ONU: basta con le bombe a grappolo
di Davide Mancini
USA, Cina, Russia e Israele ancora non aderiscono
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Una notizia positiva per il mondo: dal 1 agosto di quest'anno verrano vietate le bombe a grappolo che hanno causato, e tutt'ora causano innumerevoli vittime, molte dei quali civili.
Finalmente lo scorso 17 febbraio 104 paesi, inclusi 30 paesi dell'UE hanno aderito alla rimozione delle bombe a grappolo dall'arsenale militare, ratificando la convenzione del 2008.
Solitamente la cooperazione internazionale si muove lentamente, ma in questo caso sono bastati 15 mesi per riuscire a sottoscrivere la convenzione che metterà fine alla produzione, al commercio e all'uso di questo tipo di armi che agisce indiscriminatamente, sganciate su aree immense e in quantità eccessive.
E' risaputo che i civili sono coloro che pagano in prima persona e nel modo più ingiusto durante le guerre, dove spesso e volentieri sono i loro stessi governi a volerle, senza un adesione della società civile. E l'uso di questi ordigni è incontrollato ed imprevedibile, quindi sommario, quindi orribile.
Purtroppo tra le nazioni c'è ancora chi si fa attendere, e si parla degli Stati Uniti, dove George W. Bush si rifiutò indignatamente a suo tempo (ed anche il suo successore Obama si sta facendo attendere); Israele, che come gli USA è oggi ancora coinvolto in un conflitto armato che sembra interminabile; la Cina, sempre bastian contraria quando si tratta di cooperazione internazionale; e infine la Russia.
Tolte queste 4 nazioni che ancora si ostinano a gareggere per chi ha gli armamenti più infimi, le oltre 100 che hanno aderito hanno fatto un piccolo ma comunque importante passo verso il disarmo, questo è un buon segnale che forse eviterà in futuro di cominciare guerre con facilità, come spesso accade quando non c'è più spazio per le armi fabbricate, e il peso della polvere da sparo spinge a cercare futili motivi per impiegarle in qualche maniera.
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Si tratta pur sempre di un atto di buona volonta da non far passare nell'indifferenza, però tutte le armi sono fatte per fare del male e si sa come la fabbricazione e il commercio delle armi sia l'affare più lucroso che esista nel mondo e l'affidare alle stesse la risoluzione delle controversie non produce mai la pace vera, quella desiderata dai popoli, infatti solo la giustizia produce la vera pace perchè è l'unica condizione che tutti i popoli comprendono, ma la giustizia non conviene la dove c'è il potere per questo la pace sembra irraggiungibile.