09 Agosto 2018, 06.12
Pertica Bassa
Lettere

Le decennali dell'Assunta a Forno d'Ono

di Rosalba Francinelli

«Quando l’arte diventa la pienezza di un profondo rispetto, ci si lascia avvolgere dalla propria infinita luce e dimensione…»


Si inizierà dunque una settimana di tradizione ed eccellenza musicale, in dolce compagnia con il coro parrocchiale di San Giorgio in Barghe e il gruppo di Storo unitamente coinvolti e da voci uniche.
Questi ad ravvivare ed accendere il clima previsto per domenica 12 agosto verso le ore 20.

Per l’inizio vero e proprio della manifestazione e del suo carattere artistico – locale bisognerà aspettare mercoledi 15 agosto, con la processione religiosa alle ore 20, l’intervento delle autorità locali e la sfilata della Banda di Vestone, a seguire il programma finale per una settimana veramente entusiasmante.

Rievocare, ogni dieci anni questa vetrina e l’atmosfera che ricrea annuncia un ferragosto da visitare e dedicare un momento unico per augurarci un estate pronta a sbocciare.
Attesa e fermento, ci si aspetta rincorrino le vie e gli angoli piu suggestivi e fantasiosi per una comunità adornata a festa e pronta al tempo stesso di meritarsi giornate di vera partecipazione.

Forno d’Ono piccolo comune della ValleSabbia ospita e programma per il mese di agosto quindi un autentica realtà, raccogliendo le fantasie creative, le realizzazioni e il vivo appartenere ad un saggio di bellezza scenica nell’abbellimento regale, sacro e mettiamoci anche naturalmente poetico di un velo di preziosa trasformazione verso il paese.
Sposato e intrecciato da quei pensieri e tradizioni, fatti scaturire da uno scoccare infinito di leggere, parsimoniose tracce in quella consuetudine di ogni giorno.

Quello che ci appresteremo a vivere sarà un modo verso cui la comunità stessa cercherà di conquistarsi attraverso il pubblico, in quell’impegno quotidiano vissuto, preparando un'idea, messa in pratica e lasciata scorrere così per apprezzarla ancora meglio e con tutto ciò l’impegno di donne e uomini presenti nell’affiancarsi nel reciproco aiuto lo renderà ancora piu profondo.

Lasciare scritto sempre quel passaggio di testimonianza, ricordando quel passato che oggi dovrebbe ritornare, rivivere accanto ad ogni nostro passo, perché molti degli esempi scattati sono stati riflessi importanti se ci pensiamo fino in fondo, interpretando ora un presente dal manifesto in cui molte delle generazioni cercano di far scorrere nel modo piu bello a ricordo di un volto umano o anche promuovendo qualunque parte fondamentale di un borgo come Forno d’Ono ricco e fonte di spirito generale.

Queste giornate dovranno seguire la stessa pagina di essenza, nell’effetto sorpresa e dalla trasmissione incisiva di quelle forze in campo da cui si aprono orizzonti di arte e viene arricchito un limpido proiettarsi di atti creativi e percorsi svolti nella maniera piu educativa e socialmente dedita ad un ascolto circolare.

Un viaggio nella terra delle Pertiche
, nel racconto di un borgo dalla storia indiscutibilmente saggia, dettata da meraviglie incastonate tra ripidi pendii e rocce da un memorabile affresco e invidiabile tripudio di vicende.
Proprio questo alimenta ancora oggi la sfera magica di cui si a bisogno per continuare e in prima persona come questi abitanti liberando il proprio talento naturale e presentare sicuramente la freschezza di un cammino di dedizione e valore simbolico.

La scintilla dell’emozione, non tarda ad arrivare fin qui, ad ognuno di loro lascia impressa una scia di colore e la luce di un timido sole, augura di penetrare nello specchio piu profondo e nell’anima della gente.
Da qui scorre un torrente bellissimo che prende il suo flusso e ci riporta anche indietro nel tempo.
Ma permette anche di rimirare lo sfogo impetuoso e l’acqua cristallina allargando la sua maestosità per portarsi poi verso il fondo valle e ad ogni battito l’esistenza avanza.

Forno d’Ono diventerà per diversi giorni una copertina di armonia e del messaggio con cui ci inviterà per entrare. Il vero polmone di arte e natura, un binomio certamente messo a fuoco e sempre circondato da azioni illuminate per fare del proprio meglio e aprire una strada meticolosa ambientata da costanti aiuti.

