Penne nere sempre in allerta

Una presenza silenziosa ma costante quella delle Penne nere che, fedeli al motto “Tasi e tira”, sempre nella forma più concreta, sono intervenuti nelle zone terremotate del centro Italia per prestare soccorso alla popolazione.

Con la Colonna mobile della provincia di Brescia, partita giovedì mattina, ci sono anche quattro volontari di Prevalle della Protezione Civile sezionale della “Monte Suello”.

“I nostri uomini – riferisce Angelo Bertini, coordinatore della Protezione civile della sezione Ana di Salò – sono impegnati a Ussita, in provincia di Macerata, a spalare neve, a sgombrare strade, in particolare per consentire di raggiungere le piccole frazioni e i piccoli borghi del Comune”.

Questo è solo l'ultimo in ordine di tempo dell’impegno della Protezione civile della “Monte Suello”. Gli alpini della sezione di Salò hanno contribuito infatti alla gestione di un campo affidato alle sezioni lombarde dell’Ana a San Ginesio, in provincia di Macerata.

Dopo la seconda forte scossa di terremoto del 26 ottobre scorso, anche gli alpini sono stati allertati per soccorrere la popolazione.
Le penne nere avevano in gestione un ostello che ospitava 400 persone sfollate del paese di San Ginesio.

Con squadre di 4 alpini per volta, sono stati coperti tre turni, composti dai volontari di cinque sezioni lombarde, per un totale di 20 uomini per turno: il primo dal 3 al 8 novembre, il secondo dal 26 novembre al 3 dicembre e il terzo dal 10 al 17 dicembre, quest'ultimo con il coordinamento affidato ai volontari di Salò.

Oltre alla gestione dell'ostello, che man mano passava il tempo e gli sfollati trovano nuove sistemazioni, ospitava sempre meno persone (dalle iniziali 400, si è passati a 200, e poi a 150), le penne nere erano impegnate in un servizio di sorveglianza all'ingresso del borgo di San Ginesio, dichiarato zona rossa, consentendo il passaggio solamente a chi aveva il permesso. Inoltre si sono adoperati con aiuti concreti per la popolazione, aiutando nei traslochi, nel trasporto di materiali e merci, sistemando la tensostruttura adibita a Chiesa e altri lavori di cui necessitava la popolazione.

Una disponibilità che ha trovato l’apprezzamento della gente del posto, che ha manifestato il proprio ringraziamento anche sui social network, come riporta la pagina facebook della sezione.

“Nella zona di San Ginesio – prosegue Bertini – le abitazioni del centro storico presentano crepe ma non sono crollate: la situazione più grave l’abbiamo vista nei piccoli borghi sparsi nelle zone circostanti, dove le case sono state letteralmente sventrate dal sisma”.

Le penne nere dei gruppi della sezione di Salò si sono attivati, inoltre, in una raccolta fondi da destinare a progetti di ricostruzione che l’Ana nazionale metterà in campo in accordo con le autorità locali delle zone terremotate, come nel dopo sisma dell’Aquila.

Come sempre, gli alpini in caso di bisogno rispondono presente!

In foto: Angelo Bertini (terzo da sinistra) con altri volontari durante la visita del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero (quarto da destra) a dicembre

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