Comincia l'avventura

E’ ora di rinnovo d’iscrizioni nel mondo del pallone. Il campionato Csi è alle porte, e per la quarta stagione consecutiva l’Oratorio Gavardo parteciperà al torneo open di calcio a sette. Un progetto, quello di ricostituire la squadra di calcio dell’oratorio, fortemente voluto dal curato don Fabrizio Gobbi, e portato avanti con meticolosa cura dal dirigente Giovanni Goffi.

Nel 2012, complice l’entusiasmo per la realizzazione del campo in sintetico, il sogno di poter far rinascere una squadra dell’oratorio (mancante dal 1980) è stato trasformato in realtà.  
Venendo ai giorni nostri invece, in vista dell’inizio della stagione 2015/2016, la voglia di far bene è palpabile nell’ambiente e le motivazioni non mancano.

L’obiettivo è disputare un campionato migliore del precedente, cercando di puntare alle posizioni di metà classifica. Missione alla portata, a patto che la squadra sappia far proprio quello spirito combattivo che ha sfoderato solamente nelle ultime battute della scorsa stagione, strappando punti pesanti alle dirette avversarie. Mister Gian Paolo Tonni non nasconde la voglia di poter far compiere alla sua squadra un salto di qualità, togliendosi finalmente meritate soddisfazioni, dopo anni di apnea. Le premesse ci sono tutte: il buon quinto posto ottenuto al torneo estivo dell’oratorio hanno generato fiducia nel gruppo e un sano senso di rivalsa.

Rispetto all’anno scorso l’ossatura dell’Asd Gavardo è rimasta la stessa, e i pochi partenti sono stati sostituiti da validi innesti.
L’acquisto più importante sembra quello del valido preparatore atletico Walter Soncina, che ha seguito meticolosamente i ragazzi durante gli allenamenti del pre-campionato. E se preparazione atletica e tattica sono requisiti fondamentali nel calcio, considerando la sua pluriennale carriera da calciatore e allenatore, i ragazzi non potranno che far bene in campo (sempre che seguano alla lettera i suoi dettami).

Le dimensioni ridotte del campo rappresentano un vantaggio che i padroni di casa dovrebbero saper valorizzare maggiormente. Gli avversari hanno sempre fatto fatica ad adattarsi agli spazi limitati e ciò, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni sul loro collaudato sistema di gioco. Insomma, almeno tra le mura amiche, il segreto è pressing estenuante, passaggi rapidi ai compagni e ricerca del tiro in porta da qualsiasi posizione (impresa non impossibile, tanto più se si dispone tra le proprie fila di fidati arcieri).

Certo: più facile a dirsi che a farsi. Però se i ragazzi ci proveranno e ce la metteranno tutta, soddisfazioni e risultati non tarderanno ad arrivare.  

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche