03 Novembre 2018, 16.05
L'opinione

Il gioco delle tre campanelle

di Ernesto Cadenelli

Anni fa, sarà capitato anche a molti di voi di fermarsi a un autogrill e vedere un capannello di persone attorno a un banchettino, dove un burattinaio invitava a puntare soldi con vincite sicure per chi indovinava sotto quale campanella fosse nascosta la pallina


...C'erano sempre due imbonitori che puntavano e vincevano, a volte facendo finta di litigare.
Era il modo per incantare i presenti e invitarli a farsi spennare. Sì, perché i tre soci erano d'accordo. Ovviamente erano furbi e ogni tanto lasciavano vincere anche lo sprovveduto di turno.

Questo ricordo
, mi pare d'attualità rispetto alle politiche che il Governo sta conducendo.
Infatti, sopratutto sul versante della manovra economica, mentre il premier si sforza (mah!) di mostrare un volto dialogante con le istituzioni europee, i due soci vicepremier, sparano uniti bordate a Bruxelles e litigano poi sulle cose concrete da fare.

Anzi forse fanno finta visto che ogni ostacolo viene superato in nome del potere acquisito.
Lo spettacolo degli ultimi giorni è deprimente. Mentre gli interessi passivi sul debito, che pagheremo noi cittadini, aumentano (lo spread), i tre continuano a mantenere a parole la linea dura (andremo avanti!). Questo a parole, poiché nei fatti questa manovra non ancora definita è già cambiata almeno sei o sette volte negli obiettivi indicati.

L'ultima versione, ma non ancora ultimissima, è che i due capisaldi e cioè reddito di cittadinanza e abolizione della legge Fornero, verranno tolti e messi a latere in un decreto apposito che si discuterà prima di Natale.
Sulle altre misure è ancora caos. Litigano sul decreto sicurezza, sulla norma anti corruzione, sui condoni, sulle infrastrutture da realizzare o fermare.

Da dove deriva tutta questa pantomina?
Deriva dal contratto che i tre hanno siglato con lo scopo di far felici gli italiani.

Il problema che sta emergendo è che il contratto teoricamente contiene le soluzioni per tutti i problemi, salvo scoprire giorno per giorno, che  di fronte a qualsiasi clausola che impatti con la realtà, il contratto implode.
La ragione consiste nel fatto che è un contratto di promesse irrealizzabili, sommatoria  dei “desiderata” sia della Lega che dei 5 Stelle.  
E allora è necessario cercare di volta in volta il nemico di turno, per sopire le possibili incazzature del popolo.

Dietro la fermezza di facciata c'è il giochino dei furbetti: Reddito di cittadinanza e pensioni si rinviano un po' in là nel tempo così da apparire al tempo stesso duri agli occhi del popolo, e disponibili con l'Europa e i mercati.

Infatti, mettere quei miliardi a bilancio nella manovra e poi far decorrere le misure solo da quando si sarà pronti, vuol dire che quei soldi possono essere utilizzati anche per altro, magari per contenere il deficit se si andasse come pare oltre il 2,4%, con buona pace di chi si è illuso.
Già perché il presupposto su cui si regge il castello di promesse illusorie fatte è che l'anno prossimo vi sia una forte crescita, pari almeno all'1,5%.
Tutti gli indicatori dicono, al contrario, che ci sarà una frenata della crescita in Europa e nel mondo.
Il blocco di Ilva, Tap, Tav, Alitalia erano anch'esse il fulcro della campagna elettorale e hanno portato elevato consenso.
Adesso una ad una per il movimento diventeranno un Calvario.

Per il momento di chiaro ci sono i condoni, compreso quello per gli abusi di Ischia, che riguardano in minima parte il popolo, molto i ricconi e i furbi evasori.
Aumentano i tabacchi e si dà possibilità a regioni e comuni di aumentare la tassazione locale.

La quota 100 per andare in pensione,
al di là dell'essere venduta come la cancellazione della Fornero e così non è, è uno specchietto per le allodole.
Infatti si calcola che col vincolo dei 62 anni, chi vuole andarsene avrà un taglio di circa il 20% sull'assegno poiché l'età di riferimento resta ai 67 anni; gli operai che non avendo i 62 anni anagrafici, non avessero neanche i 42 anni versati, devono continuare a lavorare.

