Quella signora con il cagnolino

Chissà quanti l’hanno vista, magari dal finestrino della macchina! Sempre seduta sulla panchina, accanto alla grande rotonda di Piazza Aldo Moro, quella dove passano i funerali. Era sempre là. Sempre accanto al suo cane. Poi un giorno il cane non c’era più. E in un triste giorno anche la signora non c’era più.

Mia moglie, commossa, mi ha detto: “È morta la figlia di quella signora. Si chiamava Tiziana. Aveva solo 65 anni.” Ora pare che quella signora si sia trasferita. Si chiama Livia. Mi spiace molto non aver mai parlato con lei. Posso solo scrivere poche parole, augurarle tutta la serenità e la tenerezza del mondo.

Quando sento le cattiverie di questo mondo, penso a tutte le persone che donano un piccolo contributo alla marea del bene che inonda la terra. Vivono la propria esistenza senza clamore, quasi non volessero disturbare. Vivono cercando di essere oneste, gentili. Semplicemente. E sono tante.

Come quel papà che incontro sulla via Romana. È atletico, spinge in carrozzella la propria figlia disabile. Lui mi sorride sempre, mi trasmette una tenerezza infinita. È una persona che mi regala attimi di speranza.

Penso ad Angela Tagliani, che incontravo spesso a casa di mio cognato Luigi e della sua cara, dolcissima Giovanna. Angela amava viaggiare, era sempre gentile e profonda. Ci ha lasciati dopo una lunga malattia: il suo ricordo rimarrà per sempre nel cuore di chi le ha voluto bene.

Da poco è salita in cielo anche la signora Anna Romualdi vedova Bellucci. Ricordo quando camminava a braccetto alla figlia, che indossava un simpatico cappellino. Era bello vederle camminare insieme.

Penso alla straordinaria persona che fu Flavio Emer. Soffrì sin dalla nascita di distrofia muscolare. La grande volontà di raccontare la sua esperienza di vita lo spinse, attraverso un sofisticato sistema di scrittura al computer, a scrivere bellissimi libri, il cui ricavato dalle vendite venne devoluto ad associazioni benefiche.

Collaborò con il Corriere della Sera con la rubrica intitolata ‘Cronache dalla carrozzina’, dove raccontò con sincerità e con un pizzico di ironia i problemi, i sogni ed i desideri dei disabili. Ci ha lasciati a 46 anni, ma tanti suoi amici continuano a raccogliere documenti e testimonianze della sua vita straordinaria. Mi piacerebbe un giorno, con gli amici del Teatro Gavardo, realizzare uno spettacolo su una sua opera, “Il Corponauta”.

L’amico Antenore Taraborelli, con il figlio Giovanni, ha contribuito a pubblicare un diario di una ragazza stupenda, Renata Zerbio. Ho avuto l’onore di scriverne la presentazione….

"Ci sono persone che ci regalano intense emozioni, che ci trasmettano pensieri stupendi provenienti direttamente dal cuore

Ci sono persone che amano scrivere un diario di ogni estate, e lo fanno con grande sincerità, e in ogni parola, in ogni frase si sente l’anima di chi scrive

Ci sono persone che ogni anno, ad ogni vacanza, incontrano il mare, e fremono di gioia al pensiero di poter incontrare il mare, il grande mare, che è lì ad aspettarle, che le accoglie con le sue onde meravigliose, che le fa sognare sulle sue spiagge, che regala loro attimi di felicità assoluta

Ci sono persone che nella vita fanno mille incontri, amano e si sentono amate dalle persone vicine, con le quali scambiano anche solo un sorriso o si siedono a tavola per gustare ottimi piatti di pesce o per camminare insieme

Ci sono persone che amano settembre, perché quel mese offre loro giornate limpide, cieli azzurri, splendidi tramonti

Ci sono persone che “odiano” settembre, perché quel mese segna la fine delle vacanze, e allora la tristezza le avvolge mentre camminano sulla spiaggia

Ci sono persone che alla fine di ogni estate sono tristi, ma sanno che poi ci sarà un altro anno, un’altra estate, un’altra incredibile ed entusiasmante stagione di gioia

Ci sono persone che vivono momenti di grande amarezza, o di infinito dolore, quando vengono a sapere che persone amiche non ci sono più, e questi improvvisi addii le gettano nello sconforto, perché la vita è fatta anche di questi assurdi momenti

Ci sono persone che amano la vita, che la sanno gustare ogni giorno, ogni attimo, che assaporano tutte le sue dolcezze, che annusano i suoi profumi, che apprezzano ogni suo colore, che sanno ascoltare il ritmo del cuore di ciascuno

Ci sono persone che parlano poco, che non si buttano in mille inutili parole, ma che attraverso la scrittura riescono a cogliere l’essenza del vivere, proprio come i veri poeti

Ci sono persone che, se le conosci, mettono in crisi il vivere frenetico e ansioso di tutti noi, travolti da un ritmo di esistenze insoddisfatte e spesso superficiali

Ci sono persone che sono come i fiori, appaiono all’improvviso e spargono a tutti il loro sorriso e la loro tenerezza, e poi arriva la sera e loro se ne vanno, ma il profumo del loro ricordo rimane e ti consola

Ci sono persone che sono di una simpatia contagiosa, e le vorresti abbracciare come se fossero sempre state tue amiche, perché “le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi”

Ci sono persone che amano, che hanno in sé un mare d’amore, e la loro purezza è più limpida del cielo azzurro, là dove le potremo vedere solo con occhi chiari

Ci sono persone stupende…Renata è una di queste… ".

Grazie, Renata, sei stata un dono del cielo!
Infine, permettetemi di ricordare due persone che ci hanno lasciato in questi giorni.
Pierantonio Pelizzari, che noi del Teatro Gavardo abbiamo conosciuto durante alcuni spettacoli rappresentati a Salò. Lui era lì, sempre simpatico e cordiale, con le sue videocamere, che registrava le nostre storie e poi ci offriva una copia dei filmati. E don Paolo Lanzi, che è stato parroco di Soprazocco dal 1984 al 1995. Sono amico del fratello, compagno di scuola alle magistrali, e gli sono vicino con la preghiera.

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John

Nelle foto di Antenore Taraborelli, immagini di Renata Zerbio tratte dal diario “Le mie vacanze al mare”

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