Lettera lunga ed articolata, quella pervenuta ieri sera in redazione a firma della signora Elena Bini. Riguarda il lago d'Idro e le sue questioni. Per chi se ne interessa la lettura è doverosa. Pubblichiamo volentieri
Lei signora Bini o non capisce o finge di non capire che si puo' operare sia su 32,5 milioni di metri cubi sia su 13 milioni di metri cubi di acqua senza che questo influisca sulla sicurezza. Cambiano solo le tecniche e le dimensioni delle opere. Se poi si raggiunge un accordo, che e' meglio operare su 20 o 25 milioni di metri cubi, questo non puo' che prevedere il dimensionamento delle opere a questi nuovi volumi. Confondere i piani e le carte e' utile solo per la gestione del dissenso. Lei volutamente, come afferma Dru, strumentalizza i livelli per parlare di Volumi (prova ne il parallelo con gli altri laghi e specificamente col lago di Garda). Per fare un esempio, che tutti possono comprendere, potremmo parlare di trasporto del vino in damigiane. Che damigiane da 20 litri siano piu' sicure di quelle da 50 e' sotto gli occhi di tutti, proibire per questo le damigiane da 50 litri e' l'assurdo che si vorrebbe dimostrare per il lago d'Idro. Da secoli le acque vengono utilizzate per p
produrre cibo, da un centinaio d'anni anche per produrre corrente. Che il sindaco di Idro o ancora di piu' il suo assessore giunga a queste conclusioni e' paradigmatico del visione che hanno del mondo e dei bisogni delle popolazioni future in termini di riserve di acqua: "dall'esame della documentazione relativa al progetto definitivo per la realizzazione delle nuove opere di regolamentazione per la messa in sicurezza del lago d'Idro, emerge in maniera chiara e inequivocabile che la messa in sicurezza dei nostri territori Non e' Compatibile con la regolazione del lago per fini irrigui ed idroelettrici". Cio' significa che, dopo secoli e con i progressi tecnologici che ci sono stati, per gli amministratori di Idro e i loro suggeritori, le acque del lago potranno essere utilizzate solo dai turisti per bagnarsi le parti intime, nemmeno per fare il bagno perche' senza interventi, sara' difficile possa risultare balnaeabile.
...la sig.ra Bini capisce fin troppo bene...ed è questo il vero problema!!!
ci sono donne che vedono bene. con una certa "visione" femminile..(quella che non si fida degli uomini)"se c'è una cosa che la storia insegna,è che la storia non insegna nulla"...perchè sono più spesso i maschi a sottovalutare i pericoli nascosti? alla luce anche di fatti recenti ,quando mai a danno fatto,si ottiene giustizia? di chi ci possiamo fidare? di tecnici incompetenti? di politici arraffoni? di interessi privati? per "fare" bisogna ala fine affidarsi a qualcuno ma,sono dubbi più che leciti..
Il computer mi ha cancellato come al solito una "e accentata", e quanto scritto e' un errore; la dizione esatta e': "prova ne e' il parallelo con gli altri laghi..."... Ora sig, Griso, Lei puo' parteggiare per chi vuole, nessuno glielo impedisce, ma la matematica ha delle regole e se i livelli si misurano in metri lineari e i volumi in metri cubi ci sara' un motivo. Forse il vero problema e' proprio questo: la signora Bini capisce fin troppo bene, ma gli altri capiscono cosi' bene?
Come già in un'altra occasione, corre l'obbligo di rispondere a questa lettera che tendenziosamente vuole creare confusione. Non ultimo l'appello elettorale finale che ne fa un manifesto politico, non un documento charificatore. Innanzi tutto alcune precisazioni: chiunque contrasti le idee della signora Bini è accusato di non aver letto i documenti. In pratica non si è liberi di farsi un opinione diversa da quella della signora che si è tacciati di ignoranza degli scritti, quando non di incapacità intellettive. Già questo basterebbe per capire quale sia il dialogo possibile. Comunque comiciamo dalle precisazioni: 1. è chiaro a tutti che il progetto delle opere di regolazione è legato a finanziamenti per ulteriori opere compensative, di cui altri comuni hanno già goduto. Il legame quindi è noto, ingenuo volerlo negare se non per propaganda. Con i soldi delle compensazioni si poteva costruire l'ingresso al paese.
2. L'accordo di programma 2008 ha ottenuto un vantaggio enorme dimezzando il livello delle escursioni (prima dello stesso infatti l'escursione era di 7 metri). La signora Bini sostiene inoltre che "senza le nuove opere non è fisicamente possibile avere una regolazione diversa dall'attuale" ossia si pone come obiettivo di tutta l'argomentazione quella di mantenere assolutamente lo stato attuale della regolazione, cioè secondo lei le nuove opere sono inutili perché volute solo per arrivare alla regolazione di 3,25m attualmente impossibili. Se questa è la premessa allora si nega "ab initio" che esista un problema di sicurezza, ossia che le opere siamo necessarie non per i livelli ma per la sicurezza, laddove assolutamente non lo si dimostra.
Abbiamo già affermato tantissime volte che il problema sicurezza o esiste oppure non esiste, non ci sono vie mediane. Se esiste. come esiste innegabilmente, allora dire che le opere sono fatte per i livelli è una posizione assurda e perdente, come appunto è stato dimostrato dalle sconfitte rimediate nei confronti della Regione (si mediti grandemente su questo punto). Negare poi che i 3,25m contro i 7m precedenti sia un grande risultato per Idro ottenuto con l'ADP2008 è propaganda mistificatoria buona per i confusi. Dopo le precisazioni iniziali c'è però una sopresa: La singora Bini scrive: "La Regione Lombardia si è presentata sul lago con un problema da risolvere di sicurezza sia idrogeologica (la paleofrana), sia idraulica (la galleria degli agricoltori ripristinata, ma non ancora collaudata)".
Ma come si concilia questa frase con le premesse più sopra in cui di fatto si negava che ci fosse un problema di sicurezza da risolvere? Come si pensa di risolvere il problema sicurezza, con un cartello insipiente sulle sue sponde? La propaganda spesso prende troppo la mano. Ma andiamo avanti nella lettura: la signora Bini successivamente cerca di confondere le idee sulla questione livelli/volumi e poi sulla questione sicurezza, ma noi non ci caschiamo. L'adp2008 recita all'art. 6: "devono comunque intendersi garantiti i complessivi volumi di erogazione del lago d'Idro indicati nel 'Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'alto Chiese - Edizione 21 marzo 2002'", da cui si evince che, in riferimento al Regolamento 2002 si intendono i volumi, non i livelli come riferisce la Bini. Ora visto che con la regolazione attuale a 1,30m nessuno si è lamentato, tutto è andato bene.
Ciò vuol dire che quello che anche la signora Bini auspica, ossia escursione intorno ai 2m scritto nelle sue obiezioni al VIA (Verifica-Impatto ambientale del 21/12/2012) è possibile. L'assurdo è legare i livelli, questione politica, alle opere, questione di sicurezza. Si possono ottenere i livelli di accordo indipendentemente dalle opere, necessarie invece per la sicurezza. Da questo punto in poi la Signora Bini procede, senza assolutamente dimostrarlo, con l'idea che le opere siano contro la sicurezza del lago e del basso lago. A parte il senso di ridicolo che dimostra di non avere scrivendo queste cose, sospettiamo l'inganno e quindi cerchiamo di comprendere dove esso si nasconda: al punto 2. dove si parla della galleria di bypass, non si capisce di quale problema ci si dovrebbe preoccupare se tale galleria è intesa per il solo utilizzo in caso di sicurezza (vedi ADP2008).
Ma siccome si vuole fare propaganda si allude ad un uso diverso. In secondo luogo, attraverso previsioni del tempo attendibili e strumenti adatti alla moderna regolazione (vedi opere) si è in grado attraverso opportuni sistemi di svaso di garantire la sicurezza, oppure si vuole negare che oggi, attraverso la moderna tecnologia, si possa ottenere questa capacità per il lago d'Idro? Poi al punto 3. si cerca di instillare diffidenza nella popolazione verso un regolatore considerato a priori interessato più ai vantaggi dei produttori di energia o degli agricoltori che ai proprietari dei campeggi. Allora ci domandiamo: ma stiamo forse cercando di rinunciare a opere di sicurezza per tutta la vallesabbia per difendere solo gli interessi dei proprietari di campeggi? Credo che la sicurezza di tutti i valsabbini venga prima del vantaggio economico dei proprietari dei campeggi, seppur legittimi.
Procediamo: al punto 4 si continua nella mistificazione perché si disegna una fotografia statica della regolazione guarda caso volutamente scattata negativamente, mentre si sa che le regolazioni gestiscono scenari dinamici, preventivamente ridotti nella pericolosità (se si hanno i mezzi per farlo ovviamente: vedi opere). Inoltre si dà per scontato che la nuova galleria debba scaricare di colpo 300 mc/s e lo si dice per creare paura, mentre si sa perfettamente che il volume di 300 mc/s è calcolato in base al massimo volume in entrata nel lago. E' elementare dunque pensare che per evitare l'allagamento di Ponte Caffaro e Idro la massima quantità di acqua in entrata debba essere potenzialmente smaltibile a valle da un deflusso di pari portata potenziale.
Oggi la massima entrata potenziale è intorno a 600mc/s, non così in uscita. Le opere devono dunque essere dimensionate su questa base, non sulle fantasie apocalittiche della signora Bini. Per questo si è pensato alla galleria di bypass. Per quanto riguarda il sub lacuale, in caso di alluvione le opere di regolazione del lago potrebbero efficacemente diminuirne l'impatto, appunto perché pensate per questa opportunità. Si immagini invece cosa potrebbe succedere senza capacità regolativa adeguata e senza galleria di bypass, con una frana caduta e senza possibilità di svuotare velocemente il lago a monte della frana stessa. Un disastro sia a monte che a valle. Chi pagherebbe i danni, la previdentissima signora Bini?
Ma la signora Bini non si accontenta del ridicolo in cui cade facendo certe affermazioni, rincara la dose: afferma che 10,25 milioni di euro ottenuti con l'ADP2008, bruscolini per lei evidentemente, sarebbero stati ottenuti "a scapito" della sicurezza. Questa è una vera e propria menzogna, smentita ampiamente da quanto appena detto sopra. E vero esattamente il contrario. I firmatari del 2008 avevano come scopo sia la sicurezza che i livelli, ma la mistificazione è scattata così in fretta che non è stato possibile più fare nessun ragionamento. E come ragionare con gli intransigenti? Impossibile per definizione. Ma il massimo del ridicolo viene raggiunto con l'affermazione dell'aut aut. Dice la signora Bini: "o 3,25m oppure mancata sicurezza per i valsabbini". Siamo al delirio semplicemente perché i livelli (3,25m oppure 1,80m oppure 1,30m) sono indipendenti dalle opere che implicano la sicurezza.
Posso avere le opere per arrivare potenzialmente a 373,23m per il lago in caso di emergenza massima, ma essere obbligati da un regola politica ordinaria a lasciarlo a 368,50. E l'intera valle dovrebbe rischiare la distruzione di una piena e di una frana solo perché i nostri amici dei campeggi sono diffidenti verso il regolatore o verso chi deve far rispettare una eventuale regola condivisa? Non so se ci si rende conto dell'assurdità di questa posizione, e dell'arroganza di voler mettere a repentaglio la vita di molti per l'interesse di pochi. In conclusione non è assolutamente vero che nessun tecnico sa risolvere il problema sicurezza, anzi esattamente il contrario.
Sembra invece che nessun tecnico possa risolvere, per la signora Bini, il problema perché nessun tecnico trova la soluzione che vuole la signora Bini. Quindi voler discutere la regola prima delle opere è una conclusione illogica nonché assurda, per quanto appena detto, appunto. Mi tocca quindi riaffermare quello che già ebbi a scrivere tempo fa: la propaganda fatta sulla pelle dei cittadini valsabbini per ottenere vantaggi di parte è immorale. E in questa lettera ne ho trovato di nuovo conferma.
Mi scusi Griso ma quello che ha scritto Leretico e' un capolavoro......
Leretico usa la sua logica inappuntabile e pianta i chiodi nella bara delle tesi dei comitati di cui si fa portavoce Elena Bini. Se queste persone avessero idee meno sconclusionate, perniciose, demagogiche e fondamentaliste dovrebbero vestire il saio, cospargersi il capo di cenere e, dopo avere trascorso un paio di giornate inginocchiati sui ceci, andare a Canossa. Poco ce li vedo, questi novelli donchisciottedelamancia, non dico nei panni di novelli vietcong in pigiama nero e con l'AK47 sotto braccio, ma neppure in quelli di prodromi sgangherati del villaggio di Asterix: manca infatti Panoramix che prepara la bevanda magica, lo stesso Asterix, mentre su Obelix una certa idea ce l'avrei.Io, che non ho la logica di Leretico (quanto lo invidio), voglioi aggiungere un paio di riflessioni. Primo, se si avesse dato corso all'AdP Idro non sarebbe nel guano puzzolente in cui si ritrova ora e che solo un eroe riuscir a trasformare in materia pi nobile.
In quel documento, rivoluzionario, vi sono tutti gli elementi di un accordo onorevolissimo per tutti. Secondo, i documenti, che Elena sbandiera ad ogni pie' sospinto, bisogna leggerli tutti e non solo le parti che interessano o fanno comodo. E' come se io volessi leggere l'Inferno di Dante limitandomi ai canti di Paolo e Francesca, di Farinata, del Conte Ugolino e di Ulisse (i miei preferiti) e poi andassi a vantarmi che conosco la poetica di Dante come l'avemaria. Terzo, i livelli, ossia lo scoglio di Elena e dei suoi: banalmente usero' una similitudine anche qui. Se la mia auto, diciamo, ha 150CV, quando mai li usero' tutti? Mai appunto, tranne che quella volta, per esempio, che devo salvarmi "la vita" schiacciando a fondo sull'acceleratore. Avessi il limitatore, mi trasformerei in suonatore d'arpa.Quarto, e chiudo: la mitica SAVANELLA! Con la sua portata di 6 m3 al secondo riuscirebbe nell'epica impresa di abbassare il livello del lago di un metro in 45 giorni!!!
PS usi "produttivistici"? Produttivi mi sembra meglio... PPS Lo spot elettorale a fondo lettera di Elena Bini e' un po' volgarotto, non trovate?
Sono convinto nella buona fede della Bini, come sono convinto dell'intelligenza de Leretico e Dolcestilnovo, ma ripeto qui quello che ho scritto in altro luogo, sarebbe giunta l'ora di una strategia che unisca le forze e non le divida all'interno della comunità lacustre. Le opere si fanno senza se e senza ma, la strategia della "sicurezza" ha vinto facendo breccia sia nell'ambito politico che in quello giuridico: per fermare le opere servirebbe oggi una controperizia che riesca a scavalcare Sentenze e Progetti firmati e validati da una serie infinita di tecnici.Perché perdere il terreno guadagnato fin qui a causa di livori intestini, invece di concentrarci per una regola condivisa che non ci faccia perdere il terreno conquistato negli anni ? Le strategie approdate in aule di tribunale hanno apportato negli ultimi anni dei frutti ? a me non sembra, ma giudicate voi...
