Adozioni dal Congo, odissea finita per famiglia di Gavardo

Si è felicemente conclusa l’odissea durata tre anni per una famiglia adottiva di Soprazocco di Gavardo. Alba Pavoni e Alessandro Rovida sono finalmente riusciti ad abbracciare la loro piccola Angele, bambina congolese, adottata tre anni fa, ma che riusciti ad incontrare solo il 1° giugno.

C’era infatti anche lei fra i quarantuno bambini del Congo giunti all'alba all'aeroporto di Fiumicino.

I bimbi sono atterrati alle 5.20 e sono stati trasportati con mezzi della polizia nella caserma 'Petri' della Polizia.

La famiglia gavardese era già in viaggio verso Roma, avvertita per via informale da altre famiglie avvisate dell’imminente arrivo dei bambini, quanto hanno ricevuto la telefonata della Cai (Commissione Adozioni Internazionali).

La Cai ha chiamato le famiglie interessate solo ad aereo atterrato. «Il giorno prima – ha raccontato Alba – un ente ha avvisato le sue coppie che i bambini erano partiti da Kinshasa: da allora è partito un tam tam tra le famiglie per cercare di avere informazioni, a un certo punto sembrava ci fossero in volo 25 bambini, alla fine erano 41».

Tutte le famiglie avvisate sono state fatte convergere davanti alla sede della Regione Lazio. Lì, i mezzi in dotazione alla Polizia han caricato alcuni gruppi di genitori per farli arrivare al centro di addestramento di Spinaceto, dove ad attenderli c’erano i loro figli.

In Congo ne rimangono ancora 18, gli ultimi bambini adottati da italiani ancora in attesa di abbracciare le loro famiglie. Volge dunque verso la fine la vicenda dei bambini congolesi regolarmente adottati da famiglie italiane ma bloccati nel paese d'origine da tre anni, insieme ad altri bimbi adottati da genitori di altri Paesi, per sospetti sulle procedure di adozione da parte delle autorità di Kinshasa.

Alba Pavoni è stata la portavoce del Comitato Genitori RDC (Repubblica Democratica del Congo, ndr); avvocato di professione, si è spesa in prima persona per sbloccare questa complicata situazione che ha visto coinvolte decine di famiglie italiane.

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