«Il Ponte»... si allarga

Con l’inizio dell’anno ha preso il via il cammino verso l’Unità Pastorale fra le tre parrocchie di Gavardo (Santi Filippo e Giacomo di Gavardo, San Biagio di Soprazocco e San Lorenzo di Sopraponte) e quella di Vallio Terme, dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

Si sono svolte alcune riunioni fra i sacerdoti e una congiunta dei consigli pastorali parrocchiali con il responsabile diocesano delle Unità Pastorali, mons. Cesare Polvara, provicario generale della diocesi, per dare inizio a un cammino che sta interessando le parrocchie dell’intera diocesi di Brescia (e quasi la metà delle diocesi italiane).

Sono stati decisi i primi ambiti di collaborazione fra le parrocchie: la formazione dei catechisti, la Caritas e il notiziario “Il Ponte”.

“Il Ponte” è lo storico “bollettino parrocchiale” di Gavardo che già da alcuni anni vedeva la collaborazione delle altre parrocchie delle due frazioni gavardesi, Sopraponte e Soprazocco. Dal primo numero di quest’anno, quello di febbraio, diventa anche il giornale della parrocchia di Vallio Terme. L’obiettivo è quello di rendere concreto e comunicare ai fedeli questo percorso che porterà alla creazione dell’Unità Pastorale.

«L’Unità Pastorale – spiega in un articolo del giornale don Italo Gorni, dalla fine di novembre alla guida della comunità gavardese – non è primariamente una questione di carattere organizzativo e quindi di razionalizzazione delle risorse, per il fatto che i sacerdoti vanno diminuendo, ma vuole esprimere un nuovo stile pastorale, maggiormente improntato alla comunione, alla corresponsabilità e alla missionarietà».

«C’è pure da aggiungere, a scanso di equivoci – precisa il sacerdote –, che non si tratta di una fusione di parrocchie ma di promuovere una fattiva interazione fra le stesse. L’intento è quello di una azione pastorale che risulti più adeguata alle sfide del nostro tempo. Ciò non potrà che arricchirle valorizzando anche la peculiarità di ognuna, con la propria storia e le proprie tradizioni. Certo, questo imporrà di imparare a lavorare sempre più insieme sia a livello progettuale che, poi, a livello operativo».

La realizzazione del giornale comune delle quattro parrocchie è uno dei primi passi in questa direzione. Sono state introdotte alcune modifiche all’impostazione del giornale: l’editoriale sarà scritto a rotazione da uno dei parroci (questo, dedicato alla Quaresima, porta la firma di don Angelo Pizzato, di Vallio Terme); seguono alcune pagine di carattere unitario, nel senso che non sono specifiche di una parrocchia. Queste, invece, saranno subito dopo e saranno distinte anche dal colore diverso del fondino in testa alla pagina.

«Siamo solo all’inizio di un cammino nel quale saremo chiamati, probabilmente, a superare anche
delle difficoltà – conclude don Italo – ma che alla fine risulterà di beneficio per tutti. Lo affrontiamo con fiducia certi che lo Spirito Santo che da sempre guida la Chiesa ci assiste anche oggi: a noi collaborare con generosità, con la preghiera e con l’impegno fattivo».

Al momento in questo percorso sono coinvolte queste quattro parrocchie, ma è allo studio anche il coinvolgimento delle parrocchie di Villanuova e di Muscoline.

In Valsabbia a dicembre è sorta ufficialmente la prima unità pastorale: quella delle sei parrocchie di Vobarno. In primavera sarà “battezzata” quella dell’Alta Valsabbia, delle parrocchie che ruotano attorno al lago d’Idro (Idro, Anfo, Capovalle, Treviso Bresciano, Ponte Caffaro e Bagolino). Il percorso è già avviato anche fra le sei parrocchie della Conca d’Oro (Odolo, Agnosine, Bione Pieve, Bione San Faustino, Preseglie, Gazzane) e di fatto anche fra le sette parrocchie delle Pertiche e fra le tre del Savallese (Casto, Comero, Mura).

Le Unità Pastorali cambieranno in prospettiva la presenza sul territorio della Chiesa Cattolica, con una presenza minore di sacerdoti e una maggiore dei fedeli laici.

In foto la copertina de "Il Ponte" di febbraio 2015, con le facciate delle quattro chiese parrocchiali

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