Apprezzo ogni osservazione che abbia un senso, apprezzo meno dichiarazioni prive di fondamento: 1) Nell elenco delle opere compensative decise gia nel 2008, l ingresso al paese non e contemplato. 2) E vero, con l AdP2008 abbiamo ottenuto opere per avere 3,25m, e ben quel che sostengo! Peccato che i firmatari abbiano sbandierato tutt altro! 3) La contraddizione sulla sicurezza descritta puo leggerla solo chi legge in modo perlomeno frettoloso. 4) La relazione tra sicurezza e livelli e nsita nel progetto. 5) Posso avere opere per 20 o 100 m di escursione e poi usarne meno, ma se avere quelle opere mi crea pericolo e bene ragionare su altre soluzioni. 6) Le parziali citazioni hanno il limite descritto, infatti invito tutti ad approfondire. Sig. Dru, se mira alla nuova regola bisogna prima fermare le opere, altrimenti e un ennesima presa in giro ed un ridicolo buco nell acqua.
Alcune domande per voi che vi accontentate di discutere e vi fidate un po' troppo, secondo me, dei nostri politici che per quanto visto finora sono molto bravi ad inventarsi opere faraoniche, che puzzano spesso di intrallazzi mafiosi, che poi dobbiamo pagare tutti noi.Intanto, perchè il prelievo di acqua dal lago d'Idro in caso di criticità può arrivare fino a 30 m. cubi al secondo mentre per il lago di Garda è consentito al massimo fino a 70? (Avete presenti le proporzioni fra i due laghi?)Ma la piena millenaria da cosa sarà causata? Forse che quando pioverà a monte del lago non pioverà anche sul resto della Vallesabbia? Come la mettiamo allora con gli affluenti del Chiese a valle del lago che contribuiranno ad aumentare notevolmente la cubatura in uscita dal lago?Leggo poi su questo notiziario che i Sindaci che si sfideranno per le prossime elezioni sono i medesimi e che la lista avversaria a quella uscente (firmataria nel 2008
dell'accordo oggetto di questa diatriba) si presenta sotto il nome di "Lago e paese".Io lo leggo come, già da ciò, un tentativo di creare ulteriore confusione negli elettori. Ma si sa quando si tratta di poltrone....Spero di sbagliarmi e sarò curiosa di vedere il programma per quanto riguarda il lago e l'ambiente circostante.Per il Sig. Leretico vorrei dire che la sottoscritta, come tante altre centinaia se non migliaia di "utenti" del lago d'Idro, non ha ne' campeggi, ne' ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e quant'altro.Possiede solo una casetta messa su con i risparmi di una vita ed un mutuo (stipulato quando ancora si poteva fare) ancora da finire di pagare, a poca distanza dal fiume Chiese a valle del lago.Questo si è il mio vero e principale interesse nel caso di una piena millenaria come paventato.Mi sento di condividere, come già scritto, quanto afferma la Sig.ra Bini anche perchè sinceramente non capisco ancora quali sono i vostri di
interessi.L'evidente acredine verso la Sig.ra Bini, fa pensare però che anche voi, Sigg. Aldo Vaglia e Leretico, dalla "sponda" opposta (tanto per restare in tema) abbiate interessi in qualche modo nella realizzazione delle opere. Escludendo, suppongo, quelli politici, mi chiedo se fate forse parte del Consorzio del Medio Chiese che, guarda caso detiene la maggioranza delle quote della Società Lago d'Idro (SLI) preposta alla regolazione dei suoi livelli? O possedete quote in una delle decine di bacini e centrali idroelettriche a valle del lago che costituiscono un lucroso affare e per le quali, più che per l'agricoltura è necessario garantire volumi d'acqua costanti tutto l'anno?Un ultimo interrogativo che mi faccio e faccio anche a voi: ma com'è possibile che dopo tanti anni di sfruttamento e spreco di questo bene così prezioso la nostra Coldiretti
non abbia ancora pensato di sviluppare sistemi (o colture, addirittura!) alternativi che richiedano meno consumo di acqua.Invito, a questo proposito a cliccare sul link seguente: http://blog.netafim.it/sostenibilita-per-necessita-la-soluzione-di-israele-per-la-mancanza-di-acqua/.Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte.
Valsabbinadoc mi sembra che lei abbia poche idee ma confuse. Non entro nella questione lago sulla quale abbiamo legittimamente opinioni diverse, ma le faccio notare, circa le sue asserzioni sulle liste di Idro, quanto lei sia lontana dalla verita'. Vada a leggersi i nomi dei componenti delle liste e capira' quanto le sue illazioni siano gratuite ed errate. La lista Salvaterra, a cominciare dal Sindaco, comprende tutti personaggi senza conflitti di interessi on l'Amministrazione del paese. La lista Nabaffa, a cominciare dal Sindaco, e' piena di portatori di interessi familiari a che l'amministrazione del villaggio venga fatta in un certo modo. Le proposte varianti al PGT ne sono la prova piu' evidente, con 70000 m2 di nuove cementificazioni a esclusivo vantaggio del Sindaco (attuale) e di alcuni dei suoi Assessori. Insomma, ambientalisti da un lato (per mantenersi i voti dei comitati che bevono tutto come acqua fresca, e cementificatori dall'altro.
Apprezzo e sposo il tuo tentativo di conciliazione da persona equilibrata ed intelligente quale sei, temo pero' che stai parlando ai sordi. Per qualcuno sulla cui buona fede, ancorche' a senso unico e incapace di vedere al quadro piu' ampio, si puo' anche ragionevolmente non dubitare, per la stragrande maggioranza dei contrari alla terza galleria il vessillo massimalista di "salviamo il lago" e' la classica foglia di fico che nasconde interessi ben piu' prosaici.
Signora valsabbina doc, le fesserie che raccoglie sul mio conto, le trova dagli stessi che le spiegano perche' le opere non vanno fatte, o se le inventa da sola?
Sui 3,25 metri e sull'1,30, dove siano fissati e in quali documenti, possiamo stare qui a discutere ancora per 100 altri post, con revisioni storiche degne del Vico, ma ciò che voglio far osservare a lei è che la conquista dell'escursione di 1,30 e del livello minimo a 167,20, che è una "diabolica" quantomai insperata soluzione di una "contraddizione", dove da un lato c'é stata la spinta positiva verso l'alto del minimo vitale e del minimo livello da parte vostra , spinta che è una conquista vostra, dei comitati, e dall'altro ha visto RID e altri enti spingere in basso per questioni di sicurezza, non deve sfuggire. L'1,30 di escursione e l'incile a 367,20 sono i paletti fermi che vanno "confermati" e va confermata un'opposizione alle opere fin tanto che non si stabilisca la regola. Ma Bini, chi va a quei tavoli deve avere a cuore davvero questo, non altri interessi, non so se riesco a farle capire.
Chi va a quei tavoli deve essere CAPACE !!!!!!
Non è quella di mettere la testa sotto la sabbia, ma quella di interpretare le procedure in atto tra le parti durante il processo di messa in opera del progetto che individui per davvero gli interessi della nostra "parte", di quella di chi vive il Lago. Smettiamola di dividerci e di ascoltare chi divide, chi divide non ha certamente gli stessi interessi della comunità. Signori, per oltre 10 giorni io sono stato candidato in una lista come possibile sindaco e ho deciso di non ascoltare la mia parte vanesia per quello che continuo a dire qui, la CAPACITÀ di poter valere davvero sui tavoli che contano, serve competenza e intelligenza, io per il lago ne avrei avuto solo per la seconda ( almeno credo) ma non certamente per la prima categoria, la competenza, che per altro cercherò di colmare. Cercate in voi stessi quel minimo di coraggio per un'autocritica, tutti, perché a quei tavoli dobbiamo mandare i migliori.
per averci regalato il frutto del suo lavoro di ricerca e studio dei documenti con riferimenti a fatti documentati, pareri di esperti e tecnici verificabili da tutti. E di averlo fatto premettendo che ognuno si legga i documenti e si faccia una propria idea. In più chiarendo che sono le sue interpretazioni. Questo, a mio parere, basta e avanza a sgomberare il campo da dubbi che lei possa avere qualche interesse di parte sulla questione. Una sola osservazione: non colpevolerizzerei troppo i sindaci firmatari, che dal mio punto di vista hanno visto nell'accordo una opportunità per il territorio non certo una minaccia. Immagino il tavolo di trattativa e la pressione messa per una firma veloce per non perdere i fondi. Il punto h) conclusivo della lettera mi sembra la madre (o il padre) di tutte le rivendicazioni. Su questo potrebbe esserci un punto di incontro tra tutti come auspicato da Dru. Ma i sordi non sono solo da una parte Dolcestilnovo
Come la storia è dei protagonisti che l'hanno prodotta. Gli Amministratori che hanno vissuto in prima persona questi eventi sono quelli di cui ci dobbiamo fidare e sono quelli che dovranno VINCERE per noi. Ma vi chiedo e mi chiedo, quali sono gli amministratori che veramente sono CAPACI? Non quelli che seguono ogni stormir di foglie e soprattutto non coloro che non mostrino non già solo buone intenzioni, ma soprattutto razionalità nella gestione della "cosa". Contro l'opera non si va da nessuna parte, allora cerchiamo di andare con l'opera e per il Lago.
Che i comitati continuino nella loro opera di contenimento e di risveglio delle coscienze.
Cara Valsabbinadoc lei si fa tante domande, chisssà come mai però sono tutte a senso unico, ossia non vere domande ma affemazioni sotto la veste di domanda. Se avesse letto bene però avrebbe già ottenuto delle risposte. Comunque le do le mie: comparare il Lago di Garda con quello d'Idro è impossibile, tante sono le differenze tecniche tra i due bacini. Pensare che la proporzione dei volumi implichi una proporzione nei livelli e nelle opere è una deduzione impropria e a trabocchetto, proprio perché ignora le questioni particolari incomparabili. Se poi avesse letto meglio la mia replica avrebbe capito che quando accadesse una piena sia a monte che a valle del lago avere degli strumenti di ampia regolazione sarebbe un vantaggio non uno svantaggio, cosa che potrebbe fare la differenza su avere dei morti per alluvione o non averne. Mi scusi ma io scelgo per non averne, lei non sembra. In ultimo, per quel che vale,
abito in un comune valsabbino non nelle immediate vicinanze di Idro ma mi ricordo l'alluvione che ha colpito il mio paese negli anni '80 e so che la regolazione del lago d'Idro fu in quei frangenti determinante per la salvezza di molte vite. Non abito a ridosso del fiume Chiese ma mi preoccupo ugualmente per la vita dei miei concittadini e non sono disposto a barattare questa vita per altro, né per l'interesse di pochi e poco lungimiranti proprietari di campeggi. Inoltre dovrebbe sapere anche lei che il conflitto di interesse è una condizione oggettiva ineliminabile. Chiunque sia in questa condizione non dovrebbe intervenire nelle decisioni che riguardano il bene comune perché si troverebbe in una posizione ambigua. Per questa ragione mi sento di intervenire e far emergere queste contraddzioni.
dopo questo articolo della signora Bini propongo un nuovo motto da mettere magari su uno striscione prima di quello in foto " IL NOSTRO LAGO NON SI USA PER FARE PROPAGANDA POLITICA".Detto questo aggiungo che secondo me un'associazione ambientalista non dovrebbe schierarsi politicamete altrimente perde di credibilit.Accuso inoltre la Sig Bini di avere una sensibilita' ambientale e della sicurezza a intermittenza e orologeria.Mi scusi dove erate quando la codesta Amministrazione proponeva una Variante al Pgt con aumento spropopositato di volumi di costruzione in zone sensibili vicino al lago?perche' tirate fuori i cartelli solo adesso in occasione delle elezioni (va be si e capito che e' per fare propaganda alla lista Nabaffa)? Mi sarei aspettato i cartelli in questi anni quando ci sono state decisioni importanti sui progetti approvati in regione... li ci sarebbero volute le pressioni del suo movimento.
Che cosa avete ottenuto in questi anni con un'amministrazione completamnte piegata al vs volere? Avete avuto cinque anni di battaglie legali che non hanno portato a niente se non rafforzare la posizione della regione.... che fara' le opere senza avere nulla in cambio.....questi sono fatti non documenti sig. Bini ... fatti....
Se vivessimo in una democrazia con una legge sul conflitto d'interessi, non si precluderebbe a chi ne e' portatore di difendere le propprie ragioni; e lo potrebbe fare, alla luce del sole, con tutti quelli che in queste ragioni si riconoscono. Si chiamano "lobby" i gruppi di pressione politica, pienamente legittimi, che operano per azioni che coinvolgono determinate categorie economiche. In Italia questo non avviene e gli interessi si nascondono. Anzi, come fa valsabbinadoc, s'inventano quelli fasulli degli altri, per nascondere quelli veri della parte che si e' scelto d'appoggiare.
così capiamo anche noi. Quali sono gli interessi di parte del movimento che ha tra i suoi rappresentnti Elena Bini? Io non riesco a vederli. Nell'articolo Bini menziona pareri di tecnici verificabili da chiunque. C'è chi si ostina ancora a dire, Elna Bini ha detto, Elena Bini ha fatto, Elena Bini fa propaganda.. Benissimo ma le dichiarazioni dei tecnici (NON di Elena Bini rimangono). Cosa vogliamo fare? Chi è d'accordo con il punto h)? altrimenti di cosa stiamo parlando? Come già ho detto se non si riesce a convergere neppure su un punto così banale (nei termini e nella logica delle cose) e allo stesso tempo fondamentale per tutti, che allora ognuno si tenga le proprie ragioni, e ai posteri la sentenza (che non sarà ardua) come ho già detto qualche giorno fa. Il resto è fumo negli occhi.
Se Lei Capitano, invece di usare imperativi, imparasse a leggere, si renderebbe conto che chi e' stato accusato di avere interessi, sono io. (ID 44119... " Sig. Aldo Vaglia e Leretico, dalla sponda opposta (tanto per restare in tema) abbiate interessi nella realizzazione delle opere...")-- C'e' un proverbio che dice : " la prima gallina che canta ha fatto l'uovo"-- Lei e' uno di quelli con la coda di paglia.
Scusi Sig. Aldo, se i miei interrogativi (che lei definisce fesserie ma che io ritengo legittimi e che chiunque dei lettori/lettrici come me, che appunto non vi conoscono se non da ciò che scrivete, possono porsi) l'abbiano potuta offendere. Non era assolutamente nelle mie intenzioni.Purtroppo è il grosso limite delle comunicazioni scritte per cui manca il tono di voce, i gesti e la mimica facciale.Non ha ritenuto però "utile" (?) rispondere ai miei interrogativi. Potrebbe per favore, a scanso di equivoci futuri, dirmi quali sono i motivi per cui si accanisce a difendere tali opere?Da parte mia le assicuro che non so di quali "fesserie" stia parlando e ribadisco che la mia opzione per l'una o per l'altra opinione deriva esclusivamente dal nostro interesse (mio, di mio marito e dei miei figli) comuni cittadini abitanti in questa valle di capirci qualcosa in più come, ne sono certa, lo vogliono centinaia di altri comuni cittadini come me che seguono
Vallesabbianews. La ringrazio.
