01 Agosto 2009, 08.19
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Caccia

Ok sui richiami vivi

Provvedimento approvato tra le polemiche nel merito e nel metodo. Slitta invece a settembre la disciplina delle specie in deroga. Al massino 46.833 catture

Via libera dal Consiglio regionale della Lombardia al piano di cattura dei richiami vivi per la prossima stagione venatoria.
L’aula, dopo ore di discussione sugli ordini del giorno ed emendamenti presentati dall’opposizione, ha infatti approvato il testo che regola le modalità di cattura dei volatili necessari per richiamare gli uccelli da cacciare.
La legge, che ha ottenuto il via libera con 37 voti a favore e 13 contrari, disciplina le specie catturabili (tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, merlo e allodola), il numero di esemplari da prelevare per provincia (che è valutato in proporzione ai capanni fissi presenti sul territorio e autorizzati dalle province) e il numero di impianti autorizzati.
 
Il piano di cattura dei richiami vivi per la stagione 2009/2010 prevede un limite massimo di 46.833 esemplari catturabili, cifra che è stata leggermente aumentata - 46.818 era il numero votato dalla commissione - durante i lavori dell’ aula.
«Il piano - ha detto il relatore, Giosuè Frosio (Lega) - è indispensabile per assicurare il rifornimento dei richiami vivi ai cacciatori». Contraria parte dell’opposizione che ritiene i provvedimenti sulla caccia in deroga portati in Consiglio «illegittimi» visto che elaborati sul modello di altri già bocciati in passato dalla Corte Costituzionale.
 
All’ordine del giorno ieri, infatti, c’era anche il prelievo della caccia in deroga, su cui l’opposizione ha presentato centinaia di emendamenti. Il testo, il cui esame slitta ora a dopo la pausa estiva, disciplina le specie cacciabili in deroga alle normative europee, come storni, fringuelli e peppole.
«I Verdi e l’opposizione - ha garantito ieri Carlo Monguzzi - proseguiranno con l’ostruzionismo per evitare che il Consiglio regionale approvi normative in contrasto con le direttive europee che faranno scattare formidabili multe pagate da tutti i cittadini lombardi».
 
Proprio in fatto di multe, il consigliere del Pd Giuseppe Benigni ha chiesto che «qualora venga comminata una multa dall’Ue siano i consiglieri che hanno votato a favore dei provvedimenti a pagare di tasca propria».
Voto favorevole ai provvedimenti sulla caccia, invece, da parte del consigliere bresciano Dionigi Guindani (Centro-Sinistra per la Lombardia).
 
«Rispondono - spiega - ad esigenze largamente diffuse nella realtà di molte province della nostra regione.
Si tratta di non sottovalutare una realtà costituita da ceti popolari, di lavoratori e pensionati, di cittadini che attraverso la pratica venatoria attuano modalità di uso del tempo libero secondo le abitudini e le tradizioni della nostra terra. Questo voto non assolve però la Giunta e la maggioranza di Destra dalla responsabilità di non aver risolto tutte le contraddizioni che costringono ogni anno il Consiglio a deliberare in extremis su questioni così delicate».
 
Fonte - Bresciaoggi


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