In merito alla "Nuova diga del lago d'Idro" e alla sicurezza idrogeologica dei valsabbini, prendendo spunto da un articolo da noi pubblicato, Elena Bini ci scrive. Pubblichiamo volentieri
nel difendere il lago ci siamo purtroppo imbattuti in qualcosa di grave che non ci sentiamo di tacere. Anch io mi reputo come lei ignorante in fatto di opere (sono una biologa e lavoro come insegnante), cosi prima di esprimere pareri mi documento a fondo e quando ho spazio per farlo cito le fonti: alla sua prima osservazione cosi ha testualmente risposto (c e il video) l 8 novembre 2012 l ing. Carretta per Infrastrutture Lombarde, alla Commissione di VIA del Ministero dell Ambiente a Roma: "Se io devo parlare di sicurezza, dico, concordo che la savanella non e un opera di messa in sicurezza: e fatta per rispettare 3,25 m. Punto. Chiaro. Se i 3,25 m non sono 3,25m, sono 2e70, 2e45, 1e50, la savanella non serve. Ok? Pero c e un regolamento. Finche nessuno ci dice il regolamento non vale piu, noi dobbiamo tenerlo in considerazione." Quanto al denaro promesso in cambio della firma al progetto, credo di aver gia ampiamente risposto nella mia lettera:
e immorale che la sicurezza di persone sia seconda al profitto di qualcuno. Quanto infine alla scelta che lei propone agli operatori turistici tra un lago ancora esposto a 3,25 m di escursione in verticale pur se abbellito con opere di "valorizzazione" ed il lago rinato che abbiamo dal 2007 grazie al DMV e all escursione contenuta, non sta a me rispondere, ma ne conosco molti e credo che anche per lei non sia difficile capire cosa sceglierebbero: il bene primario del turismo sul lago d Idro e "il lago". Ma forse lei non ricorda il lago e le sue rive prima del 2007.
prima del 2007 c'erano le rive,adesso c'e' una ricca vegetazione in ammollo e me lo lasci dire molta sporcizia galleggiante,le poche spiagge praticabili sono situate in loc 'Vesta',le restanti sono l'habitat naturale per animali da palude (mancano castori e coccodrilli!!!!!!!).Recuperando prima le spiagge (pulizia)e poi innalzando il livello del lago unito a opere di pubblica utilita' (2.6 milioni di euro spesi bene) si potrebbe rilanciare il lago!!cmq la mia e' un idea da non residente quindi non me ne viene in tasca nulla,scegliere il lago d'idro o il lago di garda per me e' indifferente e alle condizioni attuali sceglierei il garda, tanti auguri per la vs battaglia!! saluti!
da biologa penso che sapra' che un litro di sostanza inquinante sommata a nove litri di sostanza di diluizione (tot 10l,t) danno una percentuale del 10%,raddoppiando il liquido di diluizione si ha una percentuale del 5%circa....... il problema di fondo,secondo lei,e' la quantita' di liquido di diluizione o la percentuale di inquinante?la soluzione del problema secondo lei e' l'inquinamento, il livello del lago,le trote delle pescicolture, le opere o la sicurezza dei comuni a valle della foce? secondo me riducendo l'inquinamento dei reflui (umani non animali) con adeguati depuratori si prendono 'due piccioni con una fava' (si potevano sfruttare i 2.6 milioni di euro) oppure continuiamo a raccontarci le favole e il problema resta senza capo ne coda e ognuno resta con la propria idea che non porta a nessuna soluzione! Saluti di nuovo!!
questioni. Qualita acque: il collettore che e stato costruito in questi anni sulle rive sud del lago non riguarda l AdP2008. Purtroppo non raggiunge Ponte Caffaro e non raccoglie neppure i reflui di Bagolino che entrano nel torrente Caffaro e quindi direttamente a lago e qui le do ragione: i 3 milioni di euro gia appaltati da Bagolino potevano prevedere qualcosa a riguardo. Spiagge, rive e turismo: con 3,25 m si avra il lago a 370 m a giugno (zero spiagge) e poi a scendere nei 3 mesi successivi lasciando melma e vegetazione in decomposizione per decine di metri. E sicuro che solo allora verra a trovarci? Certo, oggi non tutto e risolto sul lago, ci mancherebbe, problemi da risolvere ce ne sono molti. Ma una cosa e certa: per i residenti, i turisti e i sublacuali queste opere non solo non li risolvono, ma ne creano molti altri. Queste opere di problemi ne risolvono uno solo, che non e affatto a favore dei locali: prelevare acqua per l utilizzo irriguo ed idroelettrico. Ricambio i
saluti
1. Lago al colmo nel periodo primaverile... Con una settimana di giorni di pioggia ed un evento eccezionale van sott'acqua metà dei paesi lacuali (sacrificati per non rischiare il sublacuale).. Chi paga i danni in quel caso? 2. Le zanzare. Pregate perche non arrivi la zanzara tigre.. Qualcuno ha considerato il caso che si crei habitat favorevole all'introdizione di questa specie? Vi posso garantire che 2,6 milioni li paghereste di tasca vostra per non averci niente a che fare a casa vostra. Ringrazio ancora Elena Bini che mantiene vivo il dibattito sulla questione.
la ringrazio per l attenzione e raccolgo i suoi spunti. Mi permetto di precisare che nel caso da lei descritto, con il lago a 370 (massima regolazione) esposto a piogge intense, si avrebbe si l allagamento dei lacustri, ma anche danni al sublacuale, poiche il lago scolmerebbe da sopra la traversa, e da Lavenone in giu alle piogge dovrebbero aggiungere anche il lago. E proprio il problema esposto nella prescrizione che ho citato al punto 4): il progetto non prevede franco. E assurdo, SE la finalita e la sicurezza... non trova? Il Ministero precisa che o si cambia la regola e si abbassa il livello di massima regolazione per es. a 369 m, o si alzano la traversa e il gia previsto muro di contenimento del lago in zona Pieve in modo che il lago possa arrivare per es. a 371 m. Cosa prevedera il progetto? Attendiamo a giorni di saperlo. Quanto alla zanzara, ogni lago regolato, con qualsiasi regolazione, crea rive con ristagni d acqua e quindi un habitat adatto a questo insetto.
Quale futuro per il lago d'Idro? Dopo aver "spezzettato" il suo pensiero sullo spazio dedicato ai commenti agli articoli, la lettrice qui lo espone con maggior completezza. Pubblichiamo volentieri.
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Le cicale e le formiche Lettera lunga ed articolata, quella pervenuta ieri sera in redazione a firma della signora Elena Bini. Riguarda il lago d'Idro e le sue questioni. Per chi se ne interessa la lettura è doverosa. Pubblichiamo volentieri
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ID38604 - 04/12/2013 07:45:23 - (punto) - ..........non capisco........
Scusate,ma la vostra idea iniziale era di salvare il minimo vitale a una certa quota.....adesso se realizzano le opere temete che il livello si abbassi e che in caso di inondazioni i comuni a valle non siano in sicurezza.........?????? se il minimo vitale e' alto esonda prima, se e' basso esonda dopo.....(mia Teoria da ignorante...).Non pensa che con 2.6 milioni di euro un comune possa realizzare qualcosa di positivo per il proprio territorio magari creando lavoro a imprese locali? non sarebbe il primo passo per cercare di creare una localita' turistica come si deve? o le vs attivit locali navigano in una cosi' florea economia......????