Anche con lei mi scuso se le mie parole, dettate proprio dall'ignoranza ma anche da un sincero desiderio di conoscere ed avere le idee chiare sul lago d'Idro e l'ambiente circostante (perchè anch'io ne usufruisco pur non abitando sulle sue rive) abbiano potuto toccare la sua suscettibilità.Che abbia le idee confuse, lo ammetto dato che voi che qui scrivete contribuite non poco a farlo.Ho seguito il suo consiglio, ma più che trovare dei nominativi, non ho trovato altro che mi aiutasse a capire quanto si asserisce sugli interessi personali dell'una o dell'altra parte.Se mi aiutasse con qualche dato più concreto o con qualche sito internet attendibile a cui accedere le sarei molto grata.Da quanto afferma posso arguire che lei faccia parte
quanto meno della minoranza uscente.Mi auguro quindi che si sia impegnato personalmente per far sì che fosse dato un freno alla cementificazione selvaggia a cui accenna.Una domanda anche per lei: perchè i settantamila mq. di dette nuove cementificazioni andrebbero ad esclusivo vantaggio del sindaco uscente e di alcuni suoi assessori? Grazie per i chiarimenti che vorrà fornirmi.
Ha ragione, Sig. Leretico: alcune domande che faccio sono proprio per cercare di aiutare colui che una volta si chiamava "uomo della strada" e non ha seguito tutta la cronistoria (neppure io, ma con l'aiuto della numerosissima e, spesso, noiosissima documentazione ufficiale, sto cercando di rimediare) a farsi un'idea un po' più precisa dell'argomento.Infatti voi che dibattete, date troppo per scontato che tutte/i le/i lettrici/lettori siano al corrente di tutte le vicissitudini sopportate finora dal lago.Sul resto posso essere d'accordo con lei, sempre che si applichi il buonsenso, si ascoltino tutte le parti direttamente interessate, non si tenti di far passare opere quasi inutili (e, rammento, coi soldi nostri!) come opere indispensabili per la messa in sicurezza del territorio o, addirittura di valorizzazione del lago d'Idro!Sono un po' meno d'accordo sul fatto che il conflitto di interesse sia una condizione
oggettiva ineliminabile.Un'ultima domanda a senso unico e alla quale non so dove andare a trovare la risposta, che mi faccio.Mi pare di aver capito (mi corregga se scrivo baggianate) che la vecchia galleria cosiddetta "degli agricoltori" dismessa perchè soggetta a crolli della formazione rocciosa (mi pare conosciuta come "San Giovanni Bianco" vedi relazione qui) non si può sistemare perchè rimarrebbe il pericolo (testuale a pag. 7 "...confermando la non agibilità dell'opera, se non in casi eccezionali.").Va bene, si decide di costruirne una nuova che la bypassi, però senza sapere (ma è molto presumibile che si trovi) se si incontreranno altri tratti, magari più lunghi, di tale formazione rocciosa.Certo, mi si dirà, che ora le tecnologie sono diverse e permettono di costruire opere con più sicurezza (ci risiamo!) di un tempo.Ed ecco le mie
domande:1 - viste le tecnologie e conoscendo ormai il percorso non è forse meglio e meno oneroso mettere sistemare quella esistente?2 – visto che è comunque utilizzabile in casi eccezionali perchè non la si tiene così com'è?Grazie di nuovo per l'attenzione.
Chiedo scusa, non è comparso il link.Si tratta del certificato di collaudo del Registro Italiano Dighe del 22-04-2005
indubbiamente, un capolavoro anche il suo, a modo suo....
Non mi sono offeso e la ringrazio per le scuse. Il mio era un appunto al Capitano che si diletta a contraddire tutto cio' che scrivo rimanendo naturalmente anonimo---Per dare risposte alle sue, che erano anche le mie domande, ho cercato di documentarmi e da una posizione di antipolitica e scetticismo, come e' normale in ogni cittadino critico, sono passato ad una piu' razionale analisi della situazione. Questo mi ha spinto a scrivere in favore della sicurezza, considerandola la questione prioritaria, a sposare il parere tecnico pro veritate degli ingegneri Giacomelli e Majone e scartare le altre ipotesi. Se ha tempo e voglia di leggere, per sostenere quelle che mi sono sembrate le argomentazioni piu' logiche, ho scritto degli articoli di cui Le do alcuni titoli: Il lago e le due verita'- Il lago tra tecnica e politica- Dubbio e Sconcerto- Considerazioni intorno a un lago- Il Vajont e la paleofrana- Il nostro quotidiano Vajont- Nimby e il lago- Compensare a pioggia o per progetti-
"ID44129 - 27/04/2014 09:10:06 (Dru) Ribatto a Bini.... L'1,30 di escursione e l'incile a 367,20 sono i paletti fermi che vanno "confermati" e va confermata un'opposizione alle opere fin tanto che non si stabilisca la regola. Ma Bini, chi va a quei tavoli deve avere a cuore davvero questo, non altri interessi, non so se riesco a farle capire." Ho capito giusto? Quindi lei appoggera (e votera, se risiede a Idro) la lista Nabaffa alle imminenti elezioni, dato che si sta opponendo alle opere. Giusto? Perche la Sig.ra Salvaterra non puo certo opporsi ad un accordo che lei stessa ha firmato, quindi non puo certo opporsi alle opere progettate grazie alla sua firma nel 2008. Ne conviene, immagino, dato che se non erro lei ha scritto che il suo mestiere ha a che fare con la validita dei contratti.
Chi vince e chi perde sul lago- Chi sono i padroni del lago.
Mi sono dimenticato di dirle che non erano le domande le "fesserie", ma il fatto che avessi qualche interesse a difendere una posizione piuttosto che un'altra.
Ho scritto che sono stato candidato per giorni e ho scritto chi penso siano i capaci, non sono le menzogne frecce del mio arco. Ma lei, credo più per un senso della retorica che per quello della dialettica argomentativa, cerca davvero di confondere, come dice Leretico. Ho anche scritto che le opere si fanno, proprio a seguito dell'inefficienza dell'azione depotenziata dell'ultima irragionevole amministrazione. Ho scritto che se vogliamo uscire dal cul de sac in cui ci siamo cacciati volontariamente tutti, bisogna ascoltare la ragione che vuole la regola prima delle Opere, non la pazzia che crede di potere l'impossibile blocco dei lavori. Ho scritto che l'Adp2008 è un ottimo accordo programmatico raggiunto da un'illuminata amministrazione e per non dare adito ad fraintendimenti e come qui faccio sempre, scrivo che sono Alessandro Vaglia.
Con calma mi leggerò gli articoli suggeriti.La ringrazio di nuovo.
Non ha alcun interesse personale sul lago, ma generale, il suo interesse personale più vicino dista 500km da Idro, non ha clienti sul lago, ma ha amici e conoscenti e vorrebbe realizzato un progetto condiviso e partecipato. Ho capito Bini dove sta la capacità e capire, come era per quel Platone che vi ha ispirati, (Amici della Terra, Il Sofista capitolo XXXIII, 246), non è un processo creativo e di sofisticazione della realtà appunto, ma esplorativo e conoscitivo determinato dalla dialettica discorsiva. Per vedere è necessario sapere e assolutamente insufficiente e falso l'inventare.
L'ultima mia frase riporta, con sintesi, il pensiero di Platone che condivido in parte, ma certo non è il pensiero di uno qualunque.
Per ciò che concerne la confutazione del sofista, cioè di colui che inventa, ma non perché inventa, ma per il motivo opposto a quello indicato da Platone, perché non vi é alcuna invenzione, almeno non per il senso che diamo al termine di invenzione, ma anche questa é un'altra bella storia, quasi bella come quella del nostro Lago.
Cosa fa, sta giocando a mosca cieca? Mi permetto di darle un consiglio: piu' che arguire e continuare nelle sue illazioni, si informi sui candidati delle due liste, sulle loro professioni, sulle loro famiglie e sui loro interessi in quel di Idro. L'evidenza e' impietosa e lei mi dara' ragione. Mi creda, il lago e' una scusa.
Sentiamo Aldo Vaglia. Vediamo se siamo d'accordo su qualcosa. Qual'è la sua opinione sul punto h)? Io non ce l'ho con lei come persona (torno a ripeterle che non la conosco), ma ce l'ho con quello che scrive, che spesso (per non dire sempre) non condivido. Cmq al contrario suo io non mi abbasso mai ai personalismi. Esempio: ID44146: "In Italia questo non avviene e gli interessi si nascondono. Anzi, come fa valsabbinadoc, s'inventano quelli fasulli degli altri, per nascondere quelli veri della parte che si e' scelto d'appoggiare." Parole sue. In risposta chiedevo di farci capire quali sono questi interessi di parte che io non vedevo. Ma lei parte con il fatto che ha subito un accusa (non da parte mia) e che quello con la coda di paglia sono io. Oltre al servo che mi sono beccato l'altro giorno. Mi dica lei dunque, cosa preferisce sentirsi dire? Così la faccio contento e magari poi riesce anche a fornire qualche input utile alla discussione.
Cara Valsabbinadoc, ribadisco che le sue non sono domande ma affermazioni. Infatti nella sua replica ignora completamente la mia risposta alla lettera in cui già c'erano alcune delucidazioni. Il problema fondamentale da cui partire è se esiste o non esiste un problema di sicurezza sul lago d'Idro. Qualche tempo fa c'era un cartello ben leggibile posto lungo la statale tra Lavenone e Idro che recitava così: "Palle o frana?". Voleva dire: la paleofrana è una balla. Si rende conto allora che pur di averla vinta alcuni mettono in dubbio addirittura la realtà. Non è pericoloso un tale comportamento? Se esiste un problema sicurezza, si dovrà ben fare qualcosa per rimediarvi, oppure stiamo in grazia ad aspettare che gli eventi ci travolgano? Da qui in poi non è difficile capire, anche l'uomo della strada può arrivarci facilmente. Senonché si innestano in questa problematica superiore (sicurezza) alcune di carattere
inferiore: gli interessi legittimi di chi opera sull'acqua e con l'acqua del lago. Proprietari dei campegggi, che vogliono i livelli adatti a ospitare i turisti, produttori di energia elettrica, che vogliono i loro livelli, e agricoltori che vogliono i loro. Superiori a questi interessi c'è l'ambiente lago d'Idro che va tutelato e difeso, ma non superiore, quest'ultimo, alla sicurezza per gli esseri umani a monte e a valle del lago. Come vede non occorrono documenti per stabilire queste priorità, e molto facile. Ora, c'è qualcuno che ha pensato, nascondendosi dietro la difesa dell'ambiente, di poter elevare il proprio interesse di parte inferiore (proprietari dei campeggi), prevaricando tutti gli altri, persino quello della sicurezza. E ha pensato di riuscirci bloccando le opere, cioè cercando di ricattare con questo mezzo per far prevaricare i propri interessi su quelli di tutti, dico tutti, gli altri.
Con questo obiettivo e sotto queste mentite spoglie la questione della galleria bypass diventa una scusa, mentre è chiaro che nell'ottica della sicuerezza è fondamentale. Ma, mi scusi Valsabbinadoc, lei pensa davvero che ci siano problemi tecnici a costruire la nuova galleria? Chi glielo ha fatto credere non sa nulla di costruzioni e di possibilità tecniche. La vecchia galleria forse costerebbe molto di più ripararla che costruirne una nuova e in seconda battuta la sua portata non sarebbe suffciente in caso di emergenza, inoltre l'uscita della vecchia galleria è ancora troppo a ridosso della paleofrana, quindi poco sicura di per sè. Bene, capisce allora perché tutto l'atteggiamento di questi signori è disdicevole?
adesso capiamo meglio. ma è questo il punto! non solo per la questione lago. il cittadino comune ,sente discussioni ,litigi,parole ,parole ..e non capisce una cippa! si deprime e diventa ancora più diffidente..poi getta la spugna e subisce. come sempre. è questo meccanismo che porta all'indifferenza! anche e sopratutto,verso la politica.
Io sinceramente non capisco. C'è la galleria detta Degli agricoltori che è stata dichiarata inagibile , non si può sistemarla quindi per la sicurezza del fondo valle va sostituita.perchè mai non dovrebbero farlo?
Dei suoi giudizi, dei sui opportunismi, delle sue ipocrisie non ne tengo alcun conto: si risponda da solo su chi possa avere interessi. Le diro' che e' un piacere non condividere nulla con Lei. Se vuol seriamente avere un dialogo si presenti (anche privatamente). Se preferisce lanciare dardi di nascosto:faccia pure. Ai suoi commenti rispondero' solo quando gli equivoci coinvolgono lettori in buona fede, subdolamente ingannati dai suoi pregiudizievoli commenti.
a Leretico, "giusta" la tua battaglia sulla razionalità (logica), "sacrosanta" la battaglia di chi vede il Lago come unicum e simpliciter da difendere.
è il solito discorso di chi deve amministrare (compromesso della politica) e allora deve stare alle relazioni e chi invece deve analizzare (la scienza o i comitati), che non si curano affatto della relazione e difendono simpliciter il ciò (la parte) che è sott'osservazione e non è il tutto.
se vogliamo passare dalla religione alla ragione, allora serve la filosofia e la politica.
Chiedo il tuo parere di valsabbina. A quella domanda non credo serva essere tecnici per rispondere. Ti dirò di più.. a mio parere si potrebbe fare un bel referendum consultivo tra i cittadini del lago chiedendolo direttamente a loro. Quesito: SIETE D'ACCORDO A CHE UNA NUOVA REGOLA DEBBA ESSERE STABILITA PRIMA DELLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE FISICHE di REGOLAZIONE DEI LIVELLI E VOLUMI DEL LAGO? Vediamo cosa risponde la gente. Anzi, chiedo a chi sta leggendo queste righe se può cortesemente esprimere il proprio parere di cittadino? Così per amor della discussione. Senza paura, qua nessuno è tecnico prima che cittadino. Grazie a chi vorrà rispondere.
la capacità di Capitano di vedere lontano.
non ci capisco una cippa. e poi lo sai che viaggio su un altro livello..quello umano. tu dici che dobbiamo fidarci della tecnica. ,ma non sono uomini i tecnici? il vajont che cosa ci ha (o purtroppo non ha )insegnato? dalle discussioni io ho capitio solo questo. e mi deprime. ma ringrazio chi si informa e si impegna! vorrei davvero vedere (e non credo di essere la sola) una soluzione positiva. il tempo non è mai galantuomo con i problemi irrisolti.ciao.
sei sempre attenta alle sensibilità. Ma a parte questo , appunto il Vajont cosa davvero ci ha insegnato? ci ha forse insegnato ad abbandonarci allo sconforto per una tecnica che non sempre ci può salvare e anzi, in casi anche non isolati ci mette il suo zampino per fare morte e distruzione ? come è per l'atomo le bombe ad idrogeno ? io non credo cara Sonia, perché oggi le madri partoriscono senza dolore grazie alla vituperata scienza e oggi i condannati alle pene del lavoro sono sufficientemente alleviati dalle sofferenze inflitte da un Dio veterotestamentario grazie a questa diabolica scienza.
io personalmente credo che se l'unica via d'uscita è quella del compromesso e della discussione intorno ad un tavolo , l'amministrazione Nabaffa sia la meno indicata , visto che ormai ha perso credibilità in tutti gli organi sovracomunali.
Caro Dru. Ci sono delle regole tecniche naturali, come la quantita' d'acqua che puo' entrare dall'affluente e la naturale escursione di massima magra e di massima piena naturale del lago. E' a queste regole che i tecnici devono adeguare le opere se vogliono che esse corrispondano ai requisiti di sicurezza. Poi ci sono le regole politiche che possono essere di 7 metri, di 3,25 m, di i,30m, di 2m, di 2,5m. Queste le chiamano regole, ma in realta' sono regolazioni o regolamenti che vanno discussi non in sede tecnica, ma in sede politica. Confondere i due piani potra' avere il massimo consenso dalla piazza, ma ricevera' sempre un rifiuto dai tecnici competenti e onesti. Si ricordi pero' che alla fine i tecnici sono uomini e dalla politica vengono spesso influenzati. Questo insegna la tragedia del Vajont.
ricordi la famosa strada lastricata no? persino quando si è in buona fede si fanno disastri..figurarsi quando si è in mala fede (in senso generale)se poi c'è dietro l'interesse..hai scritto tu ,con ragione,che il denaro non è sempre lo sterco del diavolo no? ma chi cerca di fare" ha tutta la mia comprensione. la perfezione non esiste.men che meno per le faccende umane. quando gli interessi in ballo sono molti e molto diversi fra loro 8magari anche in antitesi) è molto dificile che si pensi seriamente ad un bene comune ,con il rischio di rimetterci personalmente..
