Una vecchia cartolina di Prevalle

Guardare vecchie fotografie ci permette di fare un tuffo nel passato. È quello che ci offre anche questa cartolina ritrovata su una bancarella da Leandro Tonni, prevallese prestato a Rivoltella, esperto di libri, documenti antichi e soprattutto cartoline di Goglione e Prevalle.

La cartolina riporta è una bella immagine della Chiesa Parrocchiale ripresa dalla via San Zenone, poco prima della vecchia Casa Canonica. La didascalia “Prevalle. La Parrocchia” segnala innanzitutto che fu scattata con l’obiettivo di presentare la Chiesa di San Zenone; inoltre, essendo priva di datazione, pone comunque la sua stampa dopo il 1928, anno del cambio di denominazione del comune da Goglione a Prevalle. L’unica data che si legge è quella retrostante e riporta al 1934 sicchè è presumibile che l’immagine sia stata ripresa nei primi anni ’30.

Interessante e un poco sorprendente appare quella via San Zenone, in particolare la strada, che sembra del tutto priva di selciato ed in condizioni assai deteriorate: solchi profondi segnano il fondo impantanato, senza traccia della inghiaiatura, che si usava allora come fondo.
Il profilo della vista sulla via San Zenone non pare cambiato di molto: la Chiesa imponente offre il suo prospetto con la scalinata del sagrato; solo il timpano in alto, dove oggi campeggia la scritta D.O.M. sembrerebbe mostrare una decorazione diversa in sostituzione della scritta.

Le curiosità della bella cartolina sono comunque altre: dalla Casa Canonica – di allora – sembra far capolino una presenza forse femminile, chissà, potrebbe essere la perpetua. Di fronte, sotto il portone che porta alla casa Franzoni – oggi come allora – una presenza indistinta si staglia a fatica e così, a prima vista, parrebbe proprio lui, il parroco, l’arciprete don Eugenio Lodrini.

Infine la cosa forse più curiosa è rappresentata senza dubbio da quella inusuale decorazione che certo non sarà sfuggita agli occhi più attenti dei lettori: è l’insegna di una vecchia osteria che oggi non esiste più, ma che qualcuno ancora deve ricordare.
L’insegna riporta tre corone appese e proprio “Tre Corone” era il nome dell’Osteria che qui aveva sede, coincidente più o meno con l’attuale forneria.

Si trattava di una bella osteria, così ci dicono i nostri informatori che hanno ricordi ancora vividi dell’ambiente e a condurla vi era a quell’epoca – negli anni ’30 - la signora Domenica Orlandi, meglio nota come la Sciòra Nina. Queste fotografie color seppia hanno un buon sapore di antico ed hanno il pregio di mostrarci come erano i nostri paesi all’inizio del secolo scorso.
Un bel po’ di passi avanti sono stati fatti!

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