E Gavardo Rinasce prende posizione
Come ricorderete, mesi orsono, il Tribunale di Brescia – Sezione del Lavoro, aveva positivamente accolto il ricorso del Sartori.
Se ne parlò anche sulle pagine di Vallesabbianews.
Si tratta di una sconfitta per il Comune di Gavardo.
O meglio. A uscirne sconfitti in questa vicenda sono tutti. A cominciare dal lavoratore che è ricorso davanti al Tribunale di Brescia, perché si è visto ingiustamente "escluso" dalla propria posizione di Comandante del corpo di polizia municipale del Comune di Gavardo.
A perderci, sono i cittadini di Gavardo, che vedono lesa l'immagine del loro comune, nonché, assistono "impotenti" alle decisioni della propria Amministrazione Comunale nel voler sostenere l'insostenibile (spendendo la credibilità e i soldi pubblici).
In ultimo, a perderci, è il Sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola, incapace di sostenere le "ragioni discriminanti" che lo portarono a decidere di non rinnovare l'incarico di comandante al Signor Marco Sartori.
Risulta alquanto triste e sconcertante, leggere nella sentenza della Corte d'Appello di Brescia che, vista "la connotazione altamente sospetta delle ragioni discriminatrici poste a base di provvedimenti immotivati, era onere del Comune provare le fondate ragioni che lo avevano indotto a privarsi dell'unico funzionario laureato".
Ciò che ne emerge dalla vicenda e dalle carte depositate davanti ai giudici, è che pur agendo nel pieno rispetto delle proprie funzioni e credendo di tutelare gli interessi dei cittadini, l’ex comandante Sartori sia stato escluso dalla più che legittima possibilità di lavorare per il Comune di Gavardo, perché -in sostanza e come si suole dire- mise il naso dove non andava messo, pestando i piedi a qualcuno.
Ovviamente, visto il danno al Comune, nessuno si assume onere o titolo delle proprie azioni e permane il silenzio, espressione classica di coloro che, pur commettendo errori, non ne ammettono la responsabilità.
Gavardo Rinasce
.in foto: il comandante Roberto Cittadini