Ma sottolineando che quando un tecnico non mira al suo scopo, ma allo scopo della politica, allora questo non è più un tecnico ma è un politico.
o ti affidi alla scienza o ti affidi allo sconforto, affidarsi alla scienza e allo sconforto insieme è contraddittorio. Contraddittorio per quel senso di potenza che ha la scienza nel nostro tempo.
Caro Capitano, spesso ci siamo trovati d'accordo su questo blog, capita ora che apparentemente siamo su posizioni diverse, ma poco importa, il mondo e' bello perch e' vario. Dico apparentemente, perch come potrei non condividere il punto H? Questo sta a dimostrare ancora una volta che se vi sono punti di divergenza ve ne sono anche di convergenza. Quello che rimprovero ai comitati e' la loro visione limitata: solo il lago e i livelli, tutto il resto sembra non esistere. Non esiste un problema di sicurezza (eccome se c'e' invece!!), non esiste un problema spiagge, non esiste un problema di qualita' delle acque, tanto per citare alcuni esempi. Esiste anche un problema di volonta' popolare. Le ricordo che l'Amministrazione Salvaterra aveva proposto un referendum per capire quale fosse il parere degli Idresi, certamente non vincolante ma altamente indicativo, quale che fosse. Il referendum avrebbe potuto essere indetto con approvazione unanime del consiglio comunale, cosa che non avvenne
perch l'opposizione, allora rappresentata da Nabaffa e Rovatti, ritenne non opportuno procedere e voto' contro facendo naufragare la lodevolissima iniziativa. Indovini quale fu la ragione addotta per il voto contrario? Dissero: "e se poi vincono i si' (alla terza galleria)?". Davvero un bell'esempio di democrazia...
Finalmente qualcuno che parla chiaro. Complimenti signora Elena. complimenti per la lucida analisi che ha fatto. Lucida e chiara, comprensibile a tutti. Può piacere o meno, ma il lavoro da lei prodotto merita davvero rispetto e mi stupisco davvero della acredine che emerge da alcuni commenti. Lei ha il merito di aver fatto comprendere una cosa semplicissima che forse qualcuno voleva tenere "sott'acqua". L'escursione di metri 3.25 prevista dall'accordo sottoscritto dai sindaci non consente di mettere in sicurezza il lago. Pertanto è necessario rivedere quell'accordo. L'ho capito io che vivo a milano e poco conosco gli antefatto; spero lo capiscano anche gli abitanti di Idro. Approfitto poi per una nota di metodo per i commentatori. L'anonimato non da credibilità. Se uno crede in ciò che fa e dice, ci mette la faccia. Se si nasconde significa, appunto che ha qualcosa da nascondere.da nascondere.
Caro Dario, se lo farai capire anche a me perche' non si possa mettere in sicurezza il lago con un'escursione di 3,25m, te ne saro' infinitamente grato. Ciao
Parla con la ragione o parla con il cuore in merito agli applausi? L'escursione di 3,25 metri è un'invenzione, come è un'invenzione il nemico di quel Giapponese che aspettava acquattato sull'isola. Se il bravo detto dal Dario serve per mettere al Giapponese la camicia di forza, allora capisco, altrimenti... Sono 7 anni che l'escursione oscilla di 1,30 metro.Cerchiamo di non confondere ulteriormente le menti già confuse di per sé, il tuo nipote Alessandro Vaglia. Quello che i lacustri anno sempre voluto è il minimo livello a 367,20, minimo assicurato nell'ADP2008 sottoscritto da tutti e quattro i sindaci. L'oscillazione dei 3metri sarebbe auspicabile dalla scienza, lo ha detto l'esperto di Parma per ciò che concerne le qualità delle acque, ma io ritengo possibile un accordo che contempli un oscillazione non superiore al 1,50/2 metri. Ciò che serve è raggiungere una regola prima delle opere... Sempre il nipote ;-)
Le regole, Dru, sono sempre auspicabili prima dopo durante le opere. Non hanno pero' nulla a che vedere con le opere stesse . Sono solo un ricatto, che riuscira' sicuramente a ritardare i lavori e forse a non farli. Lasciando il paese senza soldi e quelli a valle in balia della demagogia. La regola che stabiliva di abbassare le escursioni da 7 metri a 3,25metri e' stata concordata nel 2002 quando non c'era nessuna opera da fare.
Io lo chiamerei giusto compenso anche se dal punto di vista della Sicurezza hai ragione, per la Sicurezza ogni nostra pretesa è vista come un pretesto. Essa dice, ma come io Regione debbo mettervi in sicurezza ed in più debbo pagare pure un pizzo ? Quindi i plausi che hanno condotto alle insperate risorse raggiunte da quel accordo per la Sicurezza sono solo un di più per quei disagi che dovremmo oppor tare durante i lavori.
Dunque la regola c'è! ho parlato con la ragione e con il cuore! Quella regola era sicuramente già migliorativa rispetto ai sette metri di prima, ma, come accadeva prima, che il lago sprofondava fino agli inferi(noi a Lemprato vedavamo il fondo! ) di sicuro i 3 metri e 25 cercheranno di usarli anche dopo. Perchè no, se la regola me lo permette? Io poi faccio un po' di fatica ad entrare nei dettagli e penso che possiate capirlo. Ma lasciatemi ripetere che l'esposizione della signora Elena è stata fatta molto bene e con argomentazioni convincenti. Come quella ad esempio che senza l'attuazione delle prescrizione, al di la delle chiacchiere non va avanti nulla. Lo sa bene chi mastica di pubblica amministrazione. Nessuno si prende la responsabilità di realizzare opere pubbliche in spregio a precise prescrizioni ed io aggiungo anche solo a raccomandazioni che vengano da ministeri, perchè poi se succede qualcosa sono cacchi amari. I tempi per
C'è poi un fatto incontestabile che dimostra come tutto sia ancora in discussione anche se qualcuno a Idro va predicando che ormai il dado è tratto per confondere le idee alla gente. La discesa in campo dell'ex sindaco Salvaterra. Ma pensate voi che la sindachessa, sparita dalla scena politica per cinque anni, si sarebbe ripresentata se non fosse per la questione lago? il vero motivo della sua riproposizione da parte dei "poteri forti" ( mi dicono peraltro che lei avrebbe fatto volentieri a meno) è tentare di disarcionare che di fatto ha fermato tutto. Come ho scritto da altre parti non conosco bene il sindaco attuale, ma di certo la sua pretesa di Ridiscutere le regole prima di concedere il nulla osta ai lavori è seria e motivata. Non ho difficoltà, Aldo, a dire che io avrei fatto lo stesso alla luce del progetto che è stato avanzato.
E non faccio fatica neppure a tessere un elogio al sindaco uscente che ha preferito rinunciare ad incassare due milioni e mezzo dalla Regione per coerenza con la sua posizione, sottoponendo il suo operato al vaglio degli elettori, senza che ciò tolga al comune la possibilità di incassarli più avanti. Se infatti egli sarà bocciato chi gli succederà sarà legittimato ad avallare le opere in progetto ritirando quei soldi senza fatica e con il consenso del paese. Se invece li avesse ritirati lui, avallando le opere prima delle elezioni, la questione lago sarebbe già chiusa, indipendentemente dal parere degli elettori, che avrebbero potuto bocciare lui, ma non il progetto. Bravo signor sindaco! Questa scelta le fa onore.
Ma posso anche condividerla e personalmente con Nabaffa non ho particolari da cui partire per negare il suo operato che ha avuto la coerenza dell'incoerenza. Certo l'incoerenza non é la sua e per questo lui è stato coerente eccome, l'incoerenza é stata di chi non ha saputo trattenere l'incontinenza e , non so per quali fattive ragioni, si é cacciato in un cul de sac portando in quello l'intero paese, quando seguire con intelligenza ciò che l'amministrazione precedente aveva portato a frutto, sarebbe stata la coerenza.
Caro Dario. Le tue considerazioni sulla Bini, sul Sindaco Nabaffa e sul modo in cui hanno portatto avanti la questione lago, saranno sicuramente gradite al gruppo che non vuole le Opere. La risposta alla mia domanda di giustificare la tua affermazione:" L'escursione di 3,25m prevista dall'accordo sottoscritto dai Sindaci non consente di mettere in sicurezza il lago", o ti e' rimasta nella tastiera o era una " boutade".
Avere come obiettivo la difesa del lago è un valore importante. Si deve sempre però valutare come questa difesa viene portata avanti. La discussione quindi non può essere fatta sul "mi sembra", "Bravo Nabaffa!", spot elettorali privi di fondamento, ma sul come si è agito in questi anni e sui risultati ottenuti. Su quali interessi si è basata l'azione del comune e quali obiettivi reali, non campati in aria, si sono raggiunti. Ebbene, gli interessi premiati dall'azione amministrativa Nabaffa sono stati pro comitati/proprietari campeggi, i risultati sono stati praticamente nulli (sconfitte giuridiche) e un bel PGT da 70.000m2 di costruzioni. Inoltre mi risulta che di fronte alla richiesta di un referenfdum popolare sulla posizione da tenere rispetto alle opere l'attuale maggioranza di Idro l'abbia bocciato. Questi fatti hanno o non hanno un significato? Non serve a Idro la propaganda, ma la verità.
il dialogo e la discussione possa far emergere cose che magari per i più sono sconosciute (me per primo). Oltre al fatto che i diversi punti di vista sono alla base del progresso in qualsiasi campo. Quello che riporti rispetto alla consultazione popolare se successo è grave e non può essere giustificato. Io non ho mai dubitato dell'operato della precedente amministrazione che penso abbia sempre agito per l'interesse del proprio territorio. Tuttavia credo che l'accordo sia stato sottoscritto troppo velocemente non valutando le rimostranze dei comitati con documenti tecnici alla mano. Non voglio credere che l'azione dei comitati sia contraria alla sicurezza o alla qualità dele acque. Sarebbe paradossale ed in quel caso sarei il primo a dissociarmi. L'opportunità di spegnere le polemiche e vedere il bluff di RL (se c'è) passa per la definizione di questa regola. Perchè non sedersi ad un tavolo dunque? Dove è la difficoltà?
Quello che dico sulla consultazione popolare e' assolutamente vero, fidati. Mi fanno piacere anche le tue parole sulla precedente amministrazione sulla cui buona fede si puo' tranquillamente mettere una mano sul fuoco. L'AdP, certamente perfettibile come tutte le cose, e' un documento rivoluzionario (non dimentichiamo la situazione precedente) che contiene tutti gli elementi di un accordo decoroso per tutte le parti in causa qualora fosse stato attuato con rispetto senza pensare a bluff (?) da parte di Istituzioni. Nessuna difficolta', almeno da parte mia, a sedersi a un tavolo, basta che la discussione sia serena e civile. E che sia irrigata da una bottiglia di quello buono :)
In una delle osservazioni la Bini racconta: " la paleofrana è nota prima de '17,prima che si costruissero le opere in sua prossimità, prima degli anni '90 non è mai stata considerata un pericolo". Questa è una bugia che tutti i cittadini di Idro di almeno 60 anni possono smentire e mio papa' più di tutti perche' forse ci ha anche lavorato. I sondaggi per il politecnico di Milano e l'ingegner Meardi, le paratie di pali trivellati alle paratoie per contenere lo scivolamento commissionati dalla SLI già negli anni '60-'70, mio nonno, Vaglia Armando, li faceva per Hobby?Non li faceva per hobby, ma per contenere lo scivolamento che bloccava le paratoie.
Il Dru è Alessandro Vaglia
Adesso mi sembra di capire che tutti vogliamo la regola..ma visto che la regola non centra con le opere cosa si e' fatto in questi anni per ottenerla ? Io sono a conoscenza di soli ricorsi, denunce, battaglie legali contro le opere, contro la regione, contro tutti... ma qualcosa per costruire si e' fatto?Con l'amministrazione Salvaterra si e' ottenuto l'accordo del 2006, il protocollo d'intesa prefettizio del 2007, Il famigerato accordo del 2008.Dal 2009 tutto si fermato il fronte unito si e' spaccato si e' lavorato mi sembra pi per distruggere che per costruire...
Ho gia' scritto piu' di una volta che la regola non ha alcun rapporto con le opere. Certo la regola c'e' e nessuno, competente, si sognerebbe di dimenticarla nella progettazione. E' una delle tante esistenti e richiamate, come lo sono i volumi di acqua da concedere per diritti pregressi. La massima escursione possibile del lago, che pone anche problemi di massima altezza, non e' di Regione Lombardia alla quale interessano solo i volumi disponibili, ma e' della provincia di Trento, che puo' cosi' meglio regolare i suoi flussi d'entrata, ed utilizzare l'acqua dei bacini artificiali a proprio piacimento senza rispettare il dovere stabilito di erogare in ogni istante l'acqua richiesta per soddisfare i diritti precedenti alla concessione idroelettrica. Capire almeno dove sta il vero problema, sarebbe il primo passo per la ricerca di accordi sulla regola.
Certo che quando non si e' ne' carne ne' pesce, ne' di destra ne' di sinistra, tutto fa brodo per la propaganda. Si sposano le tesi del "biotopo" di Baitoni che preclude di alzare i livelli, senza considerare i danni collaterali che spingono il trentino a volerli abbassare sotto la soglia dei 367,20 per non cedere al lago i volumi di acqua dovuti anche nei periodi di magra. "Botte piena e moglie ubriaca" piacciono molto a chi contesta le opere. I conti con la realta' spetterebbero ai posteri come suggerisce qualcuno. I posteri hanno pero' gia' sperimentato nei 100 anni trascorsi come si fa a perdere la gestione delle acque del lago e ritrovarsi per troppa furbizia "fottuti e mazziati".
Certo, e accaduto che si sia pensato ad un referendum popolare, ma non e stato fatto. Questo il mio punto di vista: quale sarebbe stata la domanda da rivolgere ad ogni cittadino? "Vuoi la terza galleria?" "Vuoi essere messo in sicurezza?" "Vuoi che si faccia la regola prima delle opere?" Risposte ovvie: "Boh, si, no" "Si" "Boh, si, no". Ma e logico che la gente voglia la sicurezza! Ma che domanda e? Ma se neppure il Sig. Aldo Vaglia (che se ha letto qualcosa lo ha fatto con poca attenzione) ha ancora capito il nesso tra sicurezza e opere (ID44275 - Ho gia' scritto piu' di una volta che la regola non ha alcun rapporto con le opere”), vogliamo chiedere a 1200 persone di leggersi il progetto definitivo? Beh, se lo facessero, a me farebbe immenso piacere... ho scritto l articolo proprio per questo. Sig. Aldo Vaglia, se non chiedo troppo... mi farebbe la cortesia di rileggerlo? Le opere SONO in relazione alla regola. C e scritto ovunque.
