23 Maggio 2012, 11.00
Lettere

Quella di Grillo è una vittoria di Internet?

di Dru

Disquisendo dell'ascesa del Movimento "5 stelle", Dru non interviene tanto nel merito quanto nel metodo scelto dal leader Beppe Grillo.

 
Su Il Sole 24Ore Barbara Fiammeri scrive che Grillo è andato oltre le più ottimistiche aspettative e che il risultato lui lo ha richiamato sulla piattaforma Internet disertando i salotti e le interviste televisive.
Su queste piattaforme dice e scrive Grillo: ” abbiamo vinto senza soldi, devono chiedersi come abbiamo fatto, come mai, e confrontarsi con questo” è il messaggio che inonda in serata la rete Internet .
 
Il soggetto sottinteso è i partiti.
Ovviamente i vecchi partiti dice la Fiammiferi.
Poi il suo articolo conclude con un virgolettato di Grillo che dice “a Parma vince la democrazia sul capitalismo” e qui mi inserisco io .
 
Sempre in riferimento ad un mio precedente intervento su questo giornale digitale, intervento intitolato da Ubaldo “Potenze tecniche” , voglio esprime ora più di prima quanto i giudizi di Grillo siano inconsapevolmente, o più o meno consapevolmente, falsi nella loro determinazione e per lui forieri di sventura, almeno per ciò che Grillo auguri che accada anche per le altre formazioni politiche e se ciò avvenisse davvero, e oltre vado spiegandomi e chiarendovi.
 
Grillo vince e ha vinto per lo strumento che lui utilizza e non per il programma che vuole attuare o perché è un comico.
Me lo concederete che un comico non sia il massimo dell’attrazione per la politica e la serietà che si dovrebbe a tale istituto.
Vince per i motivi che in quell’articolo scrissi, una democrazia diretta che non ha orpelli e filtri di ogni sorta a impedirne lo sviluppo naturale (della sua natura democratica) e il senso che è più fecondo nell’altro mio contributo “Grillo e Internet”, di un potere, quello della tecnica, che è l’utilizzo di procedure e mezzi per meglio giungere ai propri scopi.
 
Allora al primo virgolettato di Grillo rispondo così: non hai vinto con i soldi caro Grillo perché i soldi come la democrazia e il capitalismo e tu Grillo con il tuo programma  la politica per intenderci, da fini, quale la vostra di volontà vorrebbe, guidati dalla tecnica, siete diventati i mezzi della tecnica stessa che sola guida le volontà in una piena autodeterminazione.
 
Al secondo virgolettato invece rispondo così: no, non ha vinto né la democrazia né il capitalismo ma Internet e quando cominceremo a sondare l’origine di questo dato e i motivi che hanno portato la tecnica a prevalere su ogni forma diversa per diventarne lei il fine potremmo interrogarci meglio sul futuro e per questo esserne meno angosciati.
 
Dru
 
P.s.
Dicevo che Grillo, nel sollecitare negli altri, altre formazioni politiche, un esame di coscienza che li spingesse alle cause del loro fallimento, è foriero della propria sventura.
Adesso credo che anche a questa ipocrisia abbiate la risposta: una volta che ciò avvenisse, una volta che anche le altre forze in gioco analizzassero l’origine dei loro fallimenti, il piano su cui si basa il momentaneo suo vantaggio, verrebbe conquistato da chiunque altro, anche da uno che comico non è.
 


Commenti:
ID19829 - 23/05/2012 11:20:43 - (Porsenna) - Sono tanti i motivi...

Sono tanti i motivi per cui la gente ha votato Grillo. I suoi "attivisti" non sono altro che elettori scontenti della sinistra, non solo... sono tutti molto giovani ed intelligenti, hanno studiato, la gente vuole che nelle scuole, al governo... ci sia gente che egli perché si è guadagnata col posto non perché è figlia delle caste. Questi giovani "militanti" piacciono alla gente perché sono persone comuni, persone che come tutti noi quando devono fare una visita, qualsiasi cosa fanno la fila e pagano come tutti noi. La gente è stanca dei Partiti dei soldi che continuano ad intascarsi facendo tagli su tagli alla cultura, alla sanità... colpendo il popolo nel vivo, è ora di dare un taglio netto a tutta questa gente che prende un marasma di soldi di stipendi, pensioni (se così possiamo chiamarle)...

ID19832 - 23/05/2012 12:47:57 - (Aldo Vaglia) -

Su quanto affermi per la tecnica non posso che darti ragione. La potenza di internet a livello mondiale e' di gran lunga superiore alle televisioni generaliste destinate a diventare cio'che il cinema e' stato per la televisione. Si salvera' solo con la qualita' e le scemenze ( quello che richiede il pubblico). Con le seconde e' ben attrezzata, con la prima ha molta strada da fare. Cio' che mi preoccupa della rete, ma e' inevitabile, e' che la sua potenza e' incontrollabile e l'informazione priva di filtri e' pericolosa (non sempre si tratta di censura, i filtri servono anche per la competenza e la responsabilita'). Ma a questo punto entra in gioco il concetto di liberta' piuttosto complesso da affrontare a ora di pranzo.

