04 Ottobre 2019, 09.11
L'opinione

Pagare tutti, pagare meno

di Ernesto Cadenelli

Dopo l’estate festaiola al Papetee, la cruda realtà presenta il conto. Il neo governo è alle prese con un’eredità pesante nel far quadrare i conti pubblici e contenere il debito senza ricorrere a nuove tasse


Immaginate per un attimo se si fosse andati avanti le roboanti promesse dei gialloverdi, quale fardello oggi e domani graverebbe, ancor più dell’attuale, sui cittadini italiani e sopratutto i giovani.

Si perché la manovra cui si pensava era tutta prodotta in deficit, che tradotto in dialetto avrebbe portato il Paese, già in piena crisi economica, al default (fallimento).

Al momento le priorità del governo giallorosso sarebbero impedire l’aumento dell’IVA, che graverebbe pesantemente sulle famiglie, e aumentare il reddito netto in busta paga dei lavoratori, taglio del cuneo fiscale.

Viene poi dichiarato un impegno per contrastare e ridurre la mole di evasione fiscale, Iva e contributi che oggi supera abbondantemente i 100 miliardi di euro.

Non si pretende l’azzeramento totale dell’evasione (magari), ma pare a me evidente che il recupero del 30-40% di questi soldi, consentirebbe di risolvere molti dei problemi italiani.

Si potrebbero ridurre in maniera significativa le tasse a chi le paga (onesti) e garantire quote di investimento per servizi essenziali, scuola, sanità, l’assistenza alle persone, ricerca e economia green.
Per questo ritengo che questa battaglia debba diventare il punto primo del programma del Governo. Tutto il resto è subordinato.

Fallire in questo obiettivo
, dopo anni che se ne parla, significherebbe mettere una pietra tombale sulle possibilità di ripresa del Paese e sulla possibilità di offrire un futuro di speranza  alle giovani generazioni.

Occorre uno scatto anche culturale e di mentalità per convincerci che chi fa il furbo frega chi le tasse le paga.
Infatti sovente costoro accedono gratuitamente ai servizi essenziali che lo Stato garantisce scaricando sugli onesti l’onere della loro copertura finanziaria. Per questo vanno isolati nel sentire comune e non invece considerati furbi e bravi (come sovente si sente!).

Badate bene che siamo tutti interessati a questa battaglia, a prescindere dal come votiamo.

Sono convinto che il fenomeno, sia pure con graduazione diverse, sia trasversale nella società italiana.
Esistono certamente i grandi evasori, ma anche i medio-piccoli che messi insieme fanno cifre enormi.
Oggi giorno gli strumenti per il controllo e la denuncia di reati di evasione sono molto affinati e possono dare risultati certi nel breve-medio periodo.

Ci sono però alcune pre-condizioni importanti per l’esito positivo di questa battaglia.

La prima
è che non esiste che il lavoratore dipendente paghi più tasse del proprio datore di lavoro, la seconda che a tutti i cittadini venga data la possibilità di detrarre con benefici significativi, le spese per la manutenzione della casa, dell’automobile e del tempo libero.
 
La terza è che il recuperato, sopratutto nella prima fase, venga destinato al  calo delle tasse sia per lavoratori che per pensionati (che sono tassati due volte avendo già pagato le tasse a suo tempo).

Infine ad affiancare gli organismi ispettivi dello Stato, ci devono essere gli Enti Locali.
I Comuni infatti hanno la possibilità concreta di segnalare situazioni abormi di tenore di vita o quant’altro riguarda i loro cittadini. Tra l’altro la legge Tremonti consente ai Comuni di vedersi ristornato il 100% dell’evasione introitata. Vedere i dati ufficiali.
Certamente è fondamentale che ci sia la volontà politica di andare in questa direzione anche da parte delle Amministrazioni.

Calerà il consenso ai partiti? Io credo di no se ci sarà chiarezza di obiettivi e di mezzi, se ci saranno risultati, ma sopratutto se noi cittadini ci renderemo sempre più consapevoli dell’importanza vitale che assume la sconfitta di questo fenomeno negativo.

Ernesto Cadenelli
Vobarno ottobre 2019



Commenti:
ID82035 - 04/10/2019 12:05:41 - (Ila77) -

Voi radical chic vi preoccupate della manovra, mentre a Bologna fanno i tortellini senza maiale. Non avete il senso delle priorità! E non pensano a creare un fondo per comprare più crocifissi? Dove andremo a finire!

ID82036 - 04/10/2019 13:06:33 - (Denis66) - ...

Il Debito é aumentato per il Papete.... Ma pensate prima di scrivere o cosa

ID82037 - 04/10/2019 13:21:31 - (Simonep) -

Questo articolo ha del ridicolo. Lo scrittore pensa che questo governo faccia davvero queste cose. Se fosse così facile che a non imporre ulteriori tasse, anzi diminuendo le trattenute in busta paga ed avere anche dei ritorni sulle spese si risani anche solo in parte il debito è proprio credere alle favole. Se fosse così semplice l'avrebbero già fatto altri prima. Non è che entrando questo governo piu rosso che giallo rosso lo riuscirà a fare. Come non ce l'hanno fatta neanche qualche anno fa visto che molti sono ritornati ora al governo.

