Riuso «ittico» per gli alberi di Natale

L’albero di Natale, fondamentale ornamento di questo periodo di festa, sarà nelle nostre case ancora per qualche giorno.
In molti casi verrà riposto, spesso ancora addobbato, in cantina, in attesa del prossimo Natale, nei casi peggiori verrà buttato, soprattutto se si tratta di un abete vero.

Ed è la stessa fine che dovrebbero fare gli alberelli che hanno reso natalizie le vie e le piazze dei nostri paesi, se non fosse per una brillante iniziativa sostenuta dall’Unione Pescatori Sportivi: quest’anno gli alberi di Natale dismessi diventeranno nursery per il pesce persico reale, che popola il Lago di Garda.

Il pesce persico, nel periodo riproduttivo, predilige acque basse con vegetazione molto fitta, data da radici e rami intrecciati: gli alberi di Natale, depositati sul fondo del lago, diventeranno l’habitat ideale per proliferare.

Dopo il periodo natalizio, gli alberi verranno raccolti e nel mese di marzo saranno appoggiati sui fondali: quelli posati a 7 metri di profondità costituiranno l’areale di frega per il persico, cioè la zona in cui i pesci si riprodurranno; mentre quelli ancorati a 40 metri diventeranno un luogo adatto al riposo, dove il persico potrà svernare.

Quest’idea, già attuata sul Lago di Como e sperimentata con successo anche a Riva, sponda trentina del Benaco, non è nuova nella tradizione ittica dei laghi prealpini.

In molte zone del Nord Italia è già eseguita da molti anni: le “legnaie” sono formate da cascine di rami, e vengono posizionate in vari punti del fondo del lago, tramite uno studio apposito del fondale, grazie a sacchi di iuta pieni di ghiaia e sabbia che fanno da pesi.

Questi ripari proteggeranno le uova dei pesci dai predatori, salvaguardando l’esistenza della specie e mantenendo in equilibrio l’ecosistema lacustre, e nel nostro caso, costituiranno anche un’ottima idea di riciclo creativo.

Una concezione di pesca davvero sostenibile quella che accomuna i pescatori, circa 1000, che fanno parte dell’Unione Pescatori Sportivi del Garda: proteggere la fauna ittica, difendere l’ambiente lacustre, e controllare gli sprechi del Natale.