26 Settembre 2009, 13.07
Idro Bagolino Anfo
Eridio

Prandini: «non c'è nulla da ridiscutere»

Il leader di Coldiretti ribadisce l'importanza dell'accordo già raggiunto: "Tutti gli interessati devono rispettare quanto sottoscritto" afferma.

Nell'accordo di programma tra i Comuni di Idro, Bagolino, Anfo e Lavenone e la Regione Lombardia, siglato affinché il Pirellone potesse svolgere azioni mirate alla messa in sicurezza dell'Eridio, «non c'è niente da rivedere, né da ridiscutere».
Questa la posizione del presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, in merito a una vicenda iniziata il 5 agosto 2008, con la stipula di un'intesa che, tuttavia, ha suscitato le proteste degli enti locali di Valle rappresentati dal sindaco di Montichiari, delle rappresentanze sindacali e dei Consorzi Medio Chiese e Alta e Media Pianura Mantovana, esclusi dall'intesa.
 
Una diatriba sanata alla fine di maggio 2009, con un protocollo in cui viene ribadita la valenza dell'accordo di programma precedentemente siglato e in cui si prevede il recupero delle intese tra la Regione Autonoma del Trentino Alto Adige e la Regione Lombardia volte a garantire i volumi d'acqua previsti per il regolamento provvisorio del lago d'Idro, pur senza ottenere l'escursione «regolamentare» di 3,25 metri.
 
Oggi è limitata a 1,25 metri per problematiche specifiche del bacino: l'acqua mancante doveva essere garantita da quelli dell'Alto Chiese, che tuttavia hanno fornito solo i volumi supplementari, e non quelli ordinari.
Questo ha fatto sì che le utenze a valle siano entrate in crisi, con la necessità di ricorrere ai cosiddetti «orari rossi» a causa dei volumi dimezzati rispetto alle necessità.
 
Si parla di 20 milioni di metri cubi di acqua trattenuti dai bacini dell'Alto Chiese, che danno una diversa interpretazione dell'accordo: risorse idriche che dovrebbero andare a coprire un'area di 7.000 aziende bresciane e mantovane per un totale di 30.000 ettari di terreno direttamente irrigati.
Il Comune di Idro si è chiamato fuori dall'accordo, chiedendone una revisione e una ridiscussione. Ma il presidente della Coldiretti di Brescia, Ettore Prandini, e con lui il leader del Consorzio Medio Chiese, Luigi Lecchi, ritengono che vada lasciato così com'è.
 
«Non c'è niente da rivedere - ha dichiarato Prandini -. Non è possibile che ogni volta che viene raggiunta un'intesa che unisce tutto il mondo agricolo, qualcuno si alzi e sostenga che è tutto da rifare o da modificare, soprattutto considerando che si tratta di soggetti che avevano già siglato il protocollo in questione.
Chiediamo la massima serietà a tutti gli attori coinvolti nel rispetto di quanto sottoscritto e chiediamo alla Regione Lombardia di prendere a tal proposito una posizione forte. Il prezzo da pagare, altrimenti - aggiunge ancora il leader provinciale dell'organizzazione agricola - sarà uno scontro senza precedenti tra i sindaci della Bassa coinvolti nell'operazione unitamente a Coldiretti nei confronti di coloro che verranno meno agli accordi firmati».

Fonte: Bresciaoggi.it



Commenti:
ID1032 - 27/09/2009 14:02:26 - (BORDIGA) - INVECE BISOGNA RIDISCUTERE

Invece bisogna ridiscutere, a fondo, il maledetto del 5 agosto 2008 accordo. La posizione POLITICA DEL COMUNE DI IDRO è radicalmente MUTATA con le ultime elezioni amministrative, segno INEQUIVOCABILE questo che i cittadini di Idro NON hanno condiviso quell'accordo, per altro passato di nascosto tra mille polemiche e diffidenze; è stato un fatto gravissimo l'aver portato una Comunità a quelle condizioni di esasperazione.Il Signor PRANDINI tira l'acqua al Suo mulino, ma l'acqua NON PUO' ESSERE PIU' QUELLA NUOVA DEL LAGO D'IDRO CHE FA GIRARE QUELLA ECONOMIA, che rimane ancora immobile sulle concezioni tecnologiche di cento anni fa.Il Lago D'Idro, GRAZIE ALLA SUA POPOLAZIONE, si è saputo in gran parte riscattare, e bene fa, molto bene fa il Comune di Idro a VOLER RIDISCUTERE TUTTO QUELL'ACCORDO.La nostra Associazione lo sosterrà, come sostiene ogni azione di qualunque parte che vada nella direzione della PROTEZIONE DELLA NATURALITA' DEL LAGO D'IDRO.(Gianluca Bordiga, Presidente Amici della Terra Lago D'Idro Valle Sabbia)

ID1033 - 27/09/2009 18:14:47 - (maurizio) - Maurizio

la nostra lista per il comune di Idro l'altra via possibile condivide le posizioni espresse dalla nuova amministrazione di Idro . PERCHE' NON SI TRATTA DI FARE UN ACCORDO E DELLE OPERE CHE RISPONDANO SOLO ALLE ESIGENZE DELLA PIANURA ABBIAMO UN LAGO FORTEMENTE COMPROMESSO DALL'EUTROFIZZAZIONE CHE NE HA COMPROMESSO PER ANNI LA BALNEAZIONE E PRESENTA PROBLEMI ANCHE PER LA SANITA' PUBBLICA DEI RESIDENTI. A QUESTO AGGIUNGIAMO CHE LEGGI NAZIONALI ED EUROPEE OLTRE CHE GLI ORGANISMI PREPOSTI COME L'AUTORITA' DI BACINO DEL PO OBBLIGANO LA REGIONE LOMBARDIA AD UN INTERVENTO DI RECUPERO DEL NOSTRO LAGO DI CUI AD OGGI NULLA E' PREVISTO O FINANZIATO PERTANTO RIAFFERMIAMO... CHE VA RIDISCUSSO... PER OTTENERE IL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI CHE LA R.L. HA NEI CONFRONTI DEL LAGO DI IDRO DERIVANTI DAL RISPETTO DELLE LEGGI NAZIONALI ED EUROPEE.

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