23 Agosto 2014, 07.09

Cha Cha Cha

di Itu

E' bello stare dentro il cerchio della danza ma anche guardare da fuori, ballare è consapevolezza dell'armonia dei nostri movimenti


Domina nella festa d'estate la serata danzante, quella del liscio, quella del telo nero sopra il qualsiasi terreno accidentato del versante montanaro davanti al palco.
Neanche il freddo delle feste ferragostane ha creato disagio, gli appassionati si sono stretti in scialli e felpe legate di sghimbescio, hanno messo le scarpe belle e gli abiti fluidi che seguono il movimento e si ritrovano al bordo pista  a scattare con un'occhiata in piedi al motivo che apre le danze.

E' un fremito d'intesa, se si parte in coppia bisogna conoscere i passi ma ancora di più l'estro che potrebbe accadere, quello spazio di danza porta inevitabilmente con se un'intimità esibita che coinvolge anche chi non balla.

Ti accorgi allora di chi balla da manuale
, dimenticando il mondo fuori da quel perimetro e che gioca il corpo pensando le figure, di chi si affida al ricordo dei passi imparati da sempre, di chi entra in pista solo o in compagnia e vuol provare quel clima speciale.

Io guardo stregata, i piedi che entrano nel passo del compagno, i centimetri che sporgono o chiudono le coppie, i respiri che si incrociano nel pulsare del ritmo ternario, il calore che sale ad ogni giravolta, il ballo fa intravedere l'energia più spietata che si possa immaginare.

La stessa energia usata per tagliare il fieno
, per allattare il figlio, per scrivere un verbale, per sciacquare la verdura, per tagliare la legna: la danza modella le nostre idee a diventar peccato.



Aggiungi commento:

Vedi anche
22/03/2014 08:43

Quel che rimane Le parole a volte non servono proprio, la morte di un piccolo conosce nei cuori delle mamme tutte le culture del mondo

02/04/2014 08:31

Investimenti bislacchi Scusate signori uomini se ancora vi irrito con i miei pensieri di donna, non è per contrappormi, solo vorrei capire se avete il polso di come ci sentiamo strette in questa crisi

26/08/2014 12:00

Disguidi Mi piacerebbe aver ricette da condividere ma è così complicato sopravvivere ai pasticci della vita

24/05/2014 07:36

Contratti quinquennali Cinque anni di amministrazione pubblica possono confondere i nostri progetti ma poi passano e si può cambiare.

21/09/2014 17:00

Biondo era e bello Sto riscoprendo antichi autori di un recente passato, questo libro mi suggerisce di esplorare ancora tra gli scaffali della biblioteca




Altre da Pensieri & Parole
07/02/2018

Prima serata, senza infamia e senza lode

Onesta ma mediocre la prima serata del Festival. Molte canzoncine e qualche sprazzo di bellezza sul palco dell'Ariston

(3)
01/11/2015

Ognissanti

Nel cielo dell'autunno a fine ottobre si disegna l'inizio di un ciclo freddo, buio e povero che nel tempo attuale sveglia Santi Morti e zucche vuote

26/02/2015

Cuore atletico

Come mai le diagnosi sulle donne sono spesso cotraddittorie e paradossali? Forse perchè ci sottoponiamo più spesso degli uomini a prevenzione?

(2)
14/01/2015

Vento a rovescio

A volte nella nostra valle angusta si insinua un vento birichino che apre il cielo ad uno scenario pieno di luce

(2)
09/10/2014

Il tempo dell'amore

 L'amore dura per sempre, anche quando si crede di decidere che tutto è finito: ma quello può essere un matrimonio.

30/09/2014

Cambio di stagione

 Cosa produce il passaggio di stagione quando luci e temperature sono fuori dalla norma? L'estate mancata nella valle che eco lascia nelle nostre anime?

21/09/2014

Biondo era e bello

Sto riscoprendo antichi autori di un recente passato, questo libro mi suggerisce di esplorare ancora tra gli scaffali della biblioteca

26/08/2014

Disguidi

Mi piacerebbe aver ricette da condividere ma è così complicato sopravvivere ai pasticci della vita

20/08/2014

R.D.C.

La matematica è un'opinione, così per tanti anni ho difeso il mio punto debole. Bastava però un insegnante che mi avrebbe chiarito cosa ancora potevo recuperare dalle mie difficoltà

14/08/2014

L'orrore dell'imperfezione

E' un rischio ammettere la nostra inadeguatezza ad affrontare i tempi attuali, ma forse l'unico modo per prenderci una responsabilità nei confronti di aspettative altrimenti illusorie