15 Marzo 2012, 07.16
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Lettere

Confusione

Ancora un contributo di Davide Bondoni alla discussione sulla "questione" del lago. Pubblichiamo volentieri.


Gentile direttore,
grazie di avermi concesso spazio nella sua rivista. Premetto che quanto scriverò non è detto che sia in linea con la filosofia di fondo della rivista. Solo io, Davide Bondoni, sono responsabile di quanto vado scrivendo e nessun'altro.

Questa lettera è sostanzialmente un'osservazione curiosa.
Io nei miei posts ho coniato l'espressione “questione del Lago” in quanto non mi sono mai interessato dei dettagli tecnici, ma dei problemi morali ed esistenziali ad essa connessi. Ovvero: cosa posso io imparare dalla questione del Lago? Cosa ha essa in comune con altre questioni simili? I paragoni, spesso, sono istruttivi.
 
Non sono mai sceso nell'agone della pugna, per vari motivi: uno dei quali il fatto che la questione del Lago sembra avere dei contorni troppo “vaghi”.
In questa rivista, sono intervenuti da sponde diverse, il sig. Romeo Seccamani, il dott. Rovatti, l'avv. Rizzardi, il prof. Vaglia, l'ing. Pelizzari, il vicesindaco di Bagolino, ecc. Ho citato a caso. Altri possono aggiungere altri nomi.
Il fatto sconcertante è che, leggendo i commenti ai loro contributi, nessuno di questi sembra conoscere la vicenda del Lago nel modo corretto.
C'è sempre qualcosa che non sanno.
 
Come è possibile? Chi sa, allora? Non riesco a spiegarmi come persone che hanno investito le loro energie nella questione, alla fine della fiera, non siano in grado di presentare in modo corretto il problema. Posso capire, gli estremisti, ma non chi ci ha offerto in queste pagine la sua riflessione in maniera serena e disincantata.
E' questo che mi ha sempre tenuto distante dall'affrontare la questione del lago a suon di documenti.
 
La faccenda sembra scivolare come acqua tra le dita della mia mano. Ognuno ha la sua versione.
Come può un lettore comune capirci qualcosa? Ha ragione la violenza retorica del Rovatti? Oppure bisogna guardare agli esperimenti mentali (di galileiana memoria) del Pelizzari?
Se ci fosse un referendum popolare, un abitante dei nostri paesi, sarebbe in grado di decidere fra più opportunità o si sentirebbe costretto a scegliere una sola opzione (quella che su di lui personalmente ha più peso, quella urlata maggiormente)?

Confesso la mia ignoranza, ma io al momento non riesco a trovare un punto di riferimento.
Hanno tutti ragione e tutti torto (non mi riferisco solo ai nomi citati, ma anche a chi è solo intervenuto nei commenti; troppi da elencare tutti).
Vista la situazione, per me riesce facile ed intuitiva solo una riflessione filosofico-storica che possa essere d'insegnamento nella sua fragilità.

Ovviamente, ogni persona da me citata ha il mio rispetto, ma non condivido la sua scelta operativa e gli strumenti usati.
Solo un aproccio morale insieme ad un'analisi formale dei ragionamenti può portare a qualcosa di costruttivo.
Non sto parlando del MIO personale modo di vedere; ci sono persone più in gamba di me, capaci di unire il richiamo morale alla pragmaticità del reale.

Un perplesso
Davide Bondoni


In mezzo a questa confusione offro un piccolo elemento di chiarezza: SEMPRE le lettere al direttore non è detto che siano in linea con la filosofia di fondo di questo giornale. 
Esprimono, al contrario, l'opinione di chi le scrive, che per altro in questo caso collima con la mia.

Quanto alle posizioni contrapposte o "incomplete"  di cui parli sono meno perplesso di te.
E non mi rifaccio alla filosofia, piuttosto all'esperienza: intorno al più semplice degli accadimenti ho sempre ritrovato ALMENO due versioni.
Ed è per questo essere diversi nelle aspettative, nei pensieri e nei giudizi, proprio per questo, che quel fatto diviene una "vicenda".
 
