Via con 11 mila euro

Torna in azione la banda del bancomat. Questa volta a farne le spese la filiale della Ubi Banca di Prevalle.
A squarciare il silenzio della notte, intorno alle 3:40 di ieri mattina, due grosse esplosioni udite a diverse centinaia di metri di distanza, circa un minuto una dall’altra.

La prima carica ha fatto esplodere la “bussola” d’ingresso allo sportello, che si trova in Piazza del Municipio, devastando l’interno degli uffici.
La seconda è servita per far saltare il bancomat, ridotto ad un ammasso di rottami.

Il commando è poi riuscito a dileguarsi nella notte prima dell’arrivo dei carabinieri, che ora stanno cercando di ricostruire nei dettagli l’accaduto e di identificare chi è entrato in azione.

Un primo conteggio di quanto i ladri sono riusciti a portarsi via si aggira sugli 11 mila euro.
Molti di più sono i danni subiti dalla filiale, che si è ritrovata con vetri e infissi rotti, controsoffittatura danneggiata, divisorie devastate e suppellettili sparse ovunque nei locali. Ci vorrà del tempo per mettere tutto a posto, oltre a circa 70 mila euro.
Lo sportello non riaprirà prima di lunedì prossimo.

Sul posto, per aiutare nelle indagini gli uomini della stazione carabinieri di Nuvolento al comando del maresciallo Nicolas Napolitano, sono intervenuti anche i colleghi della Compagnia di Brescia e quelli per i rilievi scientifici, oltre che i Vigili del fuoco per mettere tutto in sicurezza.

Le due deflagrazioni sarebbero state comandate col sistema della “marmotta”: una miscela di gas esplosivo viene introdotta in una cavità, in questo caso la “bussola” e il bancomat, mentre l’innesco viene comandato a distanza con un filo elettrico.

Un lavoro da professionisti, su questo ci sarebbero pochi dubbi, anche perché i malviventi hanno avuto l’accortezza di oscurare l’impianto di videosorveglianza spruzzando della vernice spray sulle telecamere, rendendo probabilmente inutili le immagini registrate.
Sul posto sono state ritrovate anche banconote rotte o bruciacchiate per circa 400 euro.

Il bancomat in questo caso era sprovvisto di impianto che macchia le banconote se vengono asportate con la forza, rendendole inutilizzabili.
C’era invece il sistema di sicurezza “a ghigliottina”, che interviene tagliando le banconote. Il meccanismo però era ridotto in modo tale da rendere impossibile stabilire se sia entrato in funzione oppure no.

A Prevalle un altro colpo di questo genere era stato eseguito lo scorso anno ai danni della Btl di via Volta.

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