ID19865 - 24/05/2012 08:37:48 - (mark) - tutto vero ma...

verissimo, internet serve proprio a questo... riflettiamo sul fatto che i nostri inadeguati politici di professione non lo hanno ancora capito. Non e' comunque l'unico motivo di successo. Il programma esiste e non e' da sottovalutare. Aggiungo che l'esasperazione dei cittadini ha raggiunto il culmine e gli eletti del M5S sono gli unici che hanno dimostrato di tagliarsi davvero lo stipendio e rinunciare ai rimborsi elettorali. In ogni caso... a me piacerebbe mandare a lavorare i parassiti di Bersani

ID19880 - 24/05/2012 16:31:43 - (brigi) - bah!!!

caro Dru: sul momentaneo vantaggio ci andrei cauto. vedremo alla fine quanto momentaneo !mi sembra che i giovani non la pensano come te.

ID19882 - 24/05/2012 16:59:29 - (Dru) - brigi

Il fatto che sia momentaneo il vantaggio non leggerlo nel segno di una debolezza , ma come un fatto : tutto quello che consideriamo è momentaneo , almeno fin tanto che le cose divengono altro da sè , poichè , dopo , pensiamo inconsciamente che addirittura vadano le cose , che prima erano e poi sono diventate altro , nel nulla , ma questo è un predicato ontologico. Sono assolutamente d'accordo con te nel convenire che i giovani non la pensino come me e di questo sono dispiaciuto , segno che non sono più così giovane.Comunque , se può servire, sono convinto che Grillo conseguirà grandi risultati per se , la sua organizzazione e , più di tutti , la politica italiana , poichè , lo scrissi già qui , sono le istituzioni che vanno cambiate. In questo , non dimentichiamolo , in Italia Grillo è pioniere: utilizzare la potenza di Internet per scopi politici nel senso del mutamento delle istituzioni a partire

ID19883 - 24/05/2012 17:00:43 - (Dru) -

dal significato di democrazia.

ID19888 - 24/05/2012 21:52:31 - (Leretico) - Severino e la tecnica

La tecnica che pesiamo di dominare, ci domina. E ci guida dove non pensiamo neanche minimamente possa essere. La tecnica da mezzo per raggiungere scopi si è fatta scopo e domina l'uomo che inconsapevole pensa ancora di contare per la propria sorte. Ci vedo molto di vero in questa realtà che ci circonda e penso che internet sia espressione emerita di quanto sostiene Severino e di quanto sottolinei tu. Non vince Grillo ma vince internet. Potrei anche sottoscrivere ma qualcosa non mi torna. Qualcosa non convince del tutto in questa tesi. E c'è di mezzo quella parte non razionale che spinge gli uomini a scegliere per fede e non per ragione. Quella spinta che viene dal sistema limbico e non dalla neo corteccia, che supera e contraddice il senso che si vuole assegnare alla volontà di potenza e alla sua inarrestabile marcia verso il dominio della terra, delle cose e dell'uomo. Insomma la realtà e molteplice, complessa non solo dominio della techné.

ID19890 - 24/05/2012 22:56:25 - (Dru) - L'uomo é re per Severino

In questo mondo l'uomo é comunque re e se la tecnica é l'espressione piú compiuta dell'essere evocato dai greci come l'oscillare dall'ente al niente della cosa o di ció che é e la tecnica quell'ente che piú di tutti gli altri spinge la volontà a potere su questa oscillazione , non significa che anche essa , in quanto ente , non sia al suo tramonto per la gioia dell'uomo. La gioia dell'uomo é la struttura originaria per Severino , ció che non diviene in quanto essere ma che é e eternamente se stante , un apparire e scomparire eterno e non un divenire degli enti che sono .Questa teoria é molto vicina alle tesi di Einstein sullo spazio tempo relativi. Alla velocità della luce fermeremmo il tempo ma portandoci a quelle velocità diventeremmo massa infinita (il tutto se stante e immediato e eterno) , ma queste ultime su Einstein sono cose mie e non di Severino .

ID19891 - 24/05/2012 23:25:16 - (Dru) - La follia

Per Severino é che le cose per diventar altro allora devono diversificarsi gli identici , A diverso da A , ed identificarsi i diversi A=B di per se in contraddizione , questa oscillazione porta alla follia , la follia di pensare gli enti che dal niente divengono e tornano nell niente , il sottosuolo su cui si fonda la civiltà occidentale e tutto il nostro pensare , con in grembo tutta la sua violenza , la violenza di potere sulle cose che per questo mutano e divengono altro da se. Il sottosuolo del sottosuolo , o inconscio dell'inconscio per Severino é che le cose non vengono dal niente per tornarci ma sono eternamente se stesse e a noi appaiono e non divengono , noi testimoni vivi di questo apparire . Interessante questo indirizzo , a proposito , su youtube: a b la legna e la cenere e naturalmente i suoi testi e primo fra tutti " la struttura originaria" per gli addetti e gli altri piú divulgativi.

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