Cultura e Politiche giovanili a Gavardo

Nel corso dell’ultima riunione del 2009 del Consiglio comunale di Gavardo, il consigliere Marco Piccoli, ex assessore alla Cultura e alle Politiche giovanile nella passata legislatura, ora sui banchi dell’opposizione, ha sollevato una serie di questioni in merito alle politiche culturali e giovanili della nuova amministrazione. Abbiamo preso spunto da queste per chiedere al sindaco Emanuele Vezzola quali sono le decisioni della sua Amministrazione in merito a questi due settori, e gentilmente ci ha risposto.

Sindaco Vezzola, il consigliere Piccoli ritiene che per la Cultura serva un assessore dedicato. Perché si è tenuto per sé questa delega?
«Perché è un settore che ho piacere a seguire e, come ho già scritto sul Gattopardo (periodico dell’Amministrazione comunale gavardese, ndr), perché ho un’idea ben precisa della cultura a Gavardo».

E quale sarebbe?
«Poche iniziative ma di valore, cioè iniziative ed eventi che lascino traccia nel percorso culturale di una comunità. Ciò non vuol dire che se vi fossero proposte da gruppi, associazioni o dalle tante realtà presenti in paese non possano essere prese in considerazione e avere il nostro sostegno».

Quale sarà il compito della Commissione biblioteca, che non è stata ancora rinnovata?
«Veramente la Commissione biblioteca era scaduta ancora prima delle elezioni e non era stata già allora rinnovata. Riteniamo comunque che debba occuparsi della promozioni dei libri e della lettura, in tutti i suoi aspetti, non di altro. Tra l’altro è questa la sua finalità istituzionale, stabilita dalla normativa provinciale».

In merito ad alcune iniziative degli anni passati, saranno proposte iniziative sul Giorno della Memoria?
«Sì, con l’aggiunta anche di un’iniziativa per il Giorno del Ricordo, che negli anni scorsi non era mai stato preso in considerazione e merita la stessa attenzione».
Ricordiamo che il Giorno della Memoria è stato istituito dal Parlamento italiano nel 2000 per ricordare le vittime del nazifascismo, e cade il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuto nel 1945. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, si celebra invece il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e del genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi e dell’esodo giuliano-dalmata.

E per quanto riguarda il calendario delle iniziative estive?
«È ancora presto per i dettagli, comunque una cosa è certa: gli eventi, di vario genere, si svolgeranno nei luoghi del centro di Gavardo, nelle piazze, sull’isolo, per far vivere il centro storico».

È stato annunciato che la biblioteca troverà una nuova collocazione. Dove?
«È uno dei lavori in programma per questo 2010: sarà trasferita al primo piano dell’ex consorzio agrario, in uno spazio più ampio. Abbiamo appena approvato il bilancio, siamo ancora in fase di progettazione».

E gli attuali locali a cosa saranno destinati?
«Faranno parte di un Centro culturale dove troveranno spazio nuove sale per incontri e dove potranno trovare la loro sede alcune associazioni culturali che attualmente non ce l’hanno».

Per quanto riguarda il Museo Archeologico, qual è l’impegno dell’Amministrazione?
«Il museo è una realtà a sé stante, comunque gli stanziamenti previsti sono pari a quelli dello scorso anno. La informo inoltre che la Comunità montana (Vezzola è assessore alla Cultura dell’ente comunitario, ndr) ha stanziato 15mila euro per il Sistema museale valsabbino, del quale il museo gavardese è centro sistema».

Passiamo al capitolo Politiche giovanili. Come intende muoversi l’Amministrazione in questo campo?
«Due sono i pilastri sui quali intendiamo muoverci: da un lato recuperare un rapporto e una collaborazione con gli oratori, sia di Gavardo sia delle frazioni, dall’altro abbiamo stipulato una convenzione con l’associazione “La Pulce nell’orecchio”, che da anni opera a Gavardo».

La delega alle Politiche giovanili a chi è stata affidata?
«L’assessore è il dottor Valentino Zucchini (assessore anche alle Attività sportive e Ricreative, ndr)».

Perché è stato chiuso il Centro Giovani in piazza de Medici?
«Qui è bene precisare. All’indomani delle elezioni le associazioni che gravitavano attorno al Centro Giovani hanno riconsegnato le chiavi, il che la dice lunga sulla loro appartenenza politica e le finalità con le quali operavano. Di conseguenza non è stato rinnovato l’appalto con la cooperativa che forniva il personale che lo gestiva.
Le risorse che abbiamo stanziato a bilancio per le Politiche giovanile sono le stesse dello scorso anno, che per l’80% prima servivano per pagare il personale. Adesso queste risorse saranno utilizzate direttamente per le iniziative e i progetti che saranno predisposti dall’associazione “La Pulce nell’orecchio”».

E quale sarà l’utilizzo di questi locali di piazza de Medici?
«Saranno sistemati, e in una parte sarà collocata la sede del Social Work (progetto della Comunità montana e di Valle Sabbia Solidale per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, ndr) mentre il salone più ampio sarà affidato all’associazione “La Pulce nell’orecchio”. Inoltre, nel progetto di sistemazione dell’ex Consorzio agrario sarà ricavato un nuovo spazio per i giovani».

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