18 Marzo 2014, 10.01
Genitori & Figli

San Giuseppe: quale festa del padre?

di Giuseppe Maiolo

Si fa riferimento al padre putativo di Gesù, per ricordare le funzioni del padre, anche se prevale il sospetto che gli aspetti commerciali abbiano fatto perdere la valenza simbolica di questa figura


Il 19 marzo, come è ormai tradizione, ricorre l'usanza di festeggiare il papà.
Solo pochi mettono in evidenza come la figura del santo patrono si associ in modo particolare alle virtù della paternità che San Giuseppe incarna con il suo comportamento, peraltro assai poco descritto.

Le Sacre Scritture infatti,
ne parlano poco e l'iconografia classica di solito ce lo mostra non in primo piano ma di lato o sullo sfondo, quasi ad indicare le sue virtù: l’umiltà, la pazienza, la presenza silenziosa. Qualità paterne di grande valore che sottolineano l’importanza della sua funzione cioè quella di essere custode della Sacra Famiglia.
E, fuor di metafora, il padre è colui che, nella dinamica familiare, dà protezione e sicurezza. E’ quello che assicura il suo sguardo attento, silenzioso ma presente, contiene e conforta.

A guardare bene le immagini del Santo, sembra di cogliere forza e energia ma pure tenerezza e dolcezza che non sono doti esclusivamente femminili.
Forse allora bisognerebbe ricordarsi di più di questi aspetti nel festeggiare il papà il 19 marzo. Ci servirebbe, credo, riflettere sulle funzioni specifiche della paternità, oggi che se ne lamenta sempre di più la mancanza.

Urge recuperare quel Giuseppe-padre, attento e presente, silenzioso e forte, capace di proteggere e orientare, pronto ad intervenire se ce n’è bisogno, ma anche affettuoso e disponibile.
Una figura decisamente lontana da quell’immagine accattivante del padre eternamente giovane, alle prese unicamente con l’aeu de parfume o impegnato a scegliere i calzini di turno che ci viene propinata dai media.

Forse festeggiare San Giuseppe e dunque il padre vuol dire provare a sbarazzarsi di quegli aspetti deleteri di una paternità inconsistente ed evanescente e cominciare a chiedere a gran voce al padre di essere più autentico e coerente, meno narcisista e seduttore magari di minorenni.
Magari più responsabile, meno Principe vanitoso e più forte nell'impersonare un modello positivo per i figli che per crescere hanno bisogno di riferimenti affidabili.

Giuseppe Maiolo


 


Commenti:
ID42849 - 18/03/2014 13:18:05 - (sonia.c) - e seduttore.magari di minorenni..

già! come se bastasse una maggiore età di pochi anni(19) per giustificare l'ingiustificabile.cos'è l'ingiustificabile in questo caso? non l'atto in sè stesso ma,la modalità! un atto d'amore può suscitare comprensione. uno cinico sfruttamento no. magari..magari avessero detto:ho perso la testa per una ragazzina..ho rivissuto l'amore dei vent'anni!no.solo uno squallido e cinico uso del corpo altrui.uno sfruttamento che la nuova im-morale società attuale,aspetta solo di poter usufruire per "legge" ..l'etica ,la morale ,non si appellano alla legge. non hanno niente a che fare con la legge degli uomini. chi ha una vera morale,frequentemente ,non si avvale dell'avvocato dietro il culo.

ID42851 - 18/03/2014 13:33:46 - (sonia.c) - per la festa del papà.

voglio raccontare una storia bella.bellissima! di un padre,di un vero sanGiuseppe con tutti i "crismi" i crismi della forza dell'amore..anni fa ho visto un documentario .il paese :montisola.la storia di una famigliola che ,dopo aver avuto un figlio,ha allargato la sua famiglia addottando(se non ricordo male) due ragazze dow.ma non solo! nel corso degli anni ,questa famiglia cosi aperta al'amore ,è diventata per caso,una"casa famiglia! ragazzi sbandati e drogati in fin di vita ,hanno bussato a quella porta e l'hanno trovata aperta.ma cos c'entra il padre? li ,erano tutti meravigliosi! ma mi ha colpito quell'uomo,semplice.di poche parole ma, parole, che arrivavano diritto al cuore! parole che non ho più dimenticato nel suo contenuto più che la forma esatta.diceva:i bambini sono scatole vuote ,che noi adulti colmiamo.pagine bianche su cui si scrive la parola:amore.

ID42853 - 18/03/2014 14:47:34 - (Giacomino) - Sono stati in tanti in questi anni ad operarsi

per demolire il ruolo del padre, compresi gli stessi interessati. E c'é chi spera in un futuro in cui questa figura sarà scomparsa del tutto. "Ma noi non ci saremo" come profetizzava uno dei miei cantastorie preferiti.

ID42874 - 19/03/2014 08:54:31 - (Dolcestilnovo) -

Da credente ho sempre pensato a San Giuseppe con un misto di ammirazione e compatimento per il rospo gigantesco che ha dovuto mandar giu' con la storia del bambino concepito dallo Spirito Santo. Lungi da me ogni forma di blasfemia, ma Gesu' ha dimostrato di essere il Figlio di Dio per quello che ha detto e fatto non certo per la panzana che e' nato da una vergine.Lascio poi alla immaginazione di ognuno capire se l'iconografia classica di San Giuseppe "umile e paziente" e della Madonna vestita di azzurro e bianco nella Palestina di 2000 anni fa davvero corrispondono a verita'.Quanti fratelli o "fratellastri avra' avuto Gesu'? E questa stirpe che fine ha fatto? Santo Graal = Sang real

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