"L'escursione di 3,25 metri è un'invenzione… Cerchiamo di non confondere ulteriormente le menti già confuse …il minimo livello a 367,20, minimo assicurato nell'ADP2008 sottoscritto da tutti e quattro i sindaci. L'oscillazione dei 3metri sarebbe auspicabile dalla scienza, lo ha detto l'esperto di Parma per ciò che concerne le qualità delle acque". Sig. Alessandro Vaglia, legga qualcosa, la prego! Ma come puo affermare simili falsita? O lei non sa oppure e lei che vuole confondere "menti gia confuse"!! Mi scusi, ma lei si candida ad amministrare Idro con candidato Sindaco Salvaterra e non sa che esiste il 3,25m? E non si e accorto che l AdP2008 non ha garantito affatto il 367,20m? Quanto allo studio di Parma, io l ho letto, lei evidentemente no. Non e corretto dire falsita, specie nella sua posizione.
Signora Bini lei gode di un consenso immeritato. E per fortuna che nel suo articolo ha scritto che sono sue interpretazioni, io aggiungerei sbagliate. Lei non perde occasione per accusare il prossimo di incapacità di lettura e di interpretazione, mentre non ha nessun dubbio sulle sue capacità. Per dirla tutta sono sempre più convinto che lei sia come quel tale che dopo aver comprato il martello cerca un qualsiasi chiodo su cui martellare. Sposata una causa legge i documenti raccogliendo a caso quello che le sembra confermare l'opinione che si è fatta. Questo è un atteggiamento comune, ma infantile. E si tira dietro tutti quelli che credono che questo meccanismo funzioni.
Mette insieme una congerie di elementi senza connesione logica e, proprio perché i suoi interlocutori li giudica confusi, fa presa proprio e solo su quelli. Su questa storia del referendum poi cade come una pera cotta: il referendum non è stato approvato proprio da quella parte politica che lei appoggia, perché? Il referendum è espressione di democrazia diretta, ma come leggo nelle sue parole, traspare una paura di perdere tale referendum. Perché in tale occasione voterebbero anche i moderati e gli intelligenti, pericolosi per gli intransigenti come lei e i suoi. Si difende dicendo "ma è logico che la gente vuole la sicurezza". Appunto, allora perché impedire alla gente di farle capire cosa è importante? Sicuramente direbbe che la gente non ha letto i documenti ed è confusa, mentre lei è l'unica (ovviamente) ad avere le idee chiare. Ma si rende conto dell'arroganza con cui scrive e parla?
Evidentemente non se ne rende conto, altrimenti come avrebbe fatto ad arrivare a questo segno. A me interessano i fatti: la sue opinioni e le sue argomentazioni sono state respinte totalmente in tutti i giudizi intrapresi contro la Regione Lombardia. L'ostilità dichiarata e enfatizzata ha prodotto perdite milionarie per il paese di Idro e per la sua comunità. L'incompetenza giuridica e la negligenza professionale hanno portato alla sconfitta di Idro in tutte le procedure giuridiche. Alla fine di questo disastro leggiamo ancora che non si conoscono i documenti. Ma come è possibile che lei, signora Bini, e i suoi discepoli, così profondi nella conoscenza degli stessi, abbiate portato questo completo fallimento? Come è possibile che la difesa dela lago sia stata portata avanti in questo modo disastroso? Io un'idea ce l'ho. Incapacità di capire il merito e la pertinenza delle questioni, per difetto di intransigenza.
Una metafora per quello che Aldo vuole dirle, il consorzio elettrico deve installare una centralina nel suo prato e le dona in cambio, come compensazione, la fioritura e potatura del prato a vita, la sua casa dipende da quella centralina ma non solo la sua, un giorno un vicino passa di lì sul suo per andare a far spesa e le grida maledicendola che la luce della cucina di casa sua non funziona per colpa del suo prato fiorito e vuole manipolare la centralina per conto suo. Voglio dirle, a difesa di Aldo che ragiona con logica, che le cose stanno come dice lui, non perché vi è compensazione per le Opere significa che l'opera sia fatta per la regola, ma lei deve disporsi con chi l'opra ha commissionato che vi sia una regola per la gestione della centralina. Ma la centralina e la regola hanno due funzioni diverse, una serve per illuminare il quartiere, l'altra per fermare le persone come lei che non sono del tutto coordinate
e per un semplice motivo, per incapacità al coordinamento, si era dimenticata di chiedere una regola condivisa.
Bini, servono le persone con la funzione del ragionamento, lei sembra avere le tipiche caratteristiche del pensiero analitico, ma quando serve di mettere in relazione, mi dispiace dirlo in quanto vorrei con lei ragionare, perde ogni riferimento. Sembra una belva ferita, ma non è ferita da altri che da sé stessa, ma oggi la voglio misurare sul suo terreno, lei sa che nel progetto definitivo le opere e in specifico a pagina 56 e 57 si fa riferimento ad un minimo livello dell'acqua a paratoie di 366,75 metri con o senza Savanelle?
Solo Lei signora Bini e' in grado di leggere, gli altri sono dei poveri ignoranti che non sanno ne' leggere ne' scrivere. Ne prendiamo atto. I 3,25m di escursione fanno parte del " Regolamento per la gestione coodinata del Lago d'Idro e dei serbatoi dell'alto chiese approvato dalla Regione Lombardia, condiviso da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, il 7 luglio del 2002. Gli accordi posteriori hanno recepito questa quota senza mai cambiarla. Cosi' e' stato anche per l'AdP 2008. (Il regime in deroga del RID e' un'altra cosa). Questo e' quanto io ho scritto! Libero ognuno di interpretare i documenti come crede, ma la prego non continui a distribuire pagelle da asini a chi ha intenzione di argomentare e non legge cio' che pretende Lei. Risponda nel merito senza appellarsi a sue superiori letture.
Chi scrive l'Opera specifica in diverse forme che l'acqua arriverà comunque sempre ad un minimo di 366,75 non sei d'accordo ?
Si specifica all'articolo 6 questo: "in attuazione della pianificazione regionale in materia di usi e tutela delle acque si confermano, quali livelli di regolazione, rispettivamente la quota di 368,50 quale livello di massima regolazione e 367,20 quale attuale livello minimo. Quindi non è vero che gli accordi posteriori hanno recepito i 3,25. La Bini su questo punto farnetica e tu Aldo non seguirla.
Che consente un escursione di 1,30, superando lo storico 3,25. Brava Salvaterra, i miei complimenti.
Sig.Vaglia Aldo, lei scrive: "ID44275 Ho gia' scritto piu' di una volta che la regola non ha alcun rapporto con le opere e scrive anche "ID44291 I 3,25m di escursione fanno parte del " Regolamento per la gestione coodinata del Lago d'Idro e dei serbatoi dell'alto chiese approvato dalla Regione Lombardia, condiviso da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, il 7 luglio del 2002. Gli accordi posteriori hanno recepito questa quota senza mai cambiarla. Cosi' e' stato anche per l'AdP 2008. (Il regime in deroga del RID e' un'altra cosa). Questo e' quanto io ho scritto!" Mi faccia capire il suo pensiero, se non le spiace: le opere sono vincolate al Regolamento 2002 si o no? Sig. Vaglia Alessandro, viene dalle 3 righe citate la sua deduzione che l AdP2008 non recepisce i 3,25m?!? Spero di no... Comunque, mi spiega allora come mai il progetto definitivo considera i 3,25m un vincolo irrinunciabile?
No! Le opere non sono vincolate al regolamento del 2002, ma solo ad una logica di sicurezza. Recepire non significa vincolare. Significa sapere di cosa si sta trattando. Si legga qualsiasi delibera e si accorgera' che vengono richiamate leggi e regolamenti precedenti, alcune fanno addirittura riferimento a regi decreti. Seguendo il suo ragionamento potrebbero servire a rilanciare la monarchia.
Come interpreta lei i "vincoli progettuali" riportati a pag.8 del documento A (citazione da articolo ad inizio pagina) "Le opere saranno dimensionate per: - garantire la messa in sicurezza idraulica del lago dIdro - garantire la possibilit di attuazione futura della politica di gestione dei livelli di cui al Regolamento di gestione del 2002." ?
Per il semplice fatto che non avete votato Salvaterra alle ultime elezioni, è talmente evidente che é addirittura imbarazzante volersi dare una martellata sul piede.
Dico di chi ha pretestuosamente definito la propria campagna politica su un accordo che col senno di poi penso possiate ammetterlo anche voi fosse la punta di una cima mai più raggiunta dopo, vero ?
Ma ci vuole arte Bini per raggiungere certi scopi.
Mi dica una conquista per il Lago altrimenti dopo quell'anno.
Lei signora Bini ha un uso troppo disinvolto sia dei dati che delle parole. A cosa dovrebbero essere dimensionate le opere se non alla quantita' di acqua in entrata ed alla naturale escursione del lago di massiama piena e di massima magra? Al bagno di casa sua?...L'unico vincolo reale, che mi appare chiaro, e' quello intellettuale. Un ragionamento monodimensionale con un totem di 3,25m in un mondo che comincia dalla Grotta e finisce in Ruine. Si possono vincere le elezioni anche con questi elementi. Se si pensa alla fortuna che hanno avuto il: "me ne frego", il "mi consenta", il "vaffanculo", nulla di strano che abbiano successo anche le "falsita' ideologiche" sulle opere. Questo non cambia di una virgola l'opinione che ho di un'operazione spregiudicata che vede il lago e le popolazini come vittime, per una discutibile difesa di interessi di parte, che con il tempo si dimostreranno danni anche per quella parte che oggi si vorrebbe privilegiare.
Nella sua analisi condivisibile in toto, Leretico non menziona un fatto gravissimo e cioe' che il Comune di Idro, a causa della politica seguita dall'Amministrazione Nabaffa (spinta a cio' dal voto di scambio con i comitati vari), e' stato completamente isolato dai comuni vicini e non e da tutte le altre istituzioni. In un mio post precedente ho parlato di similitudine con il villaggio di Asterix che rimane l'unico a resistere a Cesare nella Gallia ormai conquistata. Beh mi sbagliavo: e' piu' appropriato parlare di lazzaretto o di lebbrosario.
"Come interpreta lei i "vincoli progettuali" ..."Le opere saranno dimensionate per: - garantire la messa in sicurezza idraulica del lago dIdro - garantire la possibilit di attuazione futura della politica di gestione dei livelli di cui al Regolamento di gestione del 2002." ?" il Sig. Aldo Vaglia risponde: "A cosa dovrebbero essere dimensionate le opere se non alla quantita' di acqua in entrata ed alla naturale escursione del lago di massima piena e di massima magra?" dimenticando che l acqua in entrata, la massima piena e la massima magra "naturali" sono pesantemente controllate dalla mano umana, oltre che da madre natura, a fini di: sicurezza, irrigazione, energia idroelettrica, usi turistici, rispetto ambientale, usi civici. La sicurezza in primis: mai dovrebbe essere penalizzata da nessuna delle altre, anche a costo di produrre meno corrente e di irrigare un metro quadro in meno usando l acqua del Chiese. Cosa invece che accade in questo progetto, Sig. Vaglia.
l AdP2008 migliorabile? Regione Lombardia non ha intenzione alcuna di togliere la savanella, non puo, a meno che non ridiscuta gli accordi presi con gli utilizzatori irrigui ed idroelettrici sia a monte sia valle del Chiese; dovrebbe rivedere tali accordi, ma ha bisogno della forza politica in questo senso, forza che puo avere solo dal territorio. Nabaffa Sindaco e stato e sarebbe ancora - se rieletto - un segnale in questo senso. Con Salvaterra Sindaco non si otterrebbe invece mai una benche minima modifica al progetto, e ovvio: lei conosce il valore della sua firma su un contratto, vero? E poi perche Salvaterra dovrebbe chiedere modifiche se nel 2012 si dichiarava soddisfatta dei "risultati importantissimi" "portati a casa"? La savanella c era gia, lo scavo nell alveo anche, il 370m pure, i 330mc/s idem. E nel suo programma elettorale non c e accenno a modifiche all AdP2008, che va invece "applicato in modo integrale e corretto". Di che modifiche va parlando, Sig. Vaglia?
Io non dimentico nulla, Signora Bini, e' Lei che fa confusione. Della mano dell'uomo si occupi la politica e se la mano dell'uomo mette a rischio il territorio se ne occupi la magistratura. Le opere per la messa in sicurezza riguardano la prevenzione da disastri naturali e qui la parola non puo' che essere quella dei tecnici. Sindaci e comitati facciano il loro mestiere e non si avventurino in campi dove sono totalmente incompetenti.
Sig.ra Bini io apprezzo la sua passione e riconosco che nel progetto di regione Lombardia vi sono alcuni punti non chiari, non condivido però l'interpretazione elettorale che lei sostiene. Secondo quanto da lei scritto scegliere tra un candidato o l'altro significa scegliere pro o contro il lago. Io invece ritengo che entrambi si prefiggono di difenderlo ma con strategie diverse. Uno in aperto contrasto alle opere, l'altro più aperto ad una trattativa per migliorarle. entrambi hanno completato un mandato ed è giusto considerare anche i risultati conseguiti. Salvaterra l'adp e un'unione con i comuni vicini, a fronte però di una debolezza interna. Nabaffa un forte sostegno interno ma un'isolamento esterno e dal punto di vista del progetto un peggioramento dal punto di vista dei lacustri. E gli errori? Salvaterra non è riuscita nel momento culminante a coinvolgere nel modo opportuno i cittadini, Nabaffa ha presentato in ritardo, perdendolo, il ricorso
Correggetemi se sbaglio.. :) Qui ci sono 2 visioni: 1)CONTRO LE OPERE COSì COME SONO. La regola attuale e le opere costruite col vincolo di rispettare tale regola espongono il lago a subire ad ogni stagione una escursione delle sue acque pari a 3.25 m. Per rispettare tale regola si mette a repentaglio la sicurezza dei valsabbini visto che devo avere a ogni stagione estiva il lago al colmo, con aumentato rischio di esondazione. Ci vuole una regola nuova che definisca chiaramente i livelli prima delle nuove opere. 2)PRO OPERE E FINANZIAMENTI. Le nuove opere sono progettate per sostituire le vecchie e mettere in sicurezza i cittadini dalla paleofrana che ostruirebbe il passaggio dell'acqua in caso di crollo. I 3.25 m è una regola che va rispettata per la costruzione delle opere visto che esiste, ma che si può modificare a posteriori. Tra l'altro nell'AdP 2008 si stabilisce 1,30 m. Ciò che conta ora è fare le opere e prendere i finanziamenti.
Confondere le idee contorcendo la storia a proprio vantaggio potrà alla lunga pagare ma é sicura di volere proprio questo ? Salvaterra ha tutte le ragioni nel difendere il suo accordo, ma nel 2008 ne aveva 500 oggi ne ha 5000, perché se l'accordo era migliorabile, Bini, non stravolgibile. dopo il 2008 si è caduti in un cul de sac in ricorsi e sentenze perse ingigantendo l'importanza dell'opera contro le giuste rivendicazioni scritte nell'Accordo Salvaterra che si sono indebolite.Qualcuno in questi anni di assenza di ragione, la ragione che ha condotto Salvaterra attraverso una illuminata amministrazione della cosa pubblica, lo ha stravolto a tal punto l'accordo che ci vogliono nuovamente la Sapienza e l'Arte della Salvaterra per risistemare il rovinato.
