foto di un soldato russo morto nella rivolta di Budapest del 1956,a tutta pagina su una rivista dell'epoca, avevo 6 anni e l'immagine mi compariva spaventosa ogni volta che mi trovavo da solo al buio. Ho impiegato qualche anno a superare nella serenità quel fatto. Non ho mai amato i tg da qualunque rete mi venisse propinato e dal mio pensionamento non ne ho più guardato uno, mi bastano le notizie dell'ansa e non ne ho più sentito il bisogno.