Grazie Davide di ogni tua preziosa riflessione.
Ubaldo Vallini
 


Commenti:
ID17886 - 15/03/2012 09:30:00 - (Ricard53) - Per Davide.

Se mi fai avere la tua mail attraverso Ubaldo, ti giro la mia lettera dell'ottobre 2010 in cui esprimevo il mio punto di vista sulla vicenda "Lago", con i riferimenti precisi sullo stato dell'arte. A tutt'oggi nessuno ne ha mai smentito il contenuto e ciò che ho scritto rimane nella sua attualità. certo ci sono valutazioni che sono più vicine alla tecnica e alla tecnologia, ma non si distanziano dall'evidenziare l'umano contendere intorno alla vicenda. Attendo un tuo eventuale cenno di assenso.

ID17887 - 15/03/2012 10:16:04 - (Aldo Vaglia) -

Tra i massimi e i minimi ci stanno i medi suggeriva Davide, se non ho interpretato male un suo post. " In medio stat virtus " e' la locuzione latina che invita a ricercare l'equilibrio tra gli estremi. Nel caso del lago l'equilibrio sarebbe a quota 2,275 m. Sopportabile per i rivieraschi e in grado di accontentare gli utilizzatori. Non farebbe male nemmeno alla salute del lago perche' consentirebbe la ripulitura delle spiagge dalla vegetazione. Per non fare niente andava bene anche la SLI, che dagli anni 70 sapendo a termine la sua gestione, non ha piu' effettuato nemmeno gli interventi di ordinaria manutenzione delle paratoie e della galleria.

ID17888 - 15/03/2012 10:20:30 - (Aldo Vaglia) -

Ho scritto a quota 2,275, ma e' piu' corretta l'espressione 2.275 metri di escursione tra massimi e minimi.

ID17889 - 15/03/2012 10:40:39 - (maurizio) - maurizio

Ritengo indispensabile sig. Bondoni suggerirle la lettura di un pronunciamento unitario delle 4 amministrazioni del Lago la CM fatta in data 18/06/2001 dove, dopo la sperimentazione svolta dall'università di Brescia, in merito alla regola di gestione scaduta riguardante i livelli del Lago... TUTTI chiedono un escursione NON superiore ai 2,25m....Tale pronunciamento è stato notificato al ministro dei lavori pubblici, alla regione, alle provincie di BS-TN, al commissario regolatore al consorziodi bonifica. Quello era un compromesso onorevole e non calando le braghe con il soddisfacimento pieno delle sole richieste irrigue a scapito della qualità futura delle acque del Lago.

ID17890 - 15/03/2012 10:40:48 - (Ricard53) - Per Aldo.

Mi sembra un'escursione piuttosto ampia per le attuali aspettative dei lacuali. Credo che un buon compromesso che tenga conto sia delle esigenze degli utilizzatori sublacuali (i quali dovranno comunque operare per accumulare maggiori quantità d'acqua in prossimità dei siti di utilizzo), sia delle esigenze turistico ambientali del Lago, non ultima la necessità di garantire le zone di attracco del battello, la cui navigazione è stata decretata in pianta stabile dalla Regione, dovrà prevedere dei livelli contenuti. Personalmente sono convinto che ci si debbà mantenere "ben" al di sotto dei due metri di escursione. Allora se proprio nel mezzo dobbiamo stare dividiamo gli attuali 3,25 m della regola vigente, anche se non operativa, attualmente. come è noto, vige l'escursione di 1,30 m per mantenere il Lago in sicurezza in attesa delle opere.