ID82039 - 04/10/2019 14:22:45 - (Avvocato) -

Pagare tu ti pagare sempre di più per far piene le tasche a politici sindacalisti e parassiti vari

ID82040 - 04/10/2019 14:52:35 - (bernardofreddi) -

Ben detto: in un Paese serio, cose come la lotta contro la mafia, la corruzione, gli sprechi o l'evasione fiscale dovrebbero essere trasversali. Invece ci troviamo con una "sinistra" che confonde i lavoratori con i parassiti sociali e una "destra" che reclama legge e ordine, ma solo quando i delinquenti sono a basso reddito (effettivo, non dichiarato).

ID82041 - 04/10/2019 14:52:36 - (DiegoA) - Merendineeeee... tortelliniiiii

Gia cosi fa ridere. L'erdedita' e' quella di anni di pietoso e vergognoso governo di sinistra non di certo di qualche mese di governo dei 5s a cui ha partecipato anche la Lega. E ancora ci governano senza che la maggior parte degli italiani li voglia a governare. Risparmiati certi titolini che neanche novella2000 avrebbe voluto va.

ID82043 - 04/10/2019 15:42:18 - (Giaco69) - Governo di sinistra?

Ma tu fai ancora le elementari?Ripassati la storia politica degli ultimi 25 anni prima di parlare.

ID82046 - 04/10/2019 17:30:21 - (DiegoA) - Mi scusi Giaco

Secondo lei Monti, Letta, Renzi e Gentiloni erano/sono militanti di Forza Nuova? A me non pare proprio. Se poi vogliamo aprire un dibattito se siano poco o tanto... almeno che lei non creda nella bufala del centrosinistra. Perche' allora anche qui a brescia abitiamo al centronord... le pare?

ID82047 - 04/10/2019 17:55:19 - (Avvocato) -

Il signor Ernesto cadenelli prima di affermare che i datori di lavoro pagano meno tasse dei loro dipendenti provi prima a fare il datore di lavoro ! Troppo bello prendere la busta il 27 del mese o chiedere agli operai di scioperare

ID82049 - 04/10/2019 20:32:24 - (piedemerda) -

Purtroppo chi a scritto l'articolo è di parte, io come altri migliardi di italiani preferiamo che va al papete a fare le ferie pagandosele da solo piuttosto che chi con i nostri soldi truffa lo stato non pagando le tasse , guardate papà renzi e altri del pd e 5stalle. Questo gverno appena instaurato a aumentato subito il costo dei carburanti dicendo di voler equiparare il diesel alla super, ore abbiamo 6 mesi di blocco della circolazione ma il bollo non lo rimborsano, sinistristi fate festa prima che l'italia affondi.

ID82051 - 04/10/2019 22:19:49 - (PETER72) - In Italia...

tutte le politiche fatte finora contro l'evasione fiscale si sono rivelate solo garbugli burocratici che fanno impazzire chi lavora onestamente e lasciano i furbi evadere serenamente le tasse... gira e rigira alla fine del correre sono sempre i soliti noti a rimetterci

ID82052 - 04/10/2019 23:17:33 - (VENTONORD11) - Analfabetismo funzionale

Lo scritto del Sig. Cadenelli e' sicuramente di parte , quindi anche criticabile , ma la maggioranza dei commenti contiene solo polemiche , strafalcioni , grossolani errori grammaticali ( migliardi !! )tifo da stadio . E' evidente che in Italia la maggioranza del popolo soffre di Analfabetismo funzionaleChe significa :l'incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana - si traduce quindi in pratica nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni incontrabili nell'attuale società. Sono capaci di leggere e scrivere, ma hanno difficoltà a comprendere testi semplici e sono privi di molte competenze utili nella vita quotidiana. Nessuna nazione in Europa, a parte la Turchia, ne conta così tanti. D'altronde il giornale piu' letto in Italia e' la Gazzetta dello Sport !!! Povera Italia

ID82056 - 05/10/2019 10:34:50 - (Cicciotiracca) -

Premessa necessaria: nella vita ho scelto di fare il lavoratore dipendente (lavoro nel settore privato) perché caratterialmente non me la sentivo di affrontare le tante difficoltà che comporta il gestire un'attività imprenditoriale (in proprio od organizzata più in grande). La relativa tranquillità del posto da dipendente (dico relativa perché se lavori in un'azienda che va male, le preoccupazioni economiche per il futuro, accomunano dipendente ed imprenditore) ha come contropartita economica (qui voglio analizzare solo questo aspetto) l'accettare di avere un ritorno economico inferiore a quello che presumibilmente avrei sei facessi lo stesso lavoro in proprio. Dico presumibilmente, perché a logica, se facendo un lavoro in proprio guadagni effettivamente meno od alla pari di un dipendente forse è meglio che cambi lavoro (ammesso di essere nella condizione di poterlo fare). Segue..

