12 Maggio 2013, 08.05
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Eridio

Lago d'Idro: «Falso ideologico»

di Mila Rovatti da Bresciaoggi

E' l'accusa che i Comitati del lago intendono formalizzare nei confronti della Regione Lombardia. «Le piogge di questi giorni dimostrano che non c'è pericolo di esondazione».


Questa primavera grigia sta offrendo perturbazioni e pioggia abbondante da settimane, e nonostante l´afflusso imponente di «materia prima» le acque dell´Eridio non hanno neppure raggiunto il livello di guardia.
Una constatazione semplicissima che, girata in chiave politica, dà forza alle tesi dei comitati e delle associazioni che lavorano da anni alla difesa del lago, e che continuano a sostenere l´inutilità delle nuove opere milionarie volute dalla Regione, e «destinate solo a trasformarlo in una diga pronta a essere sfruttata per il tornaconto dei privati» .
 
Pur in un periodo segnato da precipitazioni da record, dicevamo, il bacino lacustre dell´alta Valsabbia ha raggiunto, nei momenti di massima piena, solo quota 368,20 metri sul livello del mare: mancavano insomma ancora trenta centimetri al raggiungimento della quota massima.
E dati alla mano, il portavoce del gruppo locale degli Amici della Terra, Gianluca Bordiga, sostiene che «queste piogge eccezionali stanno dando ragione in modo inequivocabile ai comitati, mentre qualcuno progetta opere milionarie per la presunta messa in sicurezza, il lago ha sopportato benissomo e smaltito l´ondata di piena. Abbiamo ragione: terza galleria e nuove paratoie con annessa savanella per facilitare ulteriormente lo svaso sono inutili, e lo dimostrano i fatti, non le supposizioni».
 
Ma contro ogni tesi sostenuta da chi si batte per la salvaguardia del bacino, la Regione, con la recente approvazione del ministero dell´Ambiente, continua a sostenere la necessità di mettere in sicurezza questo specchio d´acqua con una nuova traversa e una nuova galleria, investendo nell´operazione circa 50 milioni di euro.
 
La replica?
«La nostra azione popolare rigenerata con l´azione del presidio che si è tenuto nei mesi scorsi alla Pieve di Idro - continua Bordiga - e che coinvolge tutte e tre le associazioni attive in difesa del lago, è determinata a portare avanti l´istanza in ogni ufficio competente, e a questo si affiancherà una nuova azione legale contro la Regione: l´ipotesi di reato che verrà avanzata è quella di falso ideologico».
 
La prima audizione, i rappresentanti degli Amici della Terra, del Coordinamento delle pro loco e del Comitato difea lago d´Idro e fiume Chiese l´hanno chiesta al presidente della commissione Ambiente della Regione; poi toccherà agli organismi analoghi di Camera e Senato.
 
«Andremo a denunciare questa situazione - conclude Bordiga - e a chiedere che si onori la richiesta fatta alla Regione dal capo della Protezione civile, che chiedeva con una lettera indirizzata a tutti gli enti coinvolti di fornire elementi di chiarimento rispetto alle motivazioni che hanno portato all´adozione delle specifiche soluzioni progettuali prospettate. Una risposta che deve assolutamente arrivare e che deve essere resa pubblica».
 
Mila Rovatti da Bresciaoggi

 


Commenti:
ID31866 - 12/05/2013 22:40:05 - (ric) - paleofrana

Ma se la Paleofrana scivolasse nel fiume come si potrebbero salvare Idro,Anfo e Bagolino?Andrebbero Bordiga,Armani e i consiglieri grillini che si sono presi a cuore il problema del Lago d'Idro con i vari salvatori del Lago con i secchi a bypassare la frana?E poi una piccola curiosit,ma tutte queste denunce e battaglie legali non costano niente ai comitati? Chi le paga queste spese?Quante cause sono state vinte dai comitati e quante perse?

ID31877 - 13/05/2013 08:36:15 - (Baldo degli ubaldi) - PONTE

Ma non è forse più importante fare un secondo ponte ed un ingresso decente per il paese di Idro a ste stronzate pseudo ecologiste portate avanti da 4 marionette?

ID31900 - 13/05/2013 15:35:55 - (Elena Bini) - Se la paleofrana

"scivolasse nel fiume", Bagolino neppure se ne accorgerebbe... Immagino il sig. ric volesse intendere Ponte Caffaro, che insieme a Baitoni, Idro e Anfo dovrebbe fare i conti con la razionale "prevenzione" regionale. Caso a): allo stato attuale, senza le due nuove opere, bisognerebbe ovviamente pensare a mettere in sicurezza la paleofrana, anche a vantaggio della strada, ed il problema sarebbe largamente risolto, anche per il traffico (chissa che cosa si aspetta...). Caso b): con la terza galleria in caso di frana si salverebbero (forse, dipende dall entità della piena, della frana e dal livello del lago) i paesi sul lago, ma per contro i sublacuali riceverebbero certamente fino a 300 metri cubi al secondo di acqua in furioso transito. Il problema "sicurezza" NON sarebbe risolto... ma SPOSTATO a valle del lago, ed avremmo poi 60 milioni di euro statali in meno per risarcire i danni ai sublacuali. Quale soluzione e piu razionale?

ID31918 - 14/05/2013 09:54:26 - (kyselak) -

siamo al solito estenuante ping pong. Non se ne puo' piu' di livelli, escursioni, frane (tali o presunte), sicurezza, fattibilita' delle opere in termine di costi, lacuali, sublacuali e lacustri. Rispondete una buona volta al sig. Ubaldo degli ubaldi. Capisco le ragioni degli operatori turistici, campeggiatori e ristoratori, ma non ci sono solo i turisti stranieri con capienti carte di credito! C'e' chi deve spostarsi in macchina magari per lavoro, chi ama fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, chi vorrebbe fare un tuffo in acque salubri, chi vorrebbe visitare la Rocca, chi predilige interventi di carattere culturale. Mi sembra ora di finirla con divisioni, polemiche, disprezzi, querele, denunce e ammiccamenti a questo a quel partito politico. Manca ancora all'appello Silvio o si chiamera' fuori?

ID31947 - 15/05/2013 14:44:35 - (Elena Bini) - Si sfonda

una porta aperta, con i discorsi dei sig. kyselak e Baldo degli ubaldi.... chi non vorrebbe "finalmente" un lago pulito, una decente viabilita, una Rocca aperta e presentabile, percorsi culturali e strutture accoglienti non solo per turisti ma ancor prima per i residenti? Ovvio che tutti ci attendiamo che le istituzioni lavorino per ottenere tutto cio!! Ma ci si chiede CHI mai ha vincolato TUTTE queste necessita alla supina accettazione di 3,25 metri di escursione del lago a vantaggio di svariati privati, mascherando il tutto dietro una presunta sicurezza che si e ben lontani dal garantire? Non certo i comitati... i quali hanno da subito denunciato a gran voce lo scambio tra un danno pubblico e un vantaggio privato. A che scopo vincolare interventi di valorizzazione del territorio alla firma per opere che danneggiano il territorio stesso? Chi di competenza puo valorizzare la Rocca anche subito... che aspetta? I soldi ci sono... se si vende il lago! Quindi ci sono!

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