ID17891 - 15/03/2012 11:21:50 - (davidebond) - a Richard53

Caro Ricard53, la mia email è la seguente: davidebondoni@yahoo.it Grazie delle vostre risposte. Forse mi sono espresso male. Non mi riferivo ad un'ambiguità nei dati, ma al fatto che non ho ancora trovato due persone che mi raccontino la stessa versione. In questa rivista, chi ha parlato del lago è sempre stato contestato. La storia, più che le carte, la fanno gli uomini che le firmano (in certi casi, la fanno gli uomini anche in sfregio a quello che hanno firmato).

ID17892 - 15/03/2012 11:49:48 - (maurizio) - Conoscere

http://www.salviamoillagodidro.it/svolta/letterasindaci.htmlPer chi vuole approfondire qui trova il testo della lettera unitaria di tutti i sindaci e la CM in cui si chiede la riduzione dei livelli di prelievo

ID17893 - 15/03/2012 11:57:57 - (Elena Bini) - sintesi e domanda

A me pare che questo blog stia dimostrando 2 cose, non so se condividete: 1) che la questione lago e molto molto complessa poiche tocca molteplici aspetti, molte problematiche tecniche ed interessi molto diversi, tanto che non ha senso rpensare che una persona sola li sappia gestire tutti con assoluta professionalita; 2) che se tutte, tutte le parti coinvolte ne avessero discutesso ampiamente - magari anche aspramente - un compromesso sarebbe stato possibile. A mio parere i presupposti del compromesso c erano gia, il problema grosso ritengo sia sorto quando l accordo non ha coinvolto una delle parti in causa: in un accordo intitolato alla valorizzazione di un lago non si e vista ombra dell assessorato regionale all ambiente. E una delle domande subito poste che non mi risulta abbia ancora ricevuto risposta. La giro al blog...

ID17894 - 15/03/2012 11:59:39 - (Elena Bini) - ops

discutesso? discusso!

ID17895 - 15/03/2012 12:09:18 - (Aldo Vaglia) - Per Ricard53

La mia era solo una media aritmetica, per seguire il ragionamento di Davide. Concordo con te che la reale escursione potrebbe essere anche inferiore.

ID17896 - 15/03/2012 12:20:49 - (maurizio) - siamo tre d'accordo

Vedi caro Bondoni tre persone... e non solo sono d'accordo nell'indicare una escursione ben inferiore ai 3,25m .PURTROPPO L'ACCORDO PREVEDE IL" devono comunque intendersi garantiti i complessivi volumi di erogazione dal lago d’Idro indicati nel “Regolamento per la gestione coordinata del lago d’Idro dei serbatoi dell’alto Chiese- edizione 21 marzo 2002” Leggasi 3,25m Ci sono molte persone che credono pregiudizievole tale prelievo per la futura qualità delle acque non certo i firmatari.

ID17897 - 15/03/2012 14:13:57 - (Mel) - Lago

Maurizio quando hai finito di leggere le cose a modo tuo batti un colpo. Per fortuna che esistono i vaglia i Riccard e i Bondoni altrimenti chissà dov'e andremo a finire. Buona Giornata ... Ritorno al lavoro.

ID17898 - 15/03/2012 14:29:56 - (maurizio) - Basta saper leggere

Sono cose scritte smentiscile con citazioni riscontrabili ti sfido....

ID17899 - 15/03/2012 14:58:26 - (Aldo Vaglia) -

Siccome ai "No Gallery" piace citare i numeri per far sembrare scientifica e non politica la loro posizione, citiamoli tutti i numeri. Cominciamo dall'1,30 : a causa delle precarie condizioni che presentano le opere idrauliche ( diga e galleria) la quota di massima regolazione e' tuttora oggetto di una limitazione imposta dal ministero delle infrastrutture -ufficio dighe di Milano- ai sensi della legge 584/1994........pertanto in via provvisoria in pendenza della messa in sicurezza delle opere di regolazione e fatto salvo il mantenimento del deflusso minimo vitale......la regolazione puo' essere effettuata entro un'escursione massima di 1,30m . Pertanto l'1,30 non e' la vittoria di nessuno, ma e' solo la provvisorieta' dell'insicurezza. E' vero che in Italia non c'e' niente di piu' definitivo del provvisorio, ma sulla sicurezza sarebbe meglio non scherzare.