Prima era il livello il problema, e la Salvaterra lo aveva risolto, poi aleggiava l'allagamento, e anche questo nell'accordo del 2008 è in salvo, oggi si parla di Savanella e domani Bini, quale la scusa, i fulmini che non possono garantire la balneabilità ? Suvvia Bini le ho chiesto a proposito di mettere l'attenzione sull'opera definitiva e vedo che fa l'evasiva perché sa che in quel documento è difeso il livello.
La visione di chi non Lascia lavorare i tecnici sulle questioni dimensionali per un opera della Sicurezza è folle, non vorrai metterci il becco tu o la Bini vero? Sulla posizione Salvaterra ti dico io cosa vuole, vuole la regola prima delle opere e vuole che non si indietreggi da quanto ha sudatamente raggiunto nell'accordo illuminante del 2008, ma se mai avanzare, quindi oscillazione massima di 1,30 e garanzia sulle opere, che non soffochino le vite della comunità e sulla compensazione conquistare nuovi traguardi superiori a quelli già ottimi e già raggiunti dall'ADP2008..
visto che mi sono limitato a fare una sintesi (non esaustiva certo, ma chiara spero) dei principali concetti espressi finora da ambo le parti, dico che se le cose stanno come dici tu Salvaterra vince a mani basse poichè credo nessuno si sognerebbe un esito migliore di quello. Allora che regola prima delle opere sia... e vissero tutti felici e contenti. Ci voleva tanto? P.s. Voto 10 a Leonardo10 per la sintesi che condivido in toto.
lei scrive: "le ho chiesto a proposito di mettere l'attenzione sull'opera definitiva e vedo che fa l'evasiva perché sa che in quel documento è difeso il livello." Per carita, Sig. Dru: 366,75m quota minima regolazione per lei significa difendere 367,20m? Ma che dice? Quel che scrive non ha alcuna logica, non ha senso, non ha coerenza. Non e serio verso chi legge. Le facevo un favore ad evitare di rispondere... ma vedo che non apprezza. E poi: il problema livello e il problema allagamento non sono affatto stati risolti, anzi e ben vero l opposto: sono stati proprio consentiti con la firma di Salvaterra et al.. Anche qui, Sig. Dru: quel che scrive non corrisponde ai fatti, semplicemente non e vero. E non perche non siamo in accordo, ma perche e proprio non vero. Ci vuole rispetto verso chi legge.
non condivido con lei quando parla di "trattativa per migliorare le opere" da parte di Salvaterra. Se Salvaterra davvero dice di voler migliorare le opere, vuol dire che si e accorta di aver fallito con l AdP2008. Ma Salvaterra non puo affatto modificare di una virgola il progetto definitivo. Lei lo ha sottoscritto, tale e quale. A parte il fatto che nel programma elettorale non leggo affatto questa intenzione, ma anche fosse: Regione Lombardia potrebbe mai darle credito nella sua richiesta di trattativa? E improponibile. Chi racconta cio sparge solo fumo negli occhi. Non le pare?
Dru, avrai notato che la signora Bini ha una tattica dialettica particolare: la reitarazione infinita della affermazioni. Potremo arrivare anche a 300 post ma lei continuerà con le sue posizioni. Della logica se ne infischia perché sta parlando al suo pubblico, ai suoi lettori, non con te. La questione delle opere e della regola sono la trovata degli ultimi due anni, prima si parlava di terza galleria. Domani ci sarà un'altra questione, il tutto per ottenere potere contrattuale. Non sai forse che difendendo l'indifendibile si coagula il consenso degli anti-tutto? Così, qui, noi ci illudiamo di parlare ad una persona disponibile, ma se analizzi i post della signora Bini in questi anni, pur cambiando argomento, rimangono tutti caratterizzati da una totale impermeabilità al vero dialogo. In più è piena di sberleffi e boutade che sottintenono vero disprezzo per l'interlocutore.
Se tu leggessi le ragioni addotte alla valutazione di impatto ambientale che la signora Bini ha opposto alla Regione, più quelle del campeggio Venus ti verrebbe da sorridere per non piangere, nel capire quanto lontano fossero dalla pertinenza della questione. Se poi vedessi il video dell'incontro al ministero ti confermeresti nel primo giudizio e capiresti il perché hanno perso tutti i ricorsi e perderanno anche il prossimo che presenteranno contro la savanella. Se penso che la gente non è in grado di liberarsi di questa razza di santoni e guaritori imbonitori capaci di manipolare un sentimento popolare sacrosanto e profondo in nome di interessi di parte, arrivo alla conclusione che andrà a finire come per Brancaleone alle crociate: nel ridicolo. Purtroppo ci saranno conseguenze negative proprio per il lago e per la comunità di Idro.
io credo che esistano ancora persone pensanti e che quando Bini punta il dito su 45cm di differenza, 45CM a cui io ho voluto intenzionalmente portarla, capisci che una persona con la testa sulle spalle, che si sente tutti i giorni dire da Bini che è preoccupata del livello massimo e adesso si sbatte per 45 cm "rubati al livello" come se fosse il sancta sanctorum di tutte le battaglie, apostrofando la mia "esca" con un "per carità sig. Dru", beh cosa dici Leretico, dici che la gente non si faccia un'opinione? dici che sono un ingenuo ? dici che non capiscono che Bini cerca di puntare il dito appunto per nascondere la Luna ? bah, sarà, ma io ho ancora fiducia nel pensiero... simpaticamente ;-) ma non era lei quella preoccupata di rimanere allagata ? beh, adesso rimarrà allagata di un 45cm in meno...
quei 45cm in realtà sono 25CM. come mai ?
...allagata di un 25CM, come il respiro, come il dubbio, c'è sempre, del qualcosa, il suo contraddittorio, l'altro da sé che gli si oppone e lo determina, lo afferma, afferma il sé, la cosa, il ciò, il quid, l'aliquem,l'aliquid, la roba, RUB in tedesco...solo così, diceva Eraclito, si generano le cose, per opposizione. Diceva Eraclito: la Guerra è madre di tutte le "cose", incazzandosi a morte con il maledetto Omero che voleva soffocare la genitrice degli Enti, quel pirla di un pacifista di Omero, quei pirla di pacifisti che spengono la fiamma vitale... e replica oggi Grillo: è una Guerrrra !!!!
da cosa o Rub o roba deriva anche rubare... porca vacca ci risiamo con i ladri in casa ;-)
...Ovvero le Colonne d'Ercole, il Grande Taboo, il Frutto Proibito, il Quesito della Sfinge di Elena, l'Incesto Tecnico e dei suoi e dico quanto segue. Con una portata di 5,02 metri cubi al secondo la povera savanella, a qualunque livello essa si trovi, ci impiegherebbe, calcolatrice alla mano, 23 giorni per abbassare il livello del lago di un metro, nell'ipotesi che Chiese, Caffaro e tutti gli altri micro affluenti cessino di alimentarlo e la pioggia smetta di cadere. Un demonio da esorcizzare o, meglio, un brufolo sulla schiena di un capodoglio? Ma mi chiedo anche: non e' che con una portata d'acqua continua, la savanella non possa per caso alimentare una turbina elettrica e produrre energia (e contributi) per noi Idresi?
L'inizio era Ovvero le Colonne d'Ercole, il Grande Taboo, il Frutto Proibito, il Quesito della Sfinge , l'Incesto Tecnico di Elena e dei suoi. Maledico la tastiera e mi scuso con gli interessati
potrebbero essere pericolosi. Non sai che c'e' chi annega in bicchiere d'acqua in tempesta? Su questa base molti avvocati, di Bologna soprattutto, potrebbero impiantare un bel ricorso.
le tue considerazioni sono di buon senso, ma verrebbero subito strumentalizzate, si griderebbe per quartieri e locande, ecco vogliono svendere il lago per fare una centralina... Attento agli avversari che la tua ragione trova sul suo percorso. Sicuramente senza preconcetti e deturpazioni varie della logica il tuo pensiero è chiaro e condivisibile, in quanto non è certamente un rivolo di acqua che abbassa alcun livello e quel rivolo è una questione idraulica che è ovvia per ogni paratoia sul territorio nazionale, ancor di più se si vuol garantire il deflusso minimo vitale, ma ci sono fatti che per non aver nemici li si vuol rendere controvertibili e mutabili.
chi può veramente regnare sulla ragione quando questa non è vista nella luce che gli compete? semplice, la fede e la retorica. Platone scrive 14 dei suo 34 dialoghi contro questa pestilenza della Sapienza. La Sofistica, credendo di farla franca sulla Logica e la Scienza (allora Episteme), inaugura il tempo della politica fiorita sul compromesso, ma del compromesso tra quali enti ? appunto il compromesso degli enti divenienti. L'uomo "veramente" libero è l'uomo che non è legato da alcuna necessità (ragione), un tempo erano i regnanti che erano assoluti, cioè sciolti da qualsiasi vincolo di sudditanza, oggi sono i prepotenti e politici o finti sapienti che credono di poter dire tutto e il suo contrario perché credono, come quei primi sofisti che la ragione non c'è. Ma non sanno quanto su questo punto si sbaglino.
fino a quando non ci sarà una nuova regola a definire i livelli. Concordo che non sono i 45 cm e dire il vero poco mi importa se saranno anche 3,25 o se si torna a 7m ed a dragare il fondo del lago. Ma ci volgiono garanzie per i cittadini. E le garanzie si hanno con il nero su bianco. Quando la regola ci sarà tutte le polemiche si smorzeranno perchè a quel punto diventeranno sterili se non inutili. Si firmi tutti per una regola a 1,30 che è quella che garantisce di soddisfare tutti gli usi e non si permetta di avere il lago al colmo e vedrete che le polemiche si dissolveranno come neve al sole. Tu Leretico sei d'accordo a che venga definita una nuova regola in tal senso?
mi sembrano parole di buon senso Capitano, cosa ne pensi Leretico ?
Certo che si poteva fare! E' quanto espressamente scritto Nell'AdP 2008 al punto 6 : La regola deve garantire i Volumi oggetto di convenzione indipendentemente dai Livelli. Si scelta un'altra strada perche' i livelli erano il pretesto per impedire le opere. E nella memoria collettiva lo spauracchio di un lago schifosamente vuoto.
Raramente Capitano dice cose fuori luogo: certo che e' la regola il vero obiettivo, ma essa e' contenuta nell'AdP, un documento che vale un Van Gogh.
Quanto hai ragione Dru! Te lo immagini che bei dialoghi imbastirebbe l'Ateniese se fosse tra noi? Quanti Eutifrone-uomini santi scoverebbe il suo Socrate aggirandosi per le vie di IDro? Biologi che diventano geologi, geometri che si atteggiano a ingegneri idraulici, muratori che assurgono a architetti e via discorrendo. E con spocchia mellifluo-oxfovdiana ti dicono anche che tu non sai leggeve, pevdinci!
Prima di tutto bisognerebbe regolare i livelli di intelligenza. E su quelli propenderei verso l'alto, anche se è solo una speranza. Credo che si possa tranquillamente arrivare a 2 m o 2,20 m senza recare danno alcuno e senza avere il lago pieno. Credo inoltre che la comunità del lago abbia diritto non solo ad avere rispetto ma a ottenere il giusto ritorno da tutte le risorse che mette a disposizione per gli altri, quindi se deve esserci escursione sia ricompensata economicamente senza rinunciare all'ambiente e ai turisti. In terzo luogo la sicurezza prima di tutto. E per ultimo, chiunque abbia interesse di parte, come i campeggiatori mascherati da ambientalisti e tutti i loro fanatici e violenti adiuvanti, non può entrare nelle decisioni sui livelli perché in conflitto di interesse. Altrettanto vale per agricoltori e società elettriche. La politica decida in base a tutti gli interessi (secondari) in gioco.
Ma non sia la politica degli ultimi 5 anni a Idro, quella che crede di nascondere il patto scellerato dei 70.000m2 lasciando mano libera a ricorsi giudiziari inconsistenti mossi sulle direttive dei comitati. Predicare per l'ambiente da un lato e razzolare malamente dall'altro. Quella politica che non ha saputo trovare soluzioni e che piace tanto alla signora Bini da farle addirittura non vedere scelte così in contraddizione. Spero che le cose cambino per il bene della comunità e di tutte le comunità intorno al lago.
Eutifrone e l'aporia del Lago.
perdersi per 25 o 45 cm... A chi giovano questi 25 o 45 cm? All ambiente? NO, consentono una regolazione maggiore. Alla sicurezza? NO, e un pericolo scavare al piede la paleofrana, e ricordo che per avere quei 25/45cm per fare cifra 3,25m la base della savanella non e posta a quota 366,75m, ma a quota 365,80m (o inferiore). Si parla di ottenere piu di un metro di colonna d acqua per il DMV e quindi di uno scavo ben maggiore al piede frana. Inoltre, come osservato, la savanella non serve per svasi preventivi. Allora, a CHI serve? CHI pretende questi cm? A CHI GIOVANO questi 25/45 cm? Per l interesse DI CHI dobbiamo scavare al piede frana? Per l interesse DI CHI dobbiamo "cercare il pericolo" chiamandolo "messa in sicurezza"? La risposta e scritta ovunque: servono a chi vende acqua a fini idroelettrici e irrigui. Lei, Sig. Vaglia, candidato nella lista Salvaterra, sta facendo l interesse di queste persone: non l interesse del lago, non della sicurezza, ma di chi vende l "oro blu".
noto con somma soddisfazione che sta leggendo. Fosse solo uno… ho raggiunto il mio obiettivo: dialogare con chi sa, e non con chi inventa con secondi fini, anche solo per sviare, chiacchierare al bar, far crescere contatti, oppure altro che non mi e noto (sa, il comodo quanto vile anonimato copre qualsiasi macchia). Ma come vede io scrivo anche in risposta ai pavidi, ma li preferisco SE informati. Continui a leggere. Scoprira presto che quel che lei auspica: "La politica decida in base a tutti gli interessi (secondari) in gioco", e gia stato fatto, MA un paio di questi interessi secondari (l ambiente e l economia locale) non sono stati TUTELATI dai rappresentanti istituzionali che ne avevano titolo e dovere, ovvero coloro che hanno firmato l AdP2008. Legga, legga. Scoprira che neppure la primaria sicurezza e stata tutelata a dovere. Anche la sua sicurezza, se abita in valle. Mi insulti, mi denigri, provi a screditarmi, se cio la fa star bene, ma legga. Legga. Legga.
Però lei deve un pochino studiarli sto benedetti documenti, ma quale paleofrana e paleofrana, lo scavo si produce sulla destra e nell'alveo a monte della paleofrana, ma ha studiato i documenti ? Sa che si producono paratoie nuove a poca distanza dal ponte, precisamente a 130 metri e a 300 metri dalle vecchie paratoie e che la mostruosa e inaccettabile Savanella è un canale di raccordo, a scopo idraulico, fra la vecchia e la nuova paratoia e non l'idra dalle sette teste ? sa che la vecchia paratoia verrà smontata per intero lasciando in essere solo le opere in muratura come spalla? Mi scusi vuole fare l'ingegnere o vuole solo fare polemica tout court ? Sono solo 130 pagine da leggere ;-) per la sua prima domanda so che lei é talmente esperta di ambiente che non oso proferir parola, come poter obiettare all'ambiente stesso ?
