Emozioni, carburante del nostro linguaggio

Buona ed attenta partecipazione martedì 19 marzo alla settima serata di formazione per genitori, insegnanti ed educatori presso l’Auditorium Cecilia Zane, nell’ambito del progetto Genitori in cammino, organizzato da A.Ge. Gavardo in collaborazione con il Comitato Genitori, l’Istituto Comprensivo, l'A.C. Gavardo e l'Associazione Resilience con il contributo dell’Amministrazione Comunale. Relatore il dott. Marcello Kreiner, psicologo e psicoterapeuta che ha tenuto una relazione ben strutturata ed approfondita su “Il mondo delle emozioni ed il filo diretto che le lega al compito educativo”.
Il dott. Kreiner oltre ad operare nel centro di psicologia clinica e formazione di Gavardo è rappresentante di spicco dell’associazione Resilience, Onlus Gavardese che si occupa di sostenere la formazione nei paesi in via di sviluppo, segnati dalla povertà, dalle guerre e calamità naturali. Le Associazioni Resilience e A.C. Gavardo, sono partner collaboratori del progetto Genitori in Cammino: ad entrambi A.Ge. Gavardo esprime la sua riconoscenza per aver contribuito ad una fattiva e solidale rete a sostegno della genitorialità e dell’educazione dei nostri figli nelle varie fasce di età sul territorio Gavardese.

«Questa sera accendiamo i riflettori sulle emozioni all’interno della famiglia – esordisce il relatore – e sulla loro importanza nell’ambito educativo. Cercheremo di capire come la famiglia, terreno di emozioni per eccellenza, abbia bisogno di adulti che sappiano interpretare ciò che sta accadendo e porre in essere azioni educative efficaci. Non è sufficiente limitarsi ad essere guida e dettare regole, nelle relazioni familiari gli adulti devono sapersi lasciare interagire dal “sentire” e lavorare per capire il proprio coinvolgimento nelle situazioni; in altre parole mettersi in gioco, perché il nostro compito primario non è produrre persone con le sole regole ma far crescere persone di qualità»!

Le emozioni sono la risposta interna all’agire che si manifesta, prosegue il dott. Kreiner, sono il carburante del nostro linguaggio: si esprimono attraverso il corpo(linguaggio motorio/facciale ) e le parole (linguaggio verbale). Tuttavia, affinché possano essere arricchimento della relazione, le emozioni devono essere riconosciute, accettate ed espresse. Il riconoscimento delle emozioni risulta difficile per certuni che devono sottoporsi ad un lungo lavoro interiore per farle emergere. E una volta emerse, poi, non è scontato che siano accettate dell’individuo. Se accettiamo il nostro mondo emotivo riusciamo ad avere padronanza del nostro atteggiamento.

Quattro sono i modelli di base delle emozioni: la rabbia, la paura, il dolore e il piacere. È il modo di vivere queste situazioni emotive, il come affrontarle ed averne esperienza che ci fa viver in modo diverso. Non è il controllo razionale della rabbia ad aiutarci in questo, né ovviamente la sua libera espressione che mette in pericolo sé e gli altri, ma trovare un modo funzionale per poterla esprimere. Non è il negare la paura e tentare di contenerla, ciò che potrebbe produrre paralisi ,ma fare i conti con essa e superarla. Cosi anche il dolore. Non è col vittimismo, dove si cerca di trasferire la propria incapacità di gestire una situazione negativa, che la si migliora né con la negazione del dolore stesso: il dolore appartiene alla nostra esistenza e come tale va accettato. Se do liberà espressione al dolore ne ho meno paura, capisco che non mi annienta, riesco persino a scoprire delle risorse per restare ancora in piedi . Il dolore può, per assurdo, essere una condizione migliorativa della propria vita! Ancora una volta è come si affronta una situazione di dolore che fa la differenza!

Infine il piacere, al quale tutti noi dovremmo liberamente aspirare: non è una meta scontata, ricorda il Dott. Kreiner. Si nota rigidità nelle persone, sensi di colpa dovuti a quel senso del “fare per dovere” di cui è impregnata la nostra cultura, nonché il timore di perdere il controllo in una situazione di piacere rispetto ad una situazione di “dovere”. Tutto blocca e limita le persone: la gioia di vivere non è connessa alle azioni ma ad uno stato emotivo interiore. «Tendenzialmente – ammonisce il relatore –, dovremmo tutti allenarci a provare piacere, non sempre, infatti, ci sentiamo in diritto di ambire a questo stato».
In conclusione, se riusciamo a riconoscere ed accettare ciò che sentiamo, è più probabile che produrremo comportamenti funzionali al nostro benessere e a quello dei nostri familiari: lo stesso processo dovrà essere insegnato ai figli aiutandoli a decodificare ed accettare le loro emozioni, mettendo in atto comportamenti adeguati.

A.Ge. Gavardo invita genitori, insegnanti ed educatori al prossimo ed ultimo incontro Genitori in cammino mercoledì 10 aprile 2013 presso l’Auditorium "Cecilia Zane" della Biblioteca Civica di Gavardo: relatore il dott. Osvaldo Poli, noto psicologo e psicoterapeuta, che interverrà sul tema “E’ sempre colpa dei genitori? I limiti della responsabilità educativa”. In tale occasione sarà gradito ospite il dott. Davide Guarnieri, presidente dell’A.Ge. Nazionale che ci onorerà della sua presenza a conclusione di un intenso e ricco percorso formativo. Per info www.genitoriagavardo.it .

Vedi anche