ID17900 - 15/03/2012 15:26:50 - (Dru) - bravo Bondoni

Sempre nell'autentico ultimamente.Il fatto , per quanto disarmante possa sembrare allo sprovveduto , é quel " disatteso " che scrissi di quegli amministratori che disattesero gli obiettivi appena raggiunti dai comitati e di tutto l'indotto , firmando quell'accordo del 2008. Io credo che gli amministratori fecero il bene del lago e se qualcuno non mi spiega perché no , e Rovatti non lo ha fatto con ragione , prevedo tempi difficili per quelli del "no" . Voglio dire al Rovatti , tutte cose giuste quelle che hai scritto e é ingeneroso saltare 7 anni di lotte a pié pari , giusto Maurizio ? Ma la lotta non puó essere sempre armata , bisogna cambiare strategie ora che avete raggiunto tante cose buone per il Lago. I suggerimenti di Aldo , Ricard53 e Davide sono tutti nella direzione giusta , ora quella sbagliata diventa , per necessità , la vostra , perché la galleria la faranno.

ID17901 - 15/03/2012 15:41:33 - (maurizio) - NON C'E' SOLO LA GALLERIA

Si ritorna al passato.... facendo carta straccia dei risultati della sperimentazione durata 13 anni, studiata dall'università di Brescia cancellando le decisioni unitarie che ne seguirono.... 3,25m uccidono il lago non l'agricoltura. Sono prelievi eccessivi perchè pregiudicano la salute del Lago rendendo nullo il recupero ambientale imposto dalle leggi vista la situazione attuale delle sue acque annullando il vantaggio che il mini collettore può dare

ID17904 - 15/03/2012 16:16:54 - (Aldo Vaglia) - Per Maurizio

Se non ti conoscessi direi che fai apposta, ma siccome so che sei in buona fede insisto. I tredici anni di sperimentazione dell'universita' di Brescia e la terza galleria non c'entrano niente con i 3,25. Gli ingegneri Giacomelli e Majone dopo aver analizzato l'incongruit delle proposte dei comuni concludono la relazione sul progetto della galleria tutta sommersa con le seguenti parole: nel rispetto dei contenuti dell'AdP, in relazione alle derivazioni della risorsa idrica, va da se' che deve essere assicurato che la galleria entri in funzione solo e soltanto nelle previsioni di eventi eccezionali.

ID17905 - 15/03/2012 16:44:12 - (maurizio) - Ti conosco ma non ti capisco

Come si faccia a considerare" la questione lago" valutando solo le opere e non considerando l'uso e lo scopo per cui sono costruite lo sapete fare solo Voi con il fazzoletto nel taschino.....Io penso sia più deleterio l'uso che si fa della pistola che valutare l'arma in sè. Garantire i complessivi volumi di erogazione 3,25 come fa l'accordo del 5-08-2008 è contrario alle conclusioni ha cui erano pervenuti unitariamente i 4 comuni rivieraschi dopo la valutazione degli studi effettuati.

ID17906 - 15/03/2012 16:48:50 - (maurizio) - copia e incolla da leggere

www.salviamoillagodidro.it/svolta/letterasindaci.htmlsiamo nel 2001 prova ne sia.

ID17907 - 15/03/2012 16:55:22 - (Aldo Vaglia) - Caro maurizio

Io il fazzoletto nel taschino non l'ho mai avuto, ma nemmeno le fette di salame sugli occhi.

ID17908 - 15/03/2012 16:56:51 - (e_f) - copia e incolla

visto che ti piace il copia incolla:http://www.salviamoillagodidro.it/spese.htmlche ne dici di questa pagina (peraltro aggiornata ad aprile 2010), a cosa son serviti tutti questi soldi??

