Una nuova «casa» per i cimeli della Grande Guerra

Il museo reperti bellici di Capovalle ha trovato una nuova collocazione in alcuni locali della ex scuola materna del piccolo paese valsabbino. L’inaugurazione si terrà sabato alle 18 e l’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino alle 22.

Il museo capovallese, che conserva in massima parte reperti della prima guerra mondiale (Capovalle era al confine con l’Impero Austro Ungarico), è nato negli anni 80 per forte volontà dell’allora sindaco Peppino Lombardi. Come prima sede ha avuto proprio le postazioni sul Monte Stino, che tuttora conservano la testimonianza storica del passaggio del conflitto nel territorio dell’alta Valsabbia.
Successivamente, a causa del susseguirsi di atti vandalici, i reperti furono trasferiti in paese: dapprima presso l’abitazione di Lombardi, successivamente presso una stanza dell’ex scuola materna di Capovalle.

Ora, grazie all’impegno dell’attuale Amministrazione e all’immancabile supporto di alcuni volontari, si è proceduto ad una ricatalogazione dei vari reperti (eseguita come prova per l’esame di maturità da una classe dell’Euroscuola di Brescia).

Il museo, inserito nel Sistema museale della Valle Sabbia, ora si struttura in due sale in cui sono suddivisi i reperti Italiani ed Austriaci del primo conflitto mondiale, ed in una parte reperti anche della seconda guerra mondiale.
Oltre alle sale, sono state recuperate, messe in sicurezza rese accessibili le postazioni sul monte Stino, grazie soprattutto all’impegno degli alpini, dove ci si può rendere conto di persona dell’immane lavoro eseguito dall’Esercito italiano nella costruzione delle postazioni difensive.

A breve, inoltre, comincerà un progetto in fase sperimentale che vedrà interessate alcune scuole, per ora dei paesi limitrofi, per coinvolgere in un modo nuovo gli studenti delle varie fasce d’età ai temi storici.

Il costo per la sistemazione è stato contenuto, e si è aggirato attorno ai 3.000 euro; questo grazie soprattutto al fatto che il più del lavoro è stato svolto dai volontari e parecchio materiale è stato offerto.

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