Le maniglie di Bigoloni a 850 metri dal suolo

Le porte del Burj Dubai, la torre più alta del mondo, si apriranno con maniglie bresciane. La Manital di Gavardo, infatti, si è aggiudicata la prestigiosa maxicommessa, battendo la dura concorrenza di molte aziende, e in particolare degli americani, e sta già consegnando, a dieci giorni dalla commessa, le prime maniglie di un lotto di oltre novemila, al quale ne seguiranno altri in ragione dell’avanzamento dei lavori di arredo degli interni.

Progettato da Adrian Smith per Skidmore Owings and Merril, lo spettacolare edificio, che svetta nel cielo di Dubai, raggiungerà gli ipotizzati 851 metri nel 2009, ma l’altezza definitiva viene mantenuta segreta, nonostante la torre abbia ormai battuto tutte le altre esistenti sul pianeta visto che oggi siamo suppergiù attorno ai 700 metri. Perchè, nel più grande cantiere del mondo - il Dubai - le cose vanno anche così: si parte a costruire e non si sa fin dove si arriverà...
Le maniglie della Manital che arrederanno i lussuosi appartamenti, che occupano gran parte dell’edificio, sono Atena e Dalì, disegnate rispettivamente da Maurizio Giordano e Roberto Grossi di Archilab e da Titi Cusatelli. Qui, nel design, sta il segreto del successo dell’azienda guidata da Luigi Bigoloni, il quale ha puntato tutte le sue carte sulla continua innovazione, sulla ricerca e, soprattutto, sull’intensa collaborazione con designer affermati ed emergenti, tra i quali si possono annoverare Titti Cusatelli, Maurizio Giordano e Roberto Grossi, Studio Hot Lab, Mario Mazzer, Davide Mercatali, Paolo Pedrizzetti, Sottsass.

Il meglio, insomma, del mondo del design italiano, che costituisce il cuore dei prodotti Manital, perché, come dice Luigi Bigoloni, «noi italiani abbiamo lo stile, la cultura, l’inventiva e di questi fattori dobbiamo far tesoro per continuare ad essere presenti sui mercati del mondo». Bigoloni, del resto, conferma le sue parole con i fatti. In primo luogo, mettendo in chiaro, con tanto di certificazioni e di dichiarazioni allegate alle sue maniglie, che i suoi prodotti sono interamente fatti in Italia.

«Il made in Italy - sottolinea il fondatore della Manital - non è più sufficiente, perché permette di eseguire parti altrove. Noi progettiamo e realizziamo i nostri prodotti interamente nel nostro Paese». In secondo luogo, la conferma alle dichiarazioni di Bigoloni, viene dalle commesse. La Manital è effettivamente presente sui mercati del mondo.
Al Tin Kwong Road, prestigioso edificio di Hong Kong invierà mille maniglie. Al South Bay di Hong Kong altre mille.
Seicento maniglie andranno al Victoria Road di Hong Kong e altre mille al Redevelopment of Farmer Luen Seng Building di Macao. Sempre a Macao sono già state consegnate tremila maniglie per il Nam Van Lake e a Hong Kong andranno maniglie Manital anche per il Broadcast Dr e per il Sheung Shui.

A Dubai le maniglie bresciane sono già presenti negli edifici Saba uno, due, tre e quattro: torri di trenta piani, sorelle minori di quella che sta sorgendo per battere il primato mondiale. L’azienda di Gavardo ha una controllata in Polonia e una collegata in Spagna ed è presente sui mercati di tutta Europa, della Russia, dell’Australia, del Canada, degli States, dei Paesi Arabi e dell’America Latina. L’export, in circa 60 Paesi, copre l’80 per cento del fatturato, che nel 2007 è stato di 7 milioni e 300mila euro.
Il portafoglio ordini per il 2008 è, come s’è visto, pieno e i 25 addetti dello stabilimento di Gavardo lavorano a pieno ritmo, giorno e notte. Dalla Manital escono all’incirca un milione di maniglie all’anno, dato evidentemente in crescita.

Nata nel 1990 a Vobarno, per produrre maniglie in ottone per porte e finestre, Manital si è trasferita nel nuovo stabilimento di Gavardo, su una superficie produttiva di 3.600 metri quadrati di aree destinate alla produzione e 700 adibiti ad uffici e sala esposizione. Attualmente l’azienda guidata da Luigi Bigoloni è in grado di proporre fino a 60 serie di maniglie in varie finiture, arrivando a 600 diverse possibilità di prodotto. Nel gennaio 2007 l’azienda è stata selezionata nella rosa di 150 aziende premiate da Confindustria con l’"Awards for Excellence" per l’"Impresa campione del Made in Italy nel mondo".

Silvano Danesi dal Giornale di Brescia

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