ID17909 - 15/03/2012 16:57:10 - (maurizio) -

allora puoi leggere

ID17910 - 15/03/2012 16:59:14 - (maurizio) -

www.salviamoillagodidro.it/svolta/letterasindaci.html

ID17911 - 15/03/2012 17:21:52 - (Dru) - Ecco il trauma

Caro Maurizio , mi sembri una persona volenterosa oltre che corretta , ma sei sicuro che il " tradimento " subito giustifichi una reazione tale ? É lí che ti voglio portare , sei sicuro che i sentimenti , giusti , che ti fanno diverso da quelli con il fazzoletto in tasca , non siano un poco antistorici ? Se la pistola ha sparato , l'attenzione e l'azione , non piú la prevenzione , devi mettere in campo . Basterebbe ascoltare e partecipare , ma per coloro che presumono un primato sul sentire é difficile questa disposizione.

ID17912 - 15/03/2012 17:51:38 - (Dru) - e_f che non capisco

ho guardato il rendiconto e cosa vuole significare con quello ?

ID17913 - 15/03/2012 17:54:12 - (Ricard53) - Per Davide.

Per cortesia dimmi se hai ricevuto la mia mail, perché il server di posta mi rimanda il messaggio come non ricevuto (account inesistente). Grazie!

ID17914 - 15/03/2012 18:03:41 - (Aldo Vaglia) -

Certo che con le fette di salame sugli occhi e' difficile leggere e con il pregiudizio ancora piu' difficile capire. Ho scritto in un post precedente che si poteva trovare l'accordo a 2,27 perche' era una media aritmetica tra 1,30 e 3,25. Dopo una serie di sciocchezze maurizio cita un documento dove si richiedono 2,25 m. Saranno sicuramente quei 2 centimetri che armano la mano degli assassini del lago.

ID17915 - 15/03/2012 18:04:19 - (davidebond) - Grazie dei commenti

Quella del fazzoletto sul taschino, mi mancava... :-) Dicesi "pochette"? Normalmente si parla dei "white collars". A parte gli scherzi, il mio scritto che parlava di confusione ne ha trovata altra nei commenti. L'uomo al centro! Non il lago. E' questo il punto di partenza. Decreti, leggi, patti... La storia ci insegna gli abusi che sono stati fatti nel loro nome se non ignorati. Chi non si ricorda le parole di B\"ulow? "I trattati sono pezzi di carta, fatti per essere infranti". Questa sì che è Machtpolitik!

ID17916 - 15/03/2012 18:35:32 - (Ricard53) - Per Davide.

Forse non hai letto! Ho scritto nel mio commento precedente che le mie mail a te indirizzate erano respinte dal server di posta. Ho fatto tre invii riscrivendo l'indirizzo, gradirei sapere se qualcosa ti è arrivato, perché a volte succede che questi messaggi del server non hanno riscontro con la realtà.

ID17918 - 15/03/2012 18:40:29 - (maurizio) - Per Aldo

Purtroppo i due centimetri stanno solo nella tua fantasia e non esistono proprio cosi come i 2,27. Dobbiamo fare i conti con la realtà degli accordi o dei progetti scritti non serve costruirsi una pseudo realtà a proprio uso e consumo.Non parlo mai di tradimento o di assassini. Ma avere un punto di partenza per poter valutare dove siamo arrivati oggi con la questione Lago è importante per evitare la confusione. Mi sembra che il periodo che segue alla sperimentazione nel 2001 e che ha visto il pronunciamento unitario dei comuni lacustri sia un termine di paragone con la realtà attuale. All'appello manca un METRO di lago.

ID17919 - 15/03/2012 18:47:14 - (davidebond) - per Richard53

Caro Richard53, lo trovo assai strano. Non ho ricevuto niente. Ripeto l'indirizzo: davidebond[at]yahoo[dot]it Oppure vai sul mio sito e scrivimi da lì. Non saprei....

