12 Aprile 2010, 15.00
Gavardo
Amministrazioni

Annaffia i fiori e gli spunta un vigile

di Ubaldo Vallini

C’č anche Gavardo fra i Comuni bresciani che hanno recentemente adottato un regolamento di Polizia urbana. Se n'č parlato l'altra sera in biblioteca.

 
Trattasi di un regolamento molto simile a quello cittadino, giĂ  particolarmente discusso, tanto da far pensare proprio ad un copia-incolla.
Ne hanno parlato gavardesi ed immigrati qualche sera fa, riuniti nella sala della biblioteca del centro valsabbino su proposta del Comitato “Sopra la panca …dell’accoglienza”.
Fra i relatori il pachistano Nadim, l’avvocato Antonella Poli alla quale era stato chiesto di introdurre l’argomento dandogli un taglio giuridico, Franco Valenti che è il presidente della Fondazione “Guido Piccini” e Francesco Musolino, non tanto nel ruolo di funzionario dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp) ma “come cittadino e come cattolico” come egli stesso ha voluto precisare.
 
In sala erano presenti i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio comunale, nessuno però della maggioranza, nonostante l’invito ad esserci.
Chiarito che un regolamento comunale come quello è solo uno dei molti, che mira a gestire la convivenza fra cittadini ed il rapporto di ciascun cittadino con il bene pubblico, che si tratta di una normativa secondaria che deve essere in sintonia con le altre norme “superiori” a partire dall’articolo 3 della Costituzione per arrivare alle leggi sull’immigrazione (tutte quante, anche quest’ultima, vietano espressamente atteggiamenti discriminatori), l’assemblea è passata ad analizzare alcuni articoli che, a dirla con le parole di Valenti: “Mancano dei necessari elementi di proporzionalità e ragionevolezza, profilando in alcuni casi l’abuso di potere, in altri l’abuso di discrezionalità”.
 
Tralasciando per un attimo di affrontare la tematica in punta di diritto, perché non è compito di queste pagine giungere a sentenze, sono soprattutto alcuni esempi a chiarire la portata di un siffatto regolamento.
“E ci vuol poco a capire come stanno le cose”, hanno affermato alcuni gavardesi presenti, preoccupati sì che nessun diritto venga negato ai fratelli immigrati, ma anche e soprattutto di dover cambiare stile di vita a causa di norme discriminatorie per gli stessi gavardesi.
C’è l’articolo 7 al comma 1 lettera C, per cui è vietato mangiare anche solo un gelato passeggiando per le vie del centro storico. Viola questa norma anche un bambino che fa merenda per la strada oppure (stesso articolo lettera G) gli saltasse in mente di giocare, a qualsiasi cosa visto che nulla è stato specificato.
 
Il rischio, insomma, è che per risolvere il problema della fastidiosa presenza di immigrati nel centro storico (essendo improponibile dirla a questo modo, almeno non negli atti ufficiali) si tiri tanto la corda con i regolamenti che alla fine ci rimettono tutti i gavardesi.
Un po’ come buttare via tutto il cesto se c’è dentro una mela marcia.
 
Una situazione sintetizzata da Gabriele così: “A dar retta a questo regolamento la domenica non posso più fare quello che faccio da sempre: andare a messa mangiandomi una brioche, legando la bici ad un palo per non farmela rubare. E mi chiedo il perché. Lo stesso credo facciano il Fondrieschi che a novant’anni è costretto a tirarsi fuori la sedia di casa perché gli hanno portato via la panchina, o quella signora che l’altro giorno ad annaffiare i gerani sul terrazzo, invece che i fiori, gli è spuntato il vigile con la multa. Dove andremo a finire?”.
 


Commenti:
ID1787 - 12/04/2010 19:09:00 - (Venturellimario) -

Vero, dove andremo a finire. Non dimentichiamo poi che al nostro primo cittadino preme solo la "sua zona" per il resto il paese in condizioni pessime. Insomma come si suol dire: "teniamo in ordine dove passa il prete" anche se in questo caso si tratta del sindaco. Interessanti i cassonetti in Viale Mazzini appena rimesso a nuovo, proprio un bel spettacolo.

ID1795 - 13/04/2010 08:27:23 - (peneleo) - Ma il sindaco era stato invitato?

per quanto ne so io nè il sindaco nè alcun componente della giunta comunale è stato invitato a questo incontro! Un vero peccato: forse non interessava il contraddittorio. Detto questo: ben vengano regole più severe perchè troppi gavardesi non sanno più dove sta di casa la buona educazione civica e purtroppo pare proprio che la gente capisca qualcosa solo quando si prende una bella multa! Spiace, ma è così! Dimenticavo: l'opposizione del consiglio comunale, che oggi si straccia le vesti, per questo regolamento si è astenuta: nessun voto contrario quindi! E sappiamo tutti che il voto di astensione della minoranza è già una sostanziale condivisione! E allora?

ID1797 - 13/04/2010 09:20:27 - (assenzio) - Per Peneleo

Mi pare che sull'articolo c'è scritto che i componenti della maggioranza erano stati invitati. Se Vallini non ha raccontato una balla, quindi, non c'è stato nessun disinteresse per il contraddittorio, anzi. Quanto alle belle multe per capire qualche cosa, signor Peneleo, io sono personalmente d'accordo con lei. Sono semmai alcuni dei motivi per cui quella multa si prende a lasciarmi piuttosto perplesso.

ID1798 - 13/04/2010 09:32:00 - (peneleo) - Per Assenzio

mi sono informato: assessori e sindaco NON sono stati invitati! Vallini non scrive balle: scrive ciò che gli avranno detto gli organizzatori! Non dimentichiamo poi che ogni multa e ogni previsione di multa passa attraverso l'indispensabile buon senso e cervello di vigili a funzionari comunali dei quali ho molta stima.

