23 Aprile 2010, 18.53
Gavardo
Lettere

La «piccola storia di Afzal» DUE

Il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola replica alla replica del direttore di Vallesabbianews.it Pubblichiamo volentieri.

 
Gentile Direttore,
con riferimento alla sua replica sul caso del signor Afzal, per rispetto alla verità dei fatti e dei comportamenti tenuti dai funzionari dell’Ente, non posso non precisare che:
 
1) lei non ha presentato alcuna richiesta formale di accesso agli atti e pertanto nessun documento le è stato formalmente negato dal Comune di Gavardo.
Tanto più che quando mi ha contattato telefonicamente non mi ha richiesto alcun atto o documento, né si è lamentato di una mancata adesione alle sue richieste.
La sua affermazione è semplicemente non vera e, comunque, spettava e spetta al signor Afzal richiedere ed ottenere copia di documenti che lo riguardavano, non certo a lei;
2) la citata circolare n. 7170, nel richiamare il Decreto 5 luglio 1975, impone criteri più restrittivi di quelli utilizzati in precedenza che facevano invece riferimento ai parametri fissati dalla regione per l’edilizia residenziale pubblica;
3) dalla ricostruzione dei fatti che le ho fornito è evidente che la differenza fra gli 83-88 mq che consentivano inizialmente una certificazione per sette persone ed i successivi 61 mq rilevati a marzo 2010 è determinata dal fatto - semplice e chiaro - che prima dell’ordinanza n. 50 del novembre 2009, durante i sopralluoghi non si eseguiva il controllo ed in raffronto con i dati e le mappe catastali, e che quindi l’abuso commesso non era stato accertato;
4) lei omette di considerare che non è possibile per questo Ente e per nessun Comune certificare una superficie che sia frutto di un abuso edilizio e che, pertanto, la casa è idonea solo per 4 persone;
5) l’unica responsabilità è quella del signor Afzal che ha realizzato vani senza autorizzazione edilizia, ha commesso quindi un abuso ed oggi si duole delle conseguenze di questo suo illecito comportamento.
 
Altre speculazioni possono essere solo il frutto di interpretazioni personali che nulla hanno a che vedere con i fatti e con il rispetto delle regole che intendiamo perseguire con rigore.
Chi pensa invece che le regole e le leggi possano essere disattese o ignorate pur di favorire la “piccola storia di Afzal”, lo dica apertamente.
 
Il Sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola
Verissimo, non ho presentato alcuna richiesta formale e nemmeno un accesso agli atti.
La ringrazio per averlo precisato. Questo significa solo che non posso dimostrare la veridicitĂ  della mia affermazione, non che la stessa sia falsa.

Quanto all'incongruenza fra superfici rilevate e superfici accatastate la invito ad sincerarsi che lo stesso non accada anche per le vie ed i numeri civici esclusi dalla predetta ordinanza numero 50.
Personalmente ritengo che se si vogliono sanare gli abusi lo si debba fare sia se sono stati eseguiti da Afzal o Aziz, sia da Giuseppe o Filippo.
La stessa cosa dovrebbe valere anche per chi si candida ed ottiene di amministrare un paese per "tutti" coloro che vi abitano, lavorano e pagano le tasse.

Ubaldo Vallini
 


Commenti:
ID1928 - 23/04/2010 19:37:00 - (peneleo) - Però, caro Vallini,

il Sindaco di Gavardo nella sua prima replica lo ha scritto chiaramente: l’unico fine perseguito dall’Amministrazione Comunale sia quello del rispetto delle regole e della legalita', per gli italiani come per gli stranieri, per i proprietari come per gli inquilini". Io non ho motivi e pre-giudizi per non credergli.

ID1931 - 24/04/2010 09:04:00 - (lucaz) - Ho letto bene le ultime due frasi della replica del direttore?

Vorrebbe dire che il sindaco di Gavardo ha commesso abusi edilizi e che non vengono perseguiti? Può spiegarsi meglio? Cosa vuol dire "dovrebbe valere anche per chi si candida"? Grazie

ID1934 - 24/04/2010 09:56:00 - (Tattilio) - Le radici cristiane

Con tutto il rispetto per Peneleo e per Lucaz: non facciamo il solito gioco che siete solo voi gli alfieri della legalità. Sono d'accordo sulla necessità di assidui controlli sui comportamenti dei cittadini, ma questi controlli non possono essere fatti discernendo il controllato sulla base del colore della pelle! Non siamo ipocriti: il vero scopo della Giunta attuale di Gavardo è scoraggiare la presenza degli stranieri, anche se lavorano, pagano tasse e contributi, hanno una famiglia e dei bambini che, vogliamo o no sono anche il nostro futuro. Mi pare sia giunto il momento di finirla di ciurlare nel manico: per il rispetto della legalità quale base della civile convivenza, caro Peneleo e soci, mi sono battuto molto prima di voi, semmai qui è questione di giustizia ed equità, quello che chiede Ubaldo e che non ci siano due pesi e due misure, perchè continuando su questa strada andiamo a finire di distruggere le stesse basi della

ID1936 - 24/04/2010 10:17:33 - (ubaldo) - Per lucaz

Forse mi sono spiegato male. Ritengo che un sindaco ed una Amministrazione debbano amministrare la cosa pubblica per conto di "tutti" i residenti. La decisione di rendere obbligatori i controlli solo per certe vie e per certi numeri civici non mi pare che vada in quella direzione. Il fatto che in quelle residenze siano state fatte variazioni anagrafiche negli ultimi cinque anni (la discriminante sembra essere questa), mi pare una trovata discutibile. Ad ogni modo non prendetemi per uno che in preda a pregiudizi sputa sentenze: quando scrivo articoli cerco di mettere in evidenza fatti. Quando rispondo a delle lettere o ai commenti dico semplicemente la mia e vale tanto quanto la vostra. Vorrei poter continuare a farlo, allo stesso modo si come lo lascio fare a voi.

ID1939 - 24/04/2010 12:32:00 - (pinna) - a me caro direttore hai stufato

Allora se il sig in questione non ha diritto, che si scalda a mettere in cattiva luce un sindaco e un comune che controlla e fa rispettare le regole??

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