Tranne che lei dovrebbe avercela con il ministero del ambiente e non come me o Salvaterra sulla questione, é ad una sua obiezione che la risposta del ministero che la dovrebbe tutelare ha dato il Via alle opere per la messa in sicurezza, a proposito, nel parere della commissione tecnica di patto ambientale del suo di ministero, in quanto insisto, io non ho competenze sulla sua persona che è l'ambiente, il parere tecnico è positivo con prescrizioni. Prescrizioni comunque che hanno già avuto una risposta adeguata e i lavori partono. Allora Bini, informare le persone correttamente non significa sposare una causa che intorbidisce continuamente la verità, significa che se sta arrivando un'onda non si dice che stà arrivando uno tsunami.
Ascolti Bini , possiamo credere anche che la scala per i pesci serva come industria ittica di pacifici bracconieri che sliscano e mettono a tostare i persici, o che in una notte buia e tenebrosa provino a far passare dalla nuova galleria nuove specie ittiche di Piranha ,adattabili alle temperature polari, o che l'ingegnere che vive a Lavenone vuole costruire una serie di vasche per ll'industria ittica, oppure ecc,ecc....il pensiero é razionale quando non fa confusione e non é ridondante ma capisce appunto quali sono i limiti della follia e compie il suo lavoro consumando il minimo per raggiungere il massimo.
Stia attenta signora Bini ad ingaggiare gare di lettura. Potrebbero prenderla in parola alcuni suoi sostenitori e accorgersi che la sua e' una "lettura creativa".
Buongiorno sig.ra BIni e' un peccato confrontarsi in campagna elettorale, perché si evidenziano più le differenze che i punti di incontro, che invece ci sarebbero, ma tant'è e stiamo al gioco. In merito, ribadisco preferisco valutare i fatti e quindi i comportamenti tenuti piuttosto che le promesse. E allora vediamo, salvaterra ha sempre mantenuto questa linea: trattiamo, cerchiamo sempre di ottenere il massimo, e ha ottenuto l'Adp. Ritengo più che plusibile che continuerebbe con questa linea. Nabaffa invece decide di non aprire le trattative e giocarsi il tutto per tutto presentando ricorso.il ricorso nota bene non è contro l'adp della salvaterra, ma si basa proprio sull'adp della salvaterra. Ma perché nabaffa perde il ricorso? Perché lo presenta. Con tre giorni di ritardo. Io le chiedo dunque, lei che da anni si batte come un leone, sapendo che erano in gioco le sorti del paese, quante volte al giorno avrebbe chiamato
Urlando all'avvocato: Sbrigati!
Signora Bini, non credevo fosse capace di entusiasmi, comunque stia sicura che i documenti li conosco da tempo e come me molti che qui intervengono. Anche i giudici leggono i documenti e traggono le loro conclusioni contro tutti i vostri ricorsi. Avrete sbagliato qualcosa? Ciò che mi urta è che lei e i suoi continuate sulla stessa linea, nessun esame di coscienza, nessuna revisione di interpretazione ( e come potrebbe mai chi è intransigente?). E per di più volete influenzare politicamente, perché sapete che è la politica a decidere, ma non vi esponete candidandovi perché dovreste rinunciare alla vostra intransigenza. Scegliere infatti implica il rischio del compromesso a cui voi non siete disposti. Inoltre non solo siete violenti verbalmente ma anche fisicamente, visti i trascorsi a cui lei, signora Bini, non mi sembra si sia mai opposta pubblicamente, godendone però i vantaggi politici. Anche questo è immorale.
E questa immoralità fa il paio con quella di fare battaglie per alcuni interessi di parte (secondari) speculando sulla pelle di altri cittadini e contro interessi molto più importanti e superiori. Contro l'accusa di pavidezza allora rispondo in questo modo: lo pseudonimo serve per evitare che persone come lei cadano nella fallacia "ad hominem". Purtroppo questo errore logico non lo trova nei documenti sul lago d'Idro, basta però frequentare qualsiasi trattatello di logica spicciola per trovarlo. Mi piacerebbe che lei ne leggesse, troverebbe un elenco sterminato di altre fallacie, moltissime delle quali spuntano come funghi da tutte le sue argomentazioni. Se trovasse il coraggio di farlo il lago d'Idro avrebbe qualche speranza in più e qualche falso Guru imbonitore e intransigente in meno. Lo pseudonimo costringe alla discussione delle idee delle persone, non delle condizioni a latere, strumento utile quindi.
la invito ad esplicitare la sua grave accusa di cui io non ho alcun riscontro. La violenza verbale la restituisco al mittente ed attendo scuse. Quanto a quella fisica, non so a cosa lei si riferisca. La violenza, a mio avviso, non da mai vantaggi politici, anzi ferma il dialogo. Grave, molto grave quando il dialogo viene fermato da una istituzione. Quanto alla discussione delle idee e non delle condizioni a latere, la invito a farsi un profondo esame di coscienza.
io scrivo qui da anni, forse le e sfuggito. Quanto alla dietrologia sui comportamenti, sfonda una porta aperta. Un paio di sintetici input dal mio punto di vista. Comportamento Salvaterra: primavera 2008 sottoscrive insieme al altri 8422 cittadini la Petizione Popolare con 7 punti tra i quali il no alla terza galleria, nell agosto firma affinche si costruisca poiche a suo dire "necessaria per la sicurezza"; l AdP2008 firmato e certamente il massimo per gli utilizzatori idroelettrici e irrigui, e certamente pessimo per il territorio lacustre e sublacuale. Comportamento Nabaffa: nel 2009 non si e presentato agli elettori in opposizione alle opere, ma con richieste di modifiche al progetto a tutela del proprio territorio, modifiche che Salvaterra non impose quando ne aveva la forza politica. Regione Lombardia ha chiuso la porta in faccia a tali richieste.
130 pagine sono un buon inizio con cui farsi delle domande e cercare delle risposte leggendo altri documenti. Nel sito c e ben piu delle 132 pagine della relazione generale descrittiva (quella a cui le si riferisce, se non erro) che puo aiutarla a capire che il fine di queste opere non e mai stata la sicurezza della valle in relazione alla paleofrana. Lei mi insegna che una lettura superficiale non aiuta a capire fino in fondo dove si vuole arrivare. Ne conviene? Vorrei approfittare per farle una domanda sul suo programma elettorale: quando scrive a proposito della manutenzione dei "Torrenti emissari del Lago" voleva scrivere immissari o qualcosa mi sfugge? Grazie.
Ma signora Bini, ma tutto è chiarissimo e storico. Mi sembra normale che chi scrive con le maiuscole stia gridando e lei non interpreta il gridare come violenza verbale? Io sì e lo scrivo. Secondo: le occupazioni dei municipi, gli interventi della forza pubblica, la segregazione della minoranza unita a sberleffi, di cui io leggo in queste pagine, come la chiama? Io la intendo come violenza fisica. Chi non si dissocia e gode dei vantaggi che tali violenze portano come lo chiama lei? Io lo chiamo immoralismo. Il resto dell'immoralità l'ho già descritto ampiamente: chi specula politicamente sulla pelle dei cittadini per un interesse di parte e nascosto fa una cosa immorale. E badi che non parlo di "sentito dire" ma di fatti storici e comportamenti posti in atto da persone che lei conosce. La sua reazione quindi è fuori luogo. Si prenda le sue responsabilità morali fin dove arrivano. Troppo comodo lanciare il sasso e nascondere la mano.
E come le interpreta lei, durante le assemblee pubbliche, il fatto di nonfar parlare gli interlocutori che la pensano diversamente dal pubblico in sala? Come le interpreta le urla e le pesanti accuse subite per la strada solo perché la si pensa diversamente? Chi poi come lei scrive in queste pagine e alimenta con una raccolta illogica, ma tendenziosa, di lacerti interpretandoli faziosamente e facendo leva su un sentimento sacrosanto di giustizia della comunità di Idro, pensa di essere avulsa dal contesto di cui sopra o pensa di esserne irresponsabilmente esente? Ecco quello che vedo nei suoi scritti, nei suoi comportamenti. Forse è meglio che si scusi lei allora verso chi come me si sente trattato in questo modo. Faccia lei una vera analisi di coscienza, logica preferibilmente.
Le ho già specificato che l'esperta dell'ambiente è lei e io rispetto gli esperti. Mi chiede del programma,il programma della mia lista non lo conosco e non lo leggerò nel dettaglio come invece ha fatto lei per cercarne le contraddizioni nelle parole, le credo sulla parola, c'è l'errore e non indago perchè se dovessi fermarmi su questi dettagli finisco di fare l'ornitologo e non il mio lavoro, se ne crogioli al sole come una lucertola che ha appena perso la coda, ma non la vita, però conosco le persone della mia lista che sono tutte di specchiato trascorso, volenterose e desiderose di agire per il meglio. Sono abituato a considerare il programma politico una foglia di fico per gli allocchi di tutti i paesi e mondi paralleli, invece mi preoccupo di affrontare i problemi che si presentano e cerco di risolverli.
Buonasera sig.ra bini, mi dispiace,ma non condivido la sua ricostruzione. Trovo più corretto limitare la ns analisi ai documenti. Bastano 30 sec,entrare nel sito regione lombardia lago idro, colonna dx punto 4. La regione non ha dovuto chiudere la porta, perché si è chiuso fuori Nabaffa.l'adp è negativo?e allora perché utilizzarlo quale base per il ricorso e non cercarne di ottenere l'annullamento?In 5 anni cosa ha ottenuto Nabaffa?Non si possono commettere errori così gravi e dare sempre la colpa a chi ti ha preceduto. Leggendo i documenti Nabaffa di errori ne ha commessi anche altri. Non è mai riuscito ad arrivare ad un giudizio di merito e non gli è rimasto che alzarsi mestamente dal tavolo e andarsene. (Purtroppo e accaduto veramente)Diversamente da lei io penso che Nabaffa e Salvaterra siano due persone oneste che si sono trovate in una condizione di inevitabile debolezza, idro contro Lombardia, ma solo la seconda è
È riuscita ad ottenere, forse poco, ma qualcosa per idro.
concordo sulla disparita di forze, che concorre a spiegare gli errori di molti. Quanto alle scelte risolutive, mi piace agganciare la sua chiusura a quel che intendevo significare con il mio titolo: la figura della cicala = c e chi sceglie di avere oggi qualcosa, magari anche poco, senza preoccuparsi di quel che il futuro riservera a se e agli altri per aver accettato quel poco, e la figura della formica = c e chi sceglie di lavorare con fatica oggi per mettere da parte qualcosa per un futuro sostenibile per se e per chi verra, cicale comprese. Si puo scegliere. Essendo io a conoscenza piuttosto dettagliata della questione fin da quando ho iniziato ad occuparmene in prima persona con le "Donne del Lago" su sollecitazione dell allora Sindaco, e poiche - tenendomi informata - mi sono resa ben conto che e oggi in gioco il futuro di un vasto territorio, mi sento in dovere di sollecitare i lettori valsabbini a farsi un opinione propria il piu possibile documentata. Qualunque essa sara.
Alessandro Vaglia: Al paese di Idro. Che si renda conto la gente che alza bandiere in nome dell'ambiente, il male che ha fatto questa amministrazione proprio all'ambiente, affossando la giusta e sacrosanta entrata al paese, perché dava fastidio l'ubicazione del tracciato. Erano in essere finanziamenti per 6 milioni di euro, ad un passo dall'essere realizzata... A breve anche questa storia più nel dettaglio... Sapete quanto costa all'ambiente un traffico congestionato ?
Certo non mi sorprende la stupidità insita in alcune logiche ambientaliste, ad esempio non mi sorprende che Elena Bini mostri coraggio ed abnegazione per un sindaco che gli appare coerente con le folli e perse battaglie contro i mulini a vento, ma poi non si renda conto di quanto queste danneggino l'ambiente deturpandolo ed inquinandolo con code infinite, solo ed esclusivamente per preconcetti ideologici. Ovvio che la Regione, se può, blocca ogni iniziativa per sviluppare il turismo e la viabilità del nostro paese, cosa si pretende da chi mostra ottusità di veduta ? Se al posto di questa amministrazione fosse salita Salvaterra nel 2008, oggi Idro avrebbe la sua entrata e non solo quella... Ma non preoccupatevi che Nabaffa o Salvaterra, l'entrata a Idro, poi per ottusità, prima per capacità, si farà.
E si faranno le Opere di messa in sicurezza del territorio con le giuste compensazioni, più danarose, se il nostro comportamento non lederà a tal punto le istituzioni e gli accordi con esse, insomma se si capirà che in Democrazia le amministrazioni sono istituzioni aventi delle responsabilità collettive.
So che quanto ho scritto qui sopra nelle ultime righe stride con il senso di frammentazione e disgregazione a cui il mondo, per ciò che significano le cose, si sta disponendo, ma la politica ha anche il compito di prendersi le sue responsabilità che non sono sempre e per forza coerenti con il mondo che ci circonda. In definitiva non credo di aver detto una cosa "potente", ma ho detto una cosa "giusta" per Idro. Penso che Salvaterra nel 2008 abbia fatto la cosa "giusta" per il suo paese con l'ADP e penso che in cuor loro, chi ragiona e per me Nabaffa ragiona, i pensanti sappiano che é così, ma purtroppo o per fortuna oggi la potenza non è la giustizia, se per potenza intendiamo proprio quel mondo che si frantuma in nome di ogni libertà, in nome, in Idro, della libertà democratica di farsi diretta e non rappresentativa.
Certo, oggi chi combatte a fianco di Nabaffa, combatte una battaglia in nome della "potenza"... Chi crede oggi di difendere i valori e la tradizione, la "giustizia o giustezza", non sa che è nel campo sbagliato... :-)
Paragonare Salvaterra alla cicala e Nabaffa alla formica e' prendere a calci il buon senso. La storia dei due e' emblematica: la prima e' indipendente e senza conflitti di interesse, mentre per il secondo non si puo' dire lo stesso (l'attentato all'ambiente con la variante al PGT e' li' impietoso a testimoniarlo). Cicala-Salvaterra, oltre alla grande opera d'arte dell'ADP e dei livelli stabilizzati ha anche donato a Idro la nuova scuola elementare, il nuovo asilo, il servizio battello (all'inizio Nabaffa lo sbeffeggio' e ora ne va tronfio come un tacchino a Natale) e tre nuovi pontili, il PUA e aveva gia' definito l'ingresso al paese. Dall'altro lato formica-Nabaffa, a parte gettare nel cesso l'ingresso al paese, devastare la zona artigianale, inimicarsi mezzo mondo, cambiare il PGT a favore dei soliti noti e mettere quattro pezze di asfalto cosa ha fatto?
