In deroga... al lago

Egr. sig. Direttore ,
Il gruppo di minoranza  Lago e Paese del Comune di Idro le scrive per commentare un articolo importante per il futuro del nostro Lago comparso sul Corriere della Sera di mercoledì 20 gennaio nell’inserto dedicato a Brescia .
Il titolo era “Strategie contro la siccità: svuotare le dighe di valle per salvare l’agricoltura. Via al tavolo regionale voluto dall’assessore Beccalossi.” 

Data la grande carenza di acqua la Regione si porta avanti affinché  l’agricoltura, allarmata, non abbia a risentirne troppo ed ha organizzato un tavolo per l’emergenza idrica che ha coinvolto tutti gli enti, per decidere le possibili strategie in modo da affrontare il problema per tempo!

Senza piogge e senza neve, si dice nell’articolo, non si riempiranno le dighe montane, le altezze di tutti i grandi Laghi sono inferiori alla media storica per cui si chiederà di rilasciare più acqua dalle dighe d’alta Valle e si potrà ricorrere anche ad una deroga del Deflusso Minimo Vitale dei fiumi facendo uscire meno acqua dai Laghi per conservarla in vista della stagione irrigua, si ricorda inoltre la legge Galli secondo la quale dopo i bisogni umani vengono quelli dell’agricoltura e solo in seguito quelli di industria e turismo.

Al tavolo erano presenti i consorzi di gestione di fiumi e laghi, i gestori di bacini idroelettrici come Enel, Edison, A2A e gli assessori regionali. Non si parla di comuni del Lago d’Idro o della Comunità Montana di Valle Sabbia, per cui si presume che non siano stati presenti!

Il problema idrico è grave per tutti e ci chiediamo in che modo lo affronterà, se lo affronterà , il comune di Idro che ha perso ben sette anni con ricorsi legali regolarmente persi, non ha sviluppato l’Accordo di Programma del 2008 che prevedeva tra le altre cose, la costituzione dell’Ente Gestore del Lago con la presenza dei Comuni Lacustri che gli avrebbe permesso di sedersi ai tavoli con autorità, presentare le proprie proposte  ed avere delle garanzie in casi di emergenza come questo che stiamo vivendo.

E invece l’Ente Gestore non c’è! La strategia del sindaco Nabaffa non ha portato a niente di niente e noi insistiamo su questo perché non ha portato a casa l’Ente gestore, la regola, la depurazione delle acque ed il depuratore, tutto previsto nell’AdP, pur essendo anche assessore all’ambiente in Comunità Montana.

Noi sosteniamo che è necessario essere aperti, preparati, consapevoli che il Lago va seguito, va curato con grande attenzione e perspicacia, è necessario essere ai tavoli istituzionali, esserci sempre, se ci sono battaglie da fare si fanno, senza chiudersi però nella piccola cerchia di Paese.

Bisogna capire che il Lago è un bene ambientale che  tutti devono difendere, non solo gli abitanti di Idro, bisogna riprendere il discorso del bilancio idrico, bisogna creare reti di solidarietà magari inserendosi nel discorso delle Comunità Alpine che hanno problemi simili ai nostri, bisogna insomma che chi ha responsabilità politica si muova, lavori, partecipi, altrimenti saremo sempre tagliati fuori e staremo a litigare miseramente tra di noi mentre gli altri vanno avanti sulle nostre teste.

La minoranza di Idro Lago e Paese.
Idro, 25 gennaio 2016.

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