ID1799 - 13/04/2010 09:57:10 - (assenzio) - Eccola lì, la discrezionalità

Ecco dove sta l'abuso di discrezionalità, signor Peneleo, nel buon senso e nel cervello di vigili e funzionari. Per quanto possano essere bravi a fare il loro mestiere, nessuno lo dubita, perchè devono essere loro a decidere se una norma vuol dire una cosa o quell'altra? Oppure se qualcuno un atteggiamento lo può tenere e l'altro no? Le norme devono essere chiare e per tutti ed applicate senza discrezionalità. Altrimenti si rischia di finire con l'allontanare bimbi extracomunitari perchè giocano sotto un portico (tanto i figli dei gavardesi doc non lo fanno più) senza arrischiarsi a multare il signor Gabriele che mangia la sua brioches e lega la bici al palo quando va a messa. Questo non è razzismo gridato, signor Peneleo. E' peggio, perchè è subdolo.

ID1801 - 13/04/2010 10:15:00 - (peneleo) - non sono proprio d'accordo sig. Assenzio!

Lei confonde la discrizionalità con l'arbitrio e, subito dopo, con il razzismo. Cosa c'entrano questi due aspetti con la indispensabile valutazione delle circostanze che ogni agente è chiamato a fare di fronte al fatto concreto? Dopotutto proprio quello che fanno, ogni giorno, ad esempio, i giudici: applicano una norma al fatto concreto con diversissime interpretazioni fra di loro, a dimostrazione che norme chiare e univoce non esistono mai! Lei interpreta la discrizionalità degli Agenti come volontà di colpire gli extracomunitari e non il signor Gabriele: io non ho motivi per pensare che dei dipendenti pubblici abbiano questo sentimento in testa. Le regole dovranno valere per tutti: bianchi, neri, gialli e, salvo un pre-giudizio che lei può avere, ma che io non condivido, non credo che questo regolamento sia sinonimo di razzismo. Vedremo in che modo verrà applicato! Io non voglio esprimere una condanna a priori al tentativo di ridare ordine e legalità al vivere quotidiano.

ID1802 - 13/04/2010 10:20:41 - (Gino49) - Arredo urbano e buon senso dei vigili.

Quando facevo il vigile non ho mai sofferto per la mancanza di buon senso, grazie a Dio, devo ammettere che piuttosto sentivo la mancanza di buone leggi, allora come adesso. Se la mia Amministrazione dovesse decidere di togliere le panchine dalla piazza ce le metterei io a mie spese.

ID1806 - 13/04/2010 11:33:00 - (bertoldo) - qualcuno non la racconta giusta

mi consta che l'opposizione, compatta, abbia votato NO a questo regolamento nel Consiglio Comunale del 15.12.2009. Mi risulta anche che l'Amministrazione sia stata invitata per iscritto all'incontro pubblico.

ID1807 - 13/04/2010 11:42:00 - (Guido) - Per il sig. peneleo

Dal verbale n 128 della seduta del Consiglio Comunale dove si è approvato il regolamento di polizia urbana risulta che i voti favorevoli sono stati 14, e risulta che sono stati 6 i CONTRARI (Pasini, Lani, Mora, Zanetti, Ferretti, Tebaldini); Piccoli era assente giustificato. Quindi l'opposizione NON si è astenuta. O per Lei il voto contrario è "già una sostanziale condivisione"? Se così fosse ci spieghi come dobbiamo votare quando NON siamo d'accordo. Grazie. p.s. opinioni e commenti possono essere diversi. Le espressioni di voto, verbalizzate, non cambiano con il passare dei mesi.

ID1808 - 13/04/2010 11:46:00 - (ste74) -

anche a me risulta che l'Amministrazione sia stata invitata, almeno questo mi è stato detto da uno degli organizzatori; sarebbe opportuno evitare di scrivere commenti di cui non si è sicuri; a tal proposito sarebbe interessante sapere come effettivamente ha votato l'opposizione visto le notizie opposte di Bertoldo e Peneleo...

ID1810 - 13/04/2010 12:06:00 - (peneleo) - Pardon!

prendo atto della precisazione del signor Guido che mi pare precisamente informato. L'opposizione ha votato contro! Ma sono abbastanza certo del fatto che l'amministrazione comunale non sia stata invitata e questo è un vero peccato.

ID1811 - 13/04/2010 12:07:00 - (Guido) - Votazione

A beneficio di tutti ribadisco che dal verbale risulta testualmente che:...il Consiglio Comunale di Gavardo, Con voti favorevoli 14 e CONTRARI 6 (Pasini, Lani, Mora, Zanetti, Ferretti, Tebaldini), espressi per appello nominale, delibera di approvare il nuovo Regolamento di Polizia Urbana... ecc. Guido Lani

ID1812 - 13/04/2010 12:35:00 - (peneleo) - Per!

come ha evidenziato Vallini questo regolamento un "copia ed incolla" di quello di Brescia, e così pare anche a me confrontando i due testi disponibili on line sul sito dei due comuni. Noto per che a Brescia il centro sinistra (Bisleri, Boifava, Cantoni, Capra, Del Bono, Gaffurini, Manzoni, Martinuz, Muchetti, Rebecchi, Ungari) si è astenuto e loro, mi pare, non possano essere sospettati di fini razzisti e discriminatori. Quindi torno alla mia opinione: non è il regolamento in se ad essere o non essere razzista. Lo può essere la sua applicazione. Quindi prendiamoci qualche mese per valutare, senza la solita pre-giudiziale accusa di razzismo che il gruppo della panca dell'accoglienza vuole appiccicare addosso al sindaco.

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