Per prima cosa mi scuso per il fatto di intervenire così in ritardo in un dibattito molto interessante seppur con toni accesi, ma preferisco perdere qualche ora e leggere venti pagine, commenti compresi, che esprimere giudizi affrettati e senza senso. Non ho nulla da eccepire con quanto esposto da Aldo Vaglia e Leretico i quali hanno una dote non comune ovvero quella di farsi capire. Poi, naturalmente, ognuno di noi potrà essere d'accordo o dissentire ma sempre su proposizioni esposte in maniera chiara e intellegibile e che comunque non lasciano spazio ad equivoci o fraintendimenti. Lo stesso potrei dire dell'amico di web, Dru, quando non ricorre a corsi o ricorsi di filosofeggiante memoria per approfondire le seue tesi ma che. ahimè, spesso e volentieri mi fanno perdere il filo del discorso. Ma lo so che il buon Alessandro è una brava persona e non mi biasima per le osservazioni che amichevolmente gli sottopongo. Ad un certo punto Leretico afferma che "Con
i soldi delle compensazioni si poteva costruire l'ingresso al paese". Affermazione legittima se si considera che a tutt'oggi l'ingresso è di là a divenire, anche se il vocabolo "compensazioni" è stato in passato oggetto di discussioni a non finire. Meglio parlare di opere di valorizzazione del lago e del territorio circostante. La Prof. Bini, che, ripeto fino allo sfinimento, apprezzo molto se non altro per la preparazione e la documentazione che adduce a comprova delle sue affermazioni di carattere tecnico, la prof. Bini, dicevo, cogliendo la palla al balzo replica dicendo che "nell'elenco delle opere compensative (e dagli!)decise già nel 2008, l' ingresso al paese non è contemplato". Sfido, il progetto articolato in tre lotti era già stato presentato in Provincia in attesa del finanziamento poi concesso a cavallo degli anni 2008/2009. Che senso aveva presentare un progetto già in fase di finanziamento seppur da Ente diverso dalla
Regione? Non si è chiesta, sig. Bini, che fine abbia fatto questo contributo invece di disquisire sul fatto che il relativo progetto non fosse contemplato tra le opere di valorizzazione del lago? Una mancanza voluta. Poi.mi perdoni, non è ammissibile e denota faziosità il contrapporre le due compagini elettorali in, una, che vuol vendere il lago e l'altra che vuol garantirne il futuro. Ma che razza di ragionamento facciamo? Questo è creare divisioni sociali che si ripercuoteranno per decenni sulla comunità del lago, altro che aggregazioni. A Dru, vorrei ricordare che se è vero che l'Adp non parla di escursioni di 3,25 mt, lo stesso fa esplicito riferimento al Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'Alto Chiese approvato dalla Regione Lombardia con deliberazione della Giunta Regionale n. 7/9297 del 07 luglio 2002. Tale Regolamento si basa su un escursione massima dei livelli pari a mt 3,25 a partire dalla
quota di massima regolazione, che a tutt'oggi, è oggetto di limitazioni imposte dall'Ufficio Dighe Ministeriale stante la precarietà statica delle condizioni dell'attuale galleria di svaso e dall'esistenza della paleofrana. Solo nelle more dell'esecuzione delle opere sono garantite le quote massima di 368,50 e minima 367,20. Ricordo infine che l'accordo di programma termina con una frase sibillina "Il presente accordo terminerà al completamento delle opere ivi previste" anche se è auspicabile la promozione di un nuovo accordo che sancisca le regole.
Quando parlo di potenza intendo riferirmi alla logica del più forte che a Idro ha mostrato i denti nelle ultime amministrative, attraverso l'azione dei comitati e dei diversi enti non tradizionalmente inseriti nella logica partitica, azione che ha inciso sulla decisione elettorale, portando il Nabaffa al trionfo. Questo aspetto non é da sottovalutare perché non investe solo Idro, non é Idro un'eccezione, questa é la malattia della democrazia rappresentativa che non ha più l'autorità decisa dagli strumenti che tradizionalmente i partiti gli consentivano, un potere persuasivo nella scelta. Questa la frantumazione che indicavo e quando Nabaffa fosse scelto per questo è a questa frantumazione che destino la potenza, e non al politico Nabaffa, se rimanesse prigioniero di questa logica.
..sta nel discorso di Salvaterra fatto e deciso nella logica tradizionale (di tradizione politica) della democrazia rappresentativa, per ciò che scelse di fare con l'azione portata nei confronti dell'ADP2008. Scelse dentro e non fuori dalla sua autorità per muovere verso quell'accordo. La giustizia è tradizionalmente "come devono stare le cose", l'autorità sulla verità, e cioè uno dei valori al tramonto, disintegrato in nome della potenza sopra esposta. Per questo indicavo come contraddittori coloro che, correndo nel campo Nabaffa, si sentissero minacciati da quella potenza, la frantumazione dei valori appunto è data da loro stessi.
Figuriamoci se dentro un accordo non possiamo trovare ambiguità, l'ambiguità è in tutte le cose che non si vogliono ferme. Basti pensare che il livello seriale oscilla dai 1,5 metri ai 2 metri negli ultimi 30 anni per capire che stiamo parlando di ciò che vogliamo dire e non di ciò che è. Per quanto riguarda l'ADP2008, non è esatto quanto dice, nell'ADP il livello minimo, che rispetto al preliminare viene innalzato di 2 metri, é difeso eccome, legga l'articolo 6 che, prima di citare il fatto che il lago è naturale, lo trova.
Certo che nell'Accordo di Programma i livelli sono difesi, ma solo nelle more per l'esecuzione delle opere, dopo di chè, ossia ad opere ultimate e collaudate, l'accordo cessa ogni efficacia e i buoni propositi saranno carta straccia. Certamente si dovrà tener conto di quanto concordato precedentemente quando si tratterà di sottoscrivere altri protocolli di intesa. Non c'è dubbio. Per le sue considerazioni sui poteri forti sono con lei. Purtroppo quando comitati, associazioni o gruppi di semplici cittadini riescono ad inculcare nei cervelli dei cittadini, con documentazione alla mano o con atteggiamenti menzonieri, che una persona si è macchiata di crimini funesti quali la morte del lago minacciando la posa di una stele con nome, cognome e fotografia, questa persona, in una competizione elettorale risulterà perdente senza appello. Nell'articolo della Prof. Bini è rimarcata
Noi tutti ci lamentiamo dei Berluscones che possono sulla Giustizia e poi facciamo i Berluscones... Questa contraddizione va analizzata per quello che é. Non é violazione delle regole pretendere di sostituirsi ad esse ? Certo oggi qualche perbenista dell'ultima ora, leggendo le mie, si rivolterà dicendo che sono due cose differenti l'accaduto a Idro e la politica nazionale. Sta al sottoscritto dirvi che sono rami della stessa pianta. Non pianga chi é causa del proprio dolor... Dunque noto che lei é acuto...
questa assurda contrapposizione del bene e del male, della formica e della cicala, del venditore del lago e del difensore del lago. Purtroppo l'attacco alla persona è palese nell'articolo che andiamo commentando, al pari delle volgari reprimende contro le voci fuori dal coro nelle assemblee pubbliche (Richard docet). Ecco perchè in un altro post avevo ritenuto azzardata la candidatura della Prof. Salvaterra, pur riconoscendone la rettitudine ed i pregi morali ribaditi da Dolcestilnovo. Se non sbaglio cinque anni fa la vittoria di Nabaffa fu schiacciante. La somma delle quote elettorali delle due liste minoritarie era distante ancora di quasi un centinaio di voti. Gap difficilmente colmabile se i protagonisti sono gli stessi. Mi auguro di sbagliarmi ma assisteremo ahimè alle solite dimissioni e surrogazioni dei consiglieri di minoranza. Questo mi dispiace perchè la compagine in cui lei fa parte sig. Dru, è composta da gente seria e con buoni
propositi. Lei per primo.
Che si sostituiscono ad Ingegneri, Fisici, Geologi e compagnia bella! questo senso della libertà é ciò che distinguerà nella potenza chi davvero riuscirà da chi non ce la farà, in quanto alla potenza importa la "vera capacità" e non quella propagandata retoricamente attraverso slogan ad effetto che porteranno, chi non sa distinguere, ( distinguere la vera potenza) nel baratro. Oggi la potenza, che a Idro si é espressa, é quella dell'antica retorica, la pomposa e affabile rudimentale parola. Attenzione però, che la vera potenza non si esprime più nella sola parola, perché che conta poi sono i fatti (la tecnica), di cui la retorica é solo uno strumento.
Ha colto nel segno, e per me anche nel cuore, stimavo Richard, mai avendolo visto, ma per il pensiero lucido e brillante. Sono onorato di averne avuto la compagnia epistolare e di averne condiviso il pensiero, con anche a volte sincere e opportune dialettiche di contrapposizione. Persona distaccata da ogni interesse, se non quello generale, non era comune, proprio perché esprimeva sicurezza, ma soprattuto logica discorsiva. Sa cosa le dico ? Che la sua analisi non fa una piega e io non ho dubbi in proposito, dove sono certo che anche Nabaffa, se dovesse vincere grazie a queste spinte demagogiche, non potrà far altro che piegarsi alla tecnica (i fatti).
Sacrosante parole sig. Dru. "La potenza espressa con pomposa e rudimentale parola". Dove mai le va a trovare frasi cosi' calzanti a pennello? Sulla demagogia incalzante non ci sono dubbi. Parte della popolazione pero' ricorda il famoso dietrofront del 2008 allorquando, da contrari alle opere i sindaci divennero fautori delle stesse. E' vero che ci sono stati articoli che giustificavano il nuovo atteggiamento ma lo scoramento della gente ha ripercussioni ancora oggi a distanza di anni.
Apprezzo anch'io le sue parole, indice di una visione complessiva e non parziale. Quella dei livelli comunque e' aria fritta a mia opinione. Bisogna rendersi conto che l'AdP 2008, checche' ne dicano i biniani, e' un documento rivoluzionario per l'epoca perch per primo considera le ragioni di tutti i soggetti che con il Lago d'Idro ci campano. I livelli piu' vicini alle aspettative degli Idresi si raggiungono con la regola, che sarebbe puntualmente arrivata se qualcuno non si fosse stolidamente impuntato mandando tutto a pallino. Ma del resto cosa pretende da chi guarda al mondo con il paraocchi? E comunque, ripeto per l'ennesima volta, di fronte al problema sicurezza i livelli per me possono anche salire e scendere di 30 metri non di 3. Che non sarebbe poi un male per il lago cosi' si ossigenerebbe un po'...
apprezzo le sue considerazioni di apertura a 360 gradi.Pur non sapendo come la pensano i dirigenti o responsabili della Provincia Autonoma di Trento e' inconfutabile che, se ragionassero come i comitati di Idro, di acqua nel lago ne vedremmo poca a beneficio di scopi diversi da quelli turistici. La storia delle escursioni a 1,30 che sarebbero 1,80 e poi 3,25 ma che non si potranno mai raggiungere per i problemi di Ponte Caffaro e del biotopo di Baitoni, per con la savanella si potrebbero raggiungere.... mi creda e' estenuante. Si cominci ad arrivare ad un invaso sui mt 369 - 369,50 e poi anche se ci sar un'escursione verso il basso di due metri o due metri e trenta non nuoce a nessuno. Solo a chi usa questi stratagemmi come pretesto salvo poi manifestare contro le opere di sicurezza a prescindere.
"1) non ho mai letto nulla riguardo alla voce che il progetto delle nuove opere abbia a che vedere con il progetto per il nuovo ingresso al paese di Idro." Ma io ho documenti che mostrano inconfutabilmente che Idro con Nabaffa recepì la Savanella in progetto già nel 2011, in Giugno, e che lei Bini venne informata di questo documento, che documenta quanto Idro recepì (accettò) della Savanella nelle opere nuove per l'entrata in Idro in estate del 2013. A breve i documenti. Non capisco perché lei e Nabaffa urliate a gran voce "guerra contro la Savanella" avendola già precedentemente recepita, il Nabaffa promuovendo l'opera in comunione con la Provincia nel 2011 dove l'opera in progetto mostra un ponte fatto da infrastrutture Lombarde, di Regione, e con sotto specificato in disegno la Savanella... Non capisco é retorico.
Pubblicherò le foto poi. Il disegno riporta questa nota: nel caso in cui Infrastrutture Lombarde (mpresa Regione)abbia già realizzato l'intervento il canale di sfogo ( in cartina la Savanella allora citata a 363,5) coincide con quello già realizzato da Infr. Lombarde. Il cartiglio è di Provincia di Brescia.
Idro era implicitamente d'accordo di sopportare la Savanella, in quanto la recepì nel progetto della Provincia commissionato a Infrastrutture Lombarde per la nuova entrata, ancora in Giugno del 2011, e lei, pur sapendo di questo fatto, ancora in Agosto del 2013, dice che Nabaffa è l'unico a essere coerente scrivendo così: Ad ora è solo l’Amministrazione Nabaffa del Comune di Idro ad aver dimostrato coi fatti di aver compreso la gravità del problema. Mi faccia capire dove Nabaffa ha compreso, Nabaffa non ha compreso che la Savanella in luogo a procedere con la nuova entrata in progetto, nuova entrata che è tutto dire, perché nasce sulle ceneri di quella precedentemente sviluppata e finanziata con la precedente amministrazione Salvaterra, ma allo stesso tempo cavalca la Guerra contro la Savanella, una vera contraddizione. Quindi in actu signato nega la Savanella ma in actu exercito la afferma.
Turismo e viabilità, nuovi fondi dalla Regione Ulteriori fondi per la Valle Sabbia e un’opera di coordinamento da parte di Regione Lombardia per i progetti di valorizzazione in chiave turistica, per la viabilità e per opere di regolazione del lago d'Idro
Nuove opere? «Si comincerà entro i primi mesi del 2019» Questa la previsione di Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio, da noi incontrato in occasione di una sua visita in Valle Sabbia
«I lavori non cominceranno tanto presto» Così il sindaco Nabaffa a Idro, in occasione del convegno organizzato dagli Amici della Terra per fare il punto sulla battaglia per il lago
La VIA è ok Non c' pi nessun ostacolo alla realizzazione delle opere di regolazione del lago d'Idro. La Valutazione di Impatto Ambientale ha ottenuto l'ok anche da parte degli ultimi due Ministeri
La realtà fumettistica: «Ma io gli ho detto no...» Ho partecipato ad un comitato su Lago e Ambiente a Idro e ho realizzato che quelli che vi partecipano sono gli stessi che guidano le coscienze ad una rivolta contro l'usurpatore, la Regione
Gli allievi di una classe Quarta di Meccanica dell'Itis Perlasca di Vobarno hanno trascorso una mattinata alla scoperta di un'azienda tutta valsabbina specializzata in arredamento outdoor sostenibile
La due ruote è finita contro il guard-rail, ad avere la peggio la ragazza che era in sella come passeggera
(1)Anche per le strade della Valle non mancano i furbacchioni che tentano di spillare qualche soldo, particolare attenzione degli agenti locali sul territorio
Due feriti all'ospedale in codice rosso. È il bilancio di un incidente stradale avvenuto lungo la 237 del Caffaro, a Lavenone. La strada è rimasta chiusa per quasi due ore
La situazione frane in Valle Sabbia potrebbe tornare ad essere preoccupante, in vista di un paventato peggioramento delle condizioni meteo. Riaperta la strada per il Gaver
Poca pioggia nelle scorse ore, condizione che ha permesso sul fronte frane un po' di respiro, ma non dappertutto. Timori per il ritorno del maltempo nel fine settimana
Secondo la Provincia non ci sono problemi strutturali lungo la curva della Pozza, a Lavenone. Intanto però è stata "fresata" e presto arriverà il nuovo asfalto. Restano al momento i limiti imposti dall'ordinanza
L’incidente nella notte fra Lavenone e Idro, fra un camion ed un’autovettura. Lunghe code in entrambi i sensi di marcia in attesa che i mezzi venissero rimossi. Due i feriti nello scontro
Fra le 93 aziende bresciane presenti alla fiera ci saranno anche 5 imprese valsabbine del comparto manifatturiero
Ancora un ribaltamento lungo la 237 del Caffaro in territorio comunale di Lavenone, percorrendo la “solita” curva. A finire in ospedale in codice giallo, questa volta, una donna di 72 anni residente a Lumezzane
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ID44069 - 26/04/2014 09:05:26 - (griso) - Un capolavoro!
Grazie sig.ra Bini per le preziose informazioni che ci trasmette in modo chiaro e oggettivo! Speriamo possano tornare utili!