20 Luglio 2013, 07.21
Prevalle Valsabbia Muscoline
Viabilità

La soluzione c'è, costa poco, ma l'Anas non si muove

di Ubaldo Vallini

Uno studio geologico svela le possibili cause, e le conseguenti contromisure, da mettere in atto per evitare o per limitare gli improvvisi allagamenti del sottopasso di Prevalle


Una ventina almeno, in diciassette anni, gli episodi registrati in cui la 45Bis che a Prevalle scorre in trincea si è allagata.
Fenomeno che ha causato molti incidenti, uno dei quali, a maggio dello scorso anno, ha portato alla morte di Sara Comaglio, giovane donna che abitava a Muscoline.
 
Già. E' passato ormai più di un anno e l'unico provvedimento preso da Anas è stato quello di installare un tabellone che segnala eventuali pericoli all’esterno del tunnel. Davvero poco per scongiurare altri guai.
 
La prima cosa da fare era studiare il fenomeno per individuare le cause di questi allagamenti: a volte avvenivano in occasione di precipitazioni piovose, a volte durante le irrigazioni, ma senza che necessariamente vi fossero afflussi esageratamente massicci.
Per capire meglio a settembre dello scorso anno Anas aveva promesso (e scritto) ai diversi attori interessati al fenomeno di monitorare le irrigazioni mediante la perforazione di piccoli pozzi piezometrici per rilevare il livello d'acqua nella falda.
 
Invece non ha fatto nulla.
A muoversi sono stati piuttosto i proprietari dei terreni agricoli, solcati in quel punto dal tracciato della 45Bis, da alcuni ritenuti responsabili degli allagamenti, quando irrigano.
Sono stati loro a commissionare uno studio geologico al dott. Butturini, per il quale quei terreni hanno davvero pochi segreti.
 
Ebbene: i risultati dello studio, resi noti una decina di giorni fa, ipotizzano la presenza di una “lente” di argilla che fa da “catino” appena sotto la strada.
Quando questo catino, impermeabile all’acqua, si riempie, basta poco per far alzare il livello dell’acqua sopra la strada e causare gli allagamenti (soprattutto se le pompe non lavorano come dovrebbero, cosa che sembra accadere spesso).

Quello che il geologo suggerisce
, sono interventi abbastanza semplici da realizzare:
1) verificare se questo catino di argilla esiste: una piccola perforazione piezometrica di diametro modesto, da realizzare investendo qualche migliaio di euro.
2) se la presenza dell’argilla è confermata, è possibile intervenire perforando questo strato in alcuni punti per agevolare l’evacuazione dell’acqua ed evitare che il livello salga. Anche qui interventi di modesta entità economica.
 
Una soluzione definitiva al problema è auspicata da tutti quanti, soprattutto dalla mamma di Sara Comaglio: «Nessuno mi potrà mai restituire mia figlia, che almeno il suo sacrificio sia servito a qualche cosa» ha sempre detto.
 


Commenti:
ID34210 - 20/07/2013 08:40:33 - (roberto74) - Quindi....ricapitoliamo...

L'anas andrebbe denunciata per mancato intervento e ogni qual volta dovesse succedere qualcosa sarebbe la diretta responsabile, coloro che hanno assegnato i vari lavori negli scorsi anni spieghino cortesemente cosa avrebbero fatto con i nostri soldi pubblici visto che MAI hanno risolto (i sospetti a questo punto sono MOLTO fondati di aver sparpagliato soldini ad amici e conoscenti per i lavori), altri diretti o indiretti responsabili??Smettiamola di dire sempre "Siamo in Italia!", vogliamo vedere in faccia chi ha fatto i lavori notturni e diurni in quella galleria, chi ha mangiato soldi pubblici, chi ha lavorato per fare NULLA! Grazie!

ID34212 - 20/07/2013 11:37:01 - (bluis) - Segnalazioni Inutili

Sono passati ormai 6 mesi da quando ho segnalato la pericolosita' di un canale scolmatore della 45BIS pieno di sterpaglie e rifiuti, con cavi affioranti (credo telefonici) nel comune di Gavardo poco prima del ponte sul fiume Chiese di competenza ANAS. Parlando con un responsabile addetto ai lavori di sistemazione mi aveva assicurato che il canale sarebbe stato messo in sicurezza..... Parole,Parole soltantoparole tra noi (Mina)

ID34214 - 20/07/2013 13:37:08 - (genpep) -

anas (e i vari enti interessati) si muoveranna solo quando riusciranno a giustificare una spesa di qualche milione di euro. se come sospetto la causa è riconducibile a un semplice interruttore che scatta quando ci sono i temporali (mai successo a casa vostra col salvavita?) nessuno mai interrverrà. suggerisco ai Carabinieri di verificare con il prox allagamento. e per favore smettiamo di dire che i coltivatori della zona annaffiano i campi solo quando piove, perchè è credibile come quella di quel tizio a cui hanno pagato la casa a sua insaputa!!! (e non si era nemmeno accorto...

ID34215 - 20/07/2013 20:48:38 - (Ernesto) -

perche le soluzioni facili banali e non dispendiose, in italia non vengono considerate!!!!!!bisogna mettere in moto la macchina solditanti!!!!

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