Torna in carcere lo stalker di Olsano

A luglio, giusto fuori dal tribunale cittadino dove si era dovuto recare per un’udienza che lo vedeva coinvolto, non ha trovato di meglio da fare che minacciare pesantemente uno dei condomini minacciati, chiamato a deporre in qualità di persona informata dei fatti.

Una ennesima intemperanza che ha fatto scattare ulteriori provvedimenti di restrizione nei suoi confronti e giusto ieri, i carabinieri di Vestone si sono presentati a casa sua ad Olsano, frazione di Mura, per notificargli l’ordine di custodia cautelare in carcere.

Le manette erano scattate ai suoi polsi già ad aprile, quando i militari vestonesi erano dovuti intervenire per porre fine ad una serie di vessazioni nei confronti dei condomini.

Il 46enne si era trasferito da poco più di un anno nel condominio di nove appartamenti, di proprietà comunale, dalla vecchia casa nella frazione vicina, dove si lamentava per la presenza di topi.
Una mania, probabilmente, che l’ha accompagnato anche nella nuova abitazione. Qui oltre ai roditori c’erano, a suo dire, i condomini che picchiavano col martello sul pavimento per disturbarlo.
E diventava violento: minacce, aggressioni fisiche e psicologiche, danneggiamenti.
Se si convinceva che nel garage si nascondeva un disturbatore, forzava l’ingresso, entrava e distruggeva.

I condomini erano diventati ostaggio nelle loro stesse case: vivevano tranquilli solo quando era via o al lavoro, altrimenti se ne stavano rintanati, fermi e zitti per paura di reazioni inconsulte.
Qualcuno ha cambiato casa.

Dopo il primo arresto l’uomo era rimasto in carcere per una ventina di giorni, poi era finito agli arresti domiciliari, col permesso di recarsi al lavoro. Sembra che non fossero sorti particolari problemi, fino a luglio.

Ora rischia di rimanere per davvero in carcere fino al processo.

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