Il taglio dell'assegno, bisogna saperlo, incide molto per pensioni non proprio da nababbi, che al massimo saranno di 1200/1500 euro mensili netti. Questo vuol dire che molti rinunceranno ad esercitare il diritto e gli annunciati 500.000 interessati di Salvini si riducono.

Con in più il fatto che ad essere coinvolta maggiormente dalla norma potrà essere la categoria del pubblico impiego, dove non tutti fanno lavori usuranti.
Quale sarà il saldo reale pensionati/nuovi assunti lo si vedrà col tempo, di sicuro non sarà uno che esce e uno che viene assunto.
Già oggi il decreto dignità sta mostrando le contraddizioni e gli occupati si riducono.

Un piccolo inciso, la drammatica situazione ambientale creata dal recente uragano in tutta la penisola, dovrebbe essere occasione per mettere al lavoro disoccupati e richiedenti asilo.
Solo sistemare le foreste delle Dolomiti, darebbe lavoro per tre anni. Così pure la rinascita dei territori martoriati dai terremoti.
La salvaguardia del territorio e la bonifica dei danni ambientali darebbero migliaia di posti di lavoro, faticosi ma motivanti.

Il nord comincia a ribollire, mal sopportando tutti questi “stop and go”, che generano confusione e disorientamento nell'opinione pubblica.
La preoccupazione maggiore è che la campagna elettorale permanente del duo Di Maio/Salvini, porti a un disastro dei conti del Paese e ci faccia prefigurare un altro quinquennio di lacrime e sangue come dopo il 2011 (Governo Berlusconi/Lega).

Anche gli ultimi sondaggi dicono di questa confusione, gli italiani apprezzano Salvini, ma contemporaneamente non vogliono uscire dall'ombrello di euro ed Europa.

Allora come si fa a chiarire l'equivoco?


Urge che nasca qualcosa di sinistra, con umiltà e contrizione per gli errori del passato, che sappia recuperare il rapporto dialettico di merito sui problemi, offrendo alle persone un percorso di fiducia e di speranza.
Penso che le vecchie modalità della politica non abbiano alternative.

Ernesto Cadenelli
Vobarno novembre 2018



Commenti:
ID78128 - 03/11/2018 21:27:44 - (legendpop) - Fazioso

Avanti con i Renzi di turno, che hanno sempre fatto bene.

ID78129 - 04/11/2018 08:41:41 - (bernardofreddi) -

Mettere i disoccupati e i richiedenti asilo a lavorare sulle Dolomiti sì che sarebbe una cosa di Sinistra (quella vera, che mette al centro il lavoro che dà dignità). Ma Lei pensa davvero che i disoccupati del Sud, che hanno lasciato migliaia di posti di lavoro molto meno pesanti agli immigrati, sarebbero disposti a spostarsi in Veneto per imbracciare un badile? E i richiedenti asilo, pensa davvero che abbiano rischiato la vita e speso tutti i loro averi per finire a fare gli sterratori? Le conviene ritirare questa proposta, prima di venir seppellito di accuse di razzismo da parte della pseudosinistra attuale, quella che i disoccupati vuole foraggiarli a vita e gli immigrati li giustifica anche quando delinquono sistematicamente - e per fortuna che ci sono le femministe, altrimenti giustificherebbero anche gli stupri perché "fanno parte della loro cultura").

ID78133 - 04/11/2018 16:28:22 - (And75) -

Se ci troviamo in questa situazione dobbiamo ringraziare la sinistra Renziana ed i vecchi volponi di Liberi e Uguali, che dall'alto dei loro privilegi ora ci danno lezioni di buona politica e di economia... Certe volte bisognerebbe avere il buon senso di stare zitti, anziché dispensare analisi parziali e demagogiche... Ma per favore!

ID78134 - 04/11/2018 16:48:18 - (roberdux) - la nuova sinistra

l'amico signor Ernesto oggi è in vena di barzellette, w Occhetto, ahahah

ID78136 - 04/11/2018 18:42:26 - (PETER72) - Le geniali...