ID17921 - 15/03/2012 20:41:27 - (Aldo Vaglia) - Per maurizio

Oh visto! che se leggi senza pregiudizi capisci quello che scrivono gli altri. Certo che i miei 2,27, come i vostri 2,25 o quelli ancora piu' bassi di Ricard non sono accordi, ma per uscire dalla confusione prima bisogna sapere quello che si vuol sostenere. Sono i 2,25 o l'1,30? Si possono fare le opere per la sicurezza o e' proibito? E se si possono fare chi le progetta? I tecnici o l'assemblea? Queste sono le domande a cui, se hai voglia, puoi rispondere. La storiella dei 3,25 la conosco meglio di te, e' stata una conquista: prima c'erano i 7 metri di escursione.

ID17922 - 15/03/2012 20:51:24 - (Mel) - X Aldo vaglia

Dopo aver letto tutti i suoi post posso sapere come e dove trovarti ... Avrei piacere scambiare più di due parole con lei. Buona sera

ID17923 - 15/03/2012 20:58:41 - (Aldo Vaglia) - Per mel

Chiedi a Ubaldo che autorizzo a darti tutte le indicazioni possibili compresi i numeri di telefono. Ciao Aldo

ID17924 - 15/03/2012 20:59:45 - (Mel) - X Aldo

Grazie mille

ID17926 - 16/03/2012 00:01:11 - (Dru) - Quando si scende in campo

Fanno bene i democratici Aldo , Maurizio , Melzani , Ricard53 , Ruppy , Dorothea , Dolcestilnovo e Davide a non pontificare dall' alto come il Platone aveva scelto di fare per la sua scuola , in contrapposizione ai sofisti , fanno bene.

ID17927 - 16/03/2012 00:05:26 - (Dru) - Fanno male coloro che non seguono questa via

Non tanto per il Lago ma per loro stessi .Avete notato per caso , per le vie , ancora qualche sofista o loro seguaci ?

ID17928 - 16/03/2012 00:32:00 - (Dru) - Ho dimenticato

Bini , Pelizzari e ric , Digitoergosum e Avril , tutte persone che hanno discusso dialetticamente.

ID17929 - 16/03/2012 01:55:56 - (Dolcestilnovo) - Caro Dru

Non parlare male di Platone per piacere: se tutti leggessero non dico tutti i suoi dialoghi ma almeno la Repubblica, l'accordo sul Lago (e su tutto il resto) lo si troverebbe in un battibaleno

ID17930 - 16/03/2012 07:10:12 - (Dru) - Se parlo male di Platone...

... ho perso , e in effetti le mie parole potrebbero essere fraintese , essendo io poco metafisico (rigido) . Cara Dolcestilnovo quel come è comparativo : come democratico lo era Platone che inventò per la sua scuola il dialogo e , di riflesso , la dialettica per tutti e quindi non solo come strumento per la retorica , in contrapposizione ai sofisti che insegnavano dal pulpito , senza il contraddittorio.Qualcuno invece confonde i post qui come pulpito per i propri proclami , e fanno del male , ma non al lago o a qualcun'altro , fanno del male a se stessi. Scendere nella discussione non è un abbassarsi , è invece , questo voleva intendere Platone e Socrate prima e Aristotele poi , un elevarsi.

