01 Aprile 2019, 07.15
Gavardo Valsabbia
Lettere

Fra interesse e convenienza

di Lettera firmata

Ovvero: "quando l’ignoranza diventa strumentalmente distruttiva"


PROLOGO
Vi siete mai chiesti in base a quale processo mentale rispondiamo ad un quesito, oppure in relazione a quale ragionamento assumiamo una posizione e che differenza esiste tra rispondere ad una domanda o prendere posizione su un argomento?

A mio avviso ad una domanda si risponde sulla base alla nostra specifica conoscenza mentre si assume una posizione per professionalità, studi, preparazione oppure perché ideologicamente istruiti/condotti, senza tralasciare quale ulteriore componente, di grande peso ed importanza, che vincola e condiziona l’assumere  una posizione o rispondere ad una domanda, che si nasconde tra INTERESSE e CONVENIENZA sia del singolo che del gruppo.

Tutti noi, suppongo, ci confrontiamo, a volte poco, con noi stessi ma molte di più con il mondo in cui viviamo, ma come e su quali COSE ci confrontiamo?
Sicuramente il confronto avviene SOLO su ciò che conosciamo o per interesse e convenienza.

L’ampiezza, la profondità del confronto avviene in base alla nostra specifica conoscenza dell’argomento o in base al nostro bagaglio culturale e nozionistico e, in funzione di questi, siamo portati a misurare quello che ci circonda; di conseguenza ciò che non capiamo lo classifichiamo come MINIMALE o POCO IMPORTANTE.

In parole povere la CULTURA (conoscenza) diviene il confine decisionale per giustificare chi ha FATTO o FARA’  delle COSE magari non sempre in modo cristallino in quanto, confidando sulla mancanza di cultura “dell’altro”, gli consentirà di raggiungere il proprio obbiettivo limitando il dissenso sulle decisioni prese per interesse.

Infatti, per queste persone, spesso potenti in quanto occupano posti di potere non per merito ma per “appartenenza” o per “territorio” non importa quanto importante o esteso sia il consenso di chi non conta, vale molto invece l’approvazione di coloro a cui CONVIENE.

Ecco che il mio confronto con la questione del maxi depuratore del Garda ha preso il via dal confronto con me stesso, dall’aver ammesso la mia scarsa conoscenza dell’argomento che mi impediva di prendere una posizione e di avere una reale percezione dell’entità del problema e delle questioni in essere.
Ho quindi cominciato a fare le domande necessarie, ho letto e ho partecipato alle varie assemblee ed incontri.

Sono partito per cercare le risposte alle domande che credo tutti si facciano a questo riguardo ovvero, riguardo al maxi depuratore di Gavardo:
- Chi sa cosa sia?
- Dove verrà fatto?
- Perché si farà qui?
- Cosa comporta in termini ambientali, tecnici, finanziari?
- Chi l’ha voluta, ovvero quali sono i poteri o gli interessi (politici, economici, territoriali) che possono prendere decisioni in merito?
- Quali sono stati i motivi della scelta di Gavardo?

EPILOGO 
Penso che discutendo anche superficialmente del depuratore si potrebbero meglio comprendere le considerazioni del prologo.

Ecco come si calano nella realtà:
- quante persone se leggono in un articolo “LAGO DI GARDA” sanno di cosa si sta parlando?
- quante persone se per contro citiamo “il DEPURATORE di GAVARDO” sanno di cosa si parla?
- quante persone riescono a collocare il “FIUME CHIESE” in una cartina geografica?

Alla prima possiamo rispondere che probabilmente saprebbero rispondere quasi tutti tanti anche all’estero
Alla seconda forse non sanno rispondere nemmeno a Gavardo e alla terza potremmo avere qualche problema già nella sola Lombardia.
Questo è il punto cruciale di tutta la “battaglia” che sta nascendo intorno al maxi depuratore del Garda a Gavardo e sul fiume

ORA un semplice dato di fatto; facendo uno sforzo di memoria ricordiamo lo storico assunto “CE LO CHIEDE L’EUROPA”, perché non modificarlo in “CE LO CHIEDE IL LAGO DI GARDA”, nel vostro ragionamento, nel ragionamento dell’italiano medio e del politico che governa tutta la questione, l’ago dove penderebbe ?

CONCLUSIONE 
Allora l’ignoranza dei cittadini (che sembra andare di moda un po’ troppo) è l’alibi che permetterà all’interesse di privilegiare e far prevalere sempre e comunque il lago di Garda contro gli effetti del depuratore a Gavardo.
Ecco quindi la sfida, se è vero che “il volgo è ignorante ma non è precluso al vero”, perché non svelare il vero ai più?
Impresa titanica al giorno d’oggi.

Confucio diceva:
Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni.”
Cosa direbbe oggi in merito a tutta questa faccenda?



Commenti:
ID80198 - 01/04/2019 15:06:42 - (Filippo Grumi) - parallelo

la reazione dei territori è stata più o meno la stessa delle nazioni

ID80205 - 02/04/2019 06:45:43 - (alfo70) - Sig

Ma chi è l'autore di questa lettera?? Non sarà mica un "attivista" del comitato Gaia??

ID80210 - 02/04/2019 13:08:38 - (1977) - no

no

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