Michele Beltrami “disumano e disperato”

S’intitola «Il disumano e disperato caso di Michele Beltrami” l’ultimo lavoro dell’artista gavardese che omaggia Bergonzoni e Rodari, ma si esprime in un modo tutto suo.
Già il sottotitolo dà la spiegazione di cosa vuole trasmettere Michele Beltrami “che voleva resistere al crollo dei significati, rimanendo aggrappato allo sgretolamento delle parole. La fantasiosa dimostrazione di come ci riuscì confondendo però retorica e idealismo al limite del vano. Ma soprattutto: l’unico spettacolo al mondo fatto da una sola parola”.

Michele Beltrami ha fatto coppia, in passato, con Ettore Giuradei con il quale ha realizzato «CabaretGodot», spettacolo teatrale di ricerca sul comico-surreale basato su un utilizzo fantasioso delle parole; ora, dopo aver fondato con Paola Cannizzaro il Teatro Belcan, si ripresenta come solista con un lavoro che si preoccupa di restituire valore alle parole e, nello stesso tempo, di proporre una riflessione sul significato e sul valore che ha oggi l’essere un teatrante. Il tutto ovviamente ancora attraverso una comicità surreale, fatta di giochi di parole, di non-sense, di scardinamenti linguistici e di una inesauribile fantasia.

L’appuntamento è per questo martedì, 1 febbraio, alle 20.30, al Taquis Bar, al ponte di Toscolano Maderno.

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