ID18011 - 19/03/2012 14:10:46 - (mik69ca) -

Per Davide, apprezzo molto ciò che scrivi in quanto spesso vi trovo un moderno modo di affrontare i problemi sociali che mi sembra lontano dal comune pensiero dei nostri concittadini. Questa volta però, non so se volutamente, mi sembra che tu sia leggermente fuori bersaglio. A me le cose sembrano chiare. Da una parte c'è la regione con chiamiamoli "Poteri Forti" che vedo in energia elettrica, agricoltura (ma solo per fare fronte comune) e costruttori, i quali sanno cosa vogliono e come averlo. Dall'altra i "laghè" che sono spezzati in tanti microgruppi per difendere ognuno il suo orticello, tra questi i politici che hanno obiettivi di carriera. Tra i microgruppi c'è a chi interessa realmente il lago e a chi no. Ora se si deve cedere ai "Poteri forti" per gli interessi economici che vi sono dietro almeno facciamoli pagare. Esempio quanta energia eletrica viene prodotta con l'acqua del lago? Bene una parte degli utili vengano investiti nel

ID18012 - 19/03/2012 14:20:24 - (mik69ca) -

lago. Stesso dicasi per l'acqua degli agricoltori. In tutto il mondo per l'agricoltura si costruiscono degli invasi artificiali dove recuperare acqua nei periodi ricchi da usare in quelli di secca e noi in Lombardia non possiamo farlo? Oppure quanta acqua si spreca nel percorso del Chiese. Questo per dire che l'agricoltura è solo una scusa. Pertano le idee confuse le abbiamo solo noi che dobbiamo difendere il territorio offuscati da cento interessi che con il lago c'entrano relativamente. Cosa bisognerebbe fare. Quello che dicevi tanto tempo fa. Unirsi tutti in un fronte comune. Questo a mio pareere permetterebbe di trattare non dico alla pari ma con il consenso di tutta la popolazione. Perchè l'avversario sa dove colpire e che alleati trovare. In sintesi, siamo nell'ennesimo caso di scontro su interessi economici, SOLDI. Del lago non interessa minimamente alla Regione. Ha ben altri problemi da gestire. Un saluto.

ID18014 - 19/03/2012 14:34:22 - (Ricard53) - Per mik69ca.

La tua è un'analisi volenterosa ma parziale e non tiene conto di una storia passata che pesa sulle attuali vicende. Continuare a pensare a "grandi vecchi" ci porta fuori pista, errore che commettono anche i sedicenti salvatori del Lago. Individuare invece le controparti precise è un dovere dei lacuali e dei valsabbini in genere. Per intenderci non è la Regione la controparte, essa è si, l'ente decisionale ma è anche l'ente mediatore delle diverse esigenze. La vera controparte sta molto più a valle e sono i consorzi degli utilizzatori sub-lacuali, oltreché il gestore della derivazione idroelettrica. Se nel caso della regola di escursione i margini di trattativa ci sono, per un'eventuale compartecipazione degli utili energetici la vedo molto più dura perché le concessioni sono molto più blindate e difficilmente ridiscutibili, anche se al mondo non si può escludere nulla. In ogni caso senza l'unità

ID18017 - 19/03/2012 14:49:46 - (Ricard53) - Continua.

è notte fonda. Che alla Regione non interessi il lago d'Idro è una tua opinione, la realtà è una ingiunzione del R.I.D. che pesa come un macigno, tanto è vero che la Regione ha dovuto attivarsi immediatamente con un progetto complessivo di messa in sicurezza del Lago, che usando lo strumento della "Legge Obiettivo" e i finanziamenti del CIPE ha una strada privilegiata per l'inizio e la conclusione delle opere. Lo stesso AdP prevede le compensazioni per i comuni coinvolti e solo le anomale e incertissime posizioni di Anfo e Idro stanno tenendo in stand by ogni soluzione. Questo dimostra semmai che la Regione ha tentato, oserei dire, con molta pazienza di ottenere il consenso dei comuni recalcitranti, i quali hanno risposto picche e sembra vogliano rinunciare definitivamente anche alle compensazioni previste. Alla fine la Regione deciderà di eseguire comunque le opere perché è l'ente direttamente responsabile degli

ID18018 - 19/03/2012 14:51:15 - (Ricard53) - continua.

eventi calamitosi possibili e della vita di lacuali e valsabbini. Se ti sembra poco!

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