25 Ottobre 2019, 07.15
Gavardo Salò Valsabbia Garda
Depuratore del Garda

Tutela del territorio, ma quale?

di Roberta Caldera

Egregio Direttore, le scrivo in merito all'assemblea pubblica tenuta da A.T.S. Garda Ambiente (Presidente Giovanni Peretti), svoltasi lo scorso 14 ottobre presso la sede della Comunità del Garda in Gardone Riviera...


...alla quale ho partecipato come auditrice in quanto nutro forti preoccupazioni rispetto ad una vicenda che coinvolge me e tutta la comunità che vive sul fiume Chiese.

L'ARGOMENTO TRATTATO RIGUARDAVA ESCLUSIVAMENTE LA DEPURAZIONE DEL LAGO DI GARDA E LO STATO DI AVANZAMENTO DEI RELATIVI PROGETTI

Come ormai ben noto nel progetto presentato da ATO il 12 agosto scorso, Gavardo e Montichiari sono le sedi designate per la localizzazione dei due mega impianti che "dovrebbero risolvere" il grande problema della depurazione delle acque del Lago di Garda.

In questa mia lettera non entro nel merito tecnico della questione, non perché non ne sia informata o non ne conosca i dettagli, che ben ho letto ed analizzato, ma perché purtroppo e lo sottolineo con amarezza, lo scopo esplicito dell'incontro era quello di perorare solo e unicamente le prerogative del lago di Garda, mentre mi sarei aspettata, visto il calibro dei relatori, un esame attento e minuzioso del progetto NEL SUO INSIEME, diretto specialmente a distinguere e valutare gli elementi positivi e negativi di una questione che non riguarda SOLO il lago di Garda ma coinvolge pesantemente il bacino del fiume Chiese che, voglio ricordare, è afflitto da gravi criticità.

La speranza, oltre all'opportunità di approfondire l’argomento, era quella di cogliere l’occasione di presentarmi personalmente all'on. Gelmini, in rappresentanza delle mamme che le avevano scritto il 24 giugno scorso per chiederle un incontro, richiesta a cui aveva dato risposta positiva senza poi però concretizzarla.
Il tenore del dibattito, così palesemente a senso unico, mi ha però fatto desistere dal proposito lasciandomi in uno stato di delusione profonda nel constatare quanta discriminazione la classe politica ed amministrativa pone in essere nei confronti di territori evidentemente da loro considerati di serie inferiore.

Affermazioni del tipo:
"ACQUE BRESCIANE STA ANDANDO AVANTI E NON CI FERMIAMO.
PROGETTI ALTERNATIVI METTONO IN SUBBUGLIO IL NOSTRO LAVORO...
NON CI POSSIAMO CONFRONTARE CON CHI DICE, A SEGUITO DELL' OFFERTA DI COMPENSAZIONI, CHE LA SALUTE NON E’ IN VENDITA!!" lasciano senza parole.

Perché, LA SALUTE DOVREBBE FORSE ESSERE IN VENDITA?
Non hanno forse diritto i cittadini che vivono lungo il fiume Chiese a temere per la loro salute dopo la grave epidemia di polmonite da legionella che li ha colpiti lo scorso anno con oltre 900 casi fra cui alcuni hanno addirittura perso la vita?

Periodicamente il fiume Chiese
subisce danni da inquinamento, fluidi organichi e chimici, liquami e scarichi abusivi di ogni genere. Spesso vi sono morie di pesci e lo scorso settembre c'è stata una moria di germani lungo le sponde del fiume!
Come ben noto il fiume Chiese è praticamente in secca a tratti per buona parte dell'anno E CI CHIEDIAMO QUALI GARANZIE POSSANO VENIR DATE A NOI CITTADINI IN MERITO AD EVENTUALI PROBLEMATICHE DI SALUTE PUBBLICA. DIRCI CHE CI "DOBBIAMO FIDARE" E’ ANCHE QUESTO INACCETTABILE!

Non voglio affermare che il lago di Garda non debba essere salvaguardato anzi!
Sostengo però che ci debba essere la certezza assoluta che il progetto sia il migliore fattibile per la salvaguardia del lago ma anche di tutto il territorio circostante, a minor impatto ambientale possibile e tutelando entrambe i bacini idrici!!
Non è corretto scaricare i problemi di un territorio su quelli di un altro senza curarsi delle conseguenze!!

Il progetto cosi come Io si vuole far passare, non risolve Ì problemi specifici del Iago: NON SI VUOLE DEPURARE IL LAGO, come titola spesso la stampa, ma si vogliono spostare i reflui fognari dei gardesani e di tutti i turisti che vi soggiornano, nel bacino attiguo cioè quello del fiume Chiese, scaricando così anche tutti i danni causati dagli eventuali malfunzionamenti o guasti ai depuratori, e le cronache ne danno ben conto, si veda i più recenti casi avvenuti a Montichiari (tre sversamenti dì liquami direttamente nel fiume in pochi giorni), a Calcinatello, o a Paratico sul bacino del lago d'Iseo.

Infine, in tutta questa vicenda, un altro aspetto per me sconcertante è constatare quanto i pubblici amministratori interessati non si impegnino ad approfondire gli aspetti tecnici ed economici di questo progetto, cosa che invece dovrebbe costituire il dovere primario di chi governa e prende decisioni che avranno un forte e possibile impatto negativo sulla collettività.

Ringrazio per lo spazio concessomi.

Roberta Caldera




Commenti:
ID82165 - 25/10/2019 09:52:06 - (Tuco) - SOLDI

quando ci sono in ballo migliaia di milioni di euro non conta piu nulla,......di certo il comune di gavardo risana il bilancio spaventosamente in rosso con il depuratore che CERTAMENTE si farà (non lo farà fare certamente gratis).....e aggiungo, poi magari risistema il paese visto che un cesso è certamente di miglior aspetto......quindi Signora Roberta, si metta in pace, dedichi il suo tempo ad altro, qui sul depuratore è tempo perso.......

ID82166 - 25/10/2019 10:44:06 - (Filippo Grumi) - Errore

Ecco ci siamo, caro TUCO, si informi, al Comune non verrà versato alcun obolo pecuniario. Verranno solo finanziate delle opere di riqualificazione ambientale (questo è quando deciso) e solo per i primi otto anni di vita del depuratore che però rimarrà in funzione almeno per 50 anni. Anche se si parlasse delle cifre messe sul piatto la invito a divirderle per 50 e vedere cosa le resta. ps. una volta fatte le opere (per esempio la tanta pubblicizzata ciclabile, che però essite già e si chiama gavardina) le chiedo, chi si farà carico della sua manutenzione? saremo cornuti e mazziati.

ID82167 - 25/10/2019 13:05:02 - (skyrunner968) -

Caro Tuco, lei resti pure seduto sul divano a guardare in fuori dalla finestra . Perché quello che la signora Roberta, e di conseguenza le persone che dedicano il loro tempo gratuitamente per difendere il territorio e la propria salute da decisioni politiche sbagliate non è per niente tempo perso !!!! Abbia un po' di rispetto !.

ID82168 - 25/10/2019 14:38:18 - (ariatredici) -

Brescia: 7500 casi di tumore in più l' anno! Città ricca ed industrializzata, ma super inquinata!! I politici hanno il dovere di prendere decisioni lungimiranti per il futuro dei propri cittadini ed i cittadini hanno il diritto di esigere tutela per la loro salute e la vivibilità dei propri territori!! Non è stando sul divano tranquilli che si ottiene!! Bisogna informarsi e esigere decisioni giuste che sappiamo bilanciare il fabbisogno economico con quello primario della salute!

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