ID82057 - 05/10/2019 10:38:00 - (Cicciotiracca) -

Arrivo al punto: da recenti analisi (cercate sul web) emerge che mediamente un'impresa lavora fino a fine luglio per pagare il fisco.. secondo me questa è una situazione inaccettabile. So che non è corretto perche le regole sono tali e andrebbero rispettate (e se inique si dovrebbe lottare democraticamente per cambiarle in meglio,  piuttosto che aggirarle con sotterfugi vari quali evasione, lavoro nero etc..) ma in una situazio e così, l'autonomo evade (almeno in parte) per LEGITTIMA DIFESA!Se aggiungiamo poi che in contropartita abbiamo uno stato che spende male il fiume di denaro che comunque introita, il sentimento di "legittima difesa" si rafforza ulteriormente.

ID82058 - 05/10/2019 10:40:25 - (Cicciotiracca) -

Noi Italiani siamo per indole un popolo di 'furbetti',  se non ci mettono alle strette troviamo sempre la scappatoia. Serve una rivoluzione culturale che richiede tempo e passaggi anche dolorosi quali ad es. la riununcia ad una parte delle (forse troppe) tutele delle quali ad esempio godono i dipendenti statali che sono praticamente illicenziabili anche di fronte ad evidenti casi di indolenza se non di vera e propria truffa. Evade anche il dipendente che fa alcune ore extra in nero c/o il suo datore, oppure che arrotonda con un secondo lavoro. Senza l'operosità di molti autonomi / imprenditori avremmo un' Italia diversa (forse più simile ai paesi dell'est??).

ID82059 - 05/10/2019 10:41:01 - (Cicciotiracca) -

Il sistema sicuramente va ripensato ma, da dipendente, non ritengo giusto che si butti la croce addosso solo al mondo dell'imprenditoria. Le soluzioni le lascio ai tecnici (di questi, non di politici sempre più spesso mezze cartucce, eletti dalla pancia - votati anche da me! - ce ne vorrebvero molti al governo) perché alla fine i conti in qualche modo devono tornare, altrimenti facciamo la fine dell'Argentina (io ci sono stato: tranne che per pochi benestanti, per la massa non è una bella situazione). Viva l'Italia. Buon fine settimana.

ID82061 - 05/10/2019 12:23:57 - (el capelà) -

Sembra che qui nessuno sappia che i tributi si pagno progressivamente meno, scendendo da Firenze in giù...cosa ci si puo aspettare da un paese che di fatto è già fallito da almeno 30 anni, dove la capitale, che potrebbe essere caput mundi, è l'esempio di tutto ciò che non funziona...sul sud stendiamo un velo pietoso...cosa pensate che faccia questo governo di chiacchere e inefficenza? Sono decenni che si sentono sempre gli stessi slogan!

ID82062 - 05/10/2019 12:41:00 - (vallesabbia) -

Per la gran parte dei dipendenti pubblici, salvo rari casi, l'Italia meriterebbe di finire come la Grecia, con stipendi del carrozzone pubblico decurtati del 40 percento. A volte in tutta onestà me lo auguro! Se c'è una parte sana della nazione, è solo grazie all'imprenditoria!

ID82063 - 05/10/2019 14:03:49 - (Cicciotiracca) -

Il bravo imprenditore, senza bravi dipendenti rispettosamente remunerati e motivati, non andrebbe lontano. Ci sono tanti dipendenti pubblici che lavorano onestamente ma parecchi se la vivono alla grande alle spalle del sistema, specialmente nelle miriadi di enti statali e parastatali dove non fanno praticamente nulla (sono posti inutili creati dai politici per il voto di scambio: alitalia? Atac? I musei al sud con migliaia di inutili custodi del nulla?). Si pone sempre l'attenzione alle mancate entrate (evasione) ma la rivoluzione ci vorrebbe dal lato della spesa. Troppi soldi vengono spesi in modo improduttivo (non generano servizi utili alla società o erogano servizi ad un costo insostenibile). A parità di entrate e con un corretto giro di vite sulla spesa, ci si potrebbe rimettere in carreggiata.

ID82064 - 05/10/2019 15:08:19 - (vallesabbia) -

Ben detto Cicciotiracca, hai espresso meglio e piu nel dettaglio ciò che volevo esprimere. Sull'Atac poi, non trovo nemmeno un aggettivo per descrivere tanta iniefficenza in mala fede. Ogni volta che ascolto la rubrica di focus economia del sole 24 ore che puntualmente non si esime dallo smascherare gli imbrogli collegati a questa società di parassiti del trasporto pubblico romano, mi viene la gastrite. A me dispiace solamente che al nord c'è tanta gente che fa i salti mortali per essere puntuali con la miriade di tasse vessatorie che questo baraccone di stato ci impone, che poi finiscono per essere sprecate in tutti questi enti parassitari collocati prevalentemente nel centro sud. Tasse da paesi scandinavi e servizi da paese sudamericano. W il calcio!!!

ID82066 - 05/10/2019 18:24:23 - (bernardofreddi) -

Negli anni Settanta sembrava che gli imprenditori fossero dei negrieri succhiasangue del proletariato; adesso chi non ha un'attività in proprio viene considerato un fallito che riceve uno stipendio per pura bontà d'animo di chi lo eroga. Con simili pregiudizi se ne fa poca di strada.

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