... politiche lacrime e sangue di certa sinistra introdotte dal 2011 in poi con l'obiettivo di ridurre il debito pubblico le stiamo ancora vivendo sulla nostra pelle tutt'oggi (aumento delle accise sui carburanti, aumento dell'età pensionabile in media di 10/15 anni, aumento delle imposte locali, taglio dei servizi…); il brillante risultato ottenuto: l'aumento vertiginoso del debito pubblico da duemila miliardi a duemilatrecento (cosa che adesso strangola il nostro paese ad ogni minima oscillazione dello spread) e una spesa pubblica totalmente "IMPAZZITA" che praticamente costa sempre di più e restituisce invece sempre meno in servizi ai cittadini italiani. E c'è ancora chi si meraviglia che la maggioranza degli elettori preferisca il gioco delle tre carte offerto da altri…

ID78139 - 04/11/2018 21:58:24 - (bernardofreddi) -

Buona questa: adesso se il debito pubblico è schiacciante, la colpa è di Renzi. Se non fossi abbastanza vecchio per ricordarmi il clientelismo democristiano (dai falsi invalidi al mercato politico dei posti statali), gli artigiani che denunciavano redditi da fame e le ruberie di tangentopoli, quasi quasi ci crederei, tanto mi è antipatico quello sbruffoncello.

ID78140 - 04/11/2018 23:32:41 - (PETER72) - Pardon, bernardofreddi

Ma negli ultimi anni in cui il debito pubblico aumentava ancora di qualche centinaia di miliardi nonostante fossimo strapazzati dalle tasse hanno governato nell'ordine tali Monti, Letta, Renzi, Gentiloni oppure mi zia?

ID78142 - 05/11/2018 07:56:30 - (Maudo74) - Dalla padella alla brace

io sono prevenuto nei confronti di questo governo, ma ogni giorno che passa non riesco a capire chi gli ripone tanta fiducia. E' sempre colpa di chi c'era prima. L'economia rallenta? Colpa del PD. L'Europa si arrabbia? Colpa del PD. L'alluvione? Colpa del PD. Se davvero dureranno 5 anni e andremo a sbattere dritti contro un muro sara' comunque colpa del PD. Ci stanno rovinando. Aprite gli occhi. Questo non e' un appello per votare il PD (anzi). Non cacciate la testa sotto la sabbia. Fatevi sentire da chi avete votato. Non permettetegli di rovinarci senza averli quantomeno criticati.

ID78150 - 05/11/2018 14:29:30 - (ErnestoCadenelli) -

Sicuramente la sinistra ha commesso errori e prima lo ammette, prima può recuperare spazio. Però è ben ricordare che la politica larime e sangue dal 2011 è frutto del lascito del governo Berlusconi/Lega che ci aveva lasciato uno spread oltre i 500 punti base. Inizia tutto da lì. Oggi comunaque l'economia è ferma e questo non è di buon auspicio per le persone comuni. La messa in sicurezza del territorio, anzichè irridere gli amientalisti come fa Salvini, sarebbe una grande opportunità di creazione di posti di lavoro.

ID78156 - 05/11/2018 16:10:07 - (bernardofreddi) -

Se ben ricordo Monti è stato chiamato d'urgenza perché Berlusconi stava trascinando l'Italia in un baratro (anche se ovviamente i suoi media e i suoi galoppini hanno cercato in questi anni di cancellare la memoria dei fatti). Se lui e gli altri hanno messo altre tasse - e fatto anche di peggio, vedi la Fornero - è stato per salvare la baracca. Si può semmai discutere se fosse possibile in altri modi. Omaggi alla zia.

ID78164 - 05/11/2018 21:12:54 - (PETER72) -

Assodato che lo spread a 500 nel 2011 costrinse Berlusconi a dimettersi per lasciare il posto al più credibile per le istituzioni europee Mario Monti; il nocciolo della questione però è che le sue politiche lacrime e sangue (aumento di accise ed età pensionabile) introdotte con l'obiettivo di ridurre il debito pubblico e che non sono state poi modificate da nessuno dei suoi successori del PD non hanno portato alcun miglioramento in tal senso e a dirlo chiaramente sono i numeri: debito pubblico nel 2011 uguale a 1900miliardi di euro mentre a inizio 2018 ha superato i 2300miliardi! Con un indebitamento così e una spesa pubblica totalmente fuori controllo, situazione aggravata da corruzione ed evasione dilaganti pensate che un governo in carica da pochi mesi possa con uno schiocco di dita invertire la situazione? L'Europa ci tiene ormai il cappio al collo e quando alziamo un po' la testa lo stringe e ci strozza! E questo non è certo colpa di

ID78165 - 05/11/2018 21:14:30 - (PETER72) - ...

Questo non è certo colpa di Luigi e Matteo eletti l'altro ieri

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