Il tutto sarà reso ancora una volta possibile dato l’assiduo incontro e appoggio di famigliari, parenti, amici, conoscenti e le loro armi migliori. La pazienza e la dote classica di spaziare raccogliendo il segno e il germoglio di un frutto poi generoso colto da quel sacrificio condiviso.

La festa qui, della Madonna, ne diventa continuità, celebra la linea dell’ immagine dei modi e delle situazioni mosse dalle presenze energiche. Spinte sempre dalla propria devota religiosità, dal mantenimento del paese in ogni occasione e da numerosi artisti eclettici dal rapporto con la propria cornice e visione artistica in simbiosi e dall’acume estemporaneo davvero notevole.
Da chi opera all’ingresso delle proprie cantine o botteghe, completando un ritmo completo e ancora a chi attribuisce alle proprie giornate prova di maturità ed equilibrio ancora di un paese che scrive forza e dovere.

Vorrei ringraziare le donne, di questa realtà, perché mi hanno permesso di lavorare insieme a loro nella loro instancabile collaborazione e di un progetto veramente bellissimo.
Grazie a loro, anche io per questi giorni cercherò di presentare qui a Forno d’Ono una mia scenografia personale verso la quale proverò, per essere spero all’altezza di tutte loro, data la motivazione e l’arte che scorre nelle vene di tutte noi e ci accomuna.

Dedicare, la propria arte è un inno da innalzare al cielo e da qui bisogna sempre cercare di animare al meglio ciò per cui un artista permette di far vivere e rivivere a tutti.
Fare del proprio meglio ci completa, ci fa camminare con quei requisiti speciali, l’amore per questo meraviglioso pianeta e la vita al prossimo che dobbiamo donare e permettere sempre ad ognuno di lasciarsi accompagnare dalla propria convinzione.

Lavorare con il gruppo dell’oratorio in questi mesi ne è uscito un ritratto vero, semplice e dalla conviviale compagnia.
Sono espressamente riconoscente per l’opportunità consegnatami e l’immagine di coltivare con carisma e tempo tutto in un cerchio di concentrazione unica.

Portandomi verso il paese
insieme, ho avuto ancora di piu precisione, percezione per come si poteva iniziare al meglio quanto ripercorrerà l’accordo e le spiccate qualità di ognuna di noi.
Abbiamo cercato e cercheremo di donarvi al vostro ingresso lo stile del nostro raggio piu autentico, nell’accogliervi della presentazione a poco a poco che sveleremo.

Come forza trainante, abbiamo scelto di plasmare al meglio l’occasione del borgo e del contesto, disegnato molto bene come architettura da ciò che possiede e ne è elemento di fascino, l'esempio di tracciarvi e di considerare le scelte di tutte noi e ogni parola come curante inizio.

La macchina organizzativa messa al timone fin da subito non ha tralasciato particolari e la fortuna di far parte a questa collettiva prova ci lascia ancora più forti perché le onde della vita sono quelle di affrontare e guidare le opere piu belle, nelle peculiarità delle storie e di occhi pronti a sorprendersi.
Agganci e simboli di un proseguimento, la chiave di tutto penso sia stata la positiva occupazione di ognuno lasciata e quell’argomento di convincersi per emergere e prolificare un sogno e la realizzazione da portare a compimento.

E ciò di cui il Mondo ha bisogno sono ambienti da ritenere ancora motivo di orgoglio e linfa da cui trarre operosità, insegnamenti e virtù, in quel pulsante ritmo.
Forno d’Ono e la sua organizzazione farà conoscere il contorno finale e l’orologio non avrà fine di continuare a farci vivere ore e spazi stupendi.

E’ stata una sfida fortemente laboriosa e prendendo parte molto volentieri abbiamo fissato piu di un obiettivo concatenante al rapporto della natura verso la quale amo e al clima che le persone devono continuare a dispensarsi unitamente, regalandosi forme di passioni e pace.

Ognuno con i propri limiti abbiamo fatto fare un doppio salto all’energia dell’anima, cogliendo il segno e sperando di aver fatto un buon lavoro.

Vi aspettiamo numerosi qui a Forno d’Ono presenti per un evento credetemi meritevole sotto ogni punto di vista, circondati dalle nostre montagne prove di numerose sfide.
Un ringraziamento alla popolazione per l’ospitalità e lo svolgere del nostro sorprendente lavoro, quell’alleato sincero e il benessere con un senso ben preciso. Di fare dell’amicizia qualcosa per cui continuare a svolgere missioni di speranza e diffondere l’arte.

Rosalba Francinelli - Agnosine

.la foto che ritrae il borgo di Forno d'Ono è di Roberto Balduzzi.






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