Caccia... alle polemiche

 
Si avvicina l’apertura della caccia e ancora si gioca fra aule di giustizia e web, l’intricata vicenda che riguarda le guardie ecozoofile di Anpana, sia a livello nazionale, sia provinciale.
La sede provinciale di Anpana è a Villanuova sul Clisi.

«A gennaio abbiamo chiesto nuovi decreti ed alcuni rinnovi in materia ittica e venatoria, ma ci risulta che le pratiche siano rimaste inevase sul tavolo del comandante della Polizia provinciale dottor Carlo Caromani» ci ha detto l’ispettore regionale Anpana e presidente provinciale Marco Barbetti.

Necessaria a questo punto una premessa: di Anpana Onlus, stessi loghi e medesimo riconoscimento ministeriale, ce ne sarebbero due.Una delle quali illegittima.
La diatriba è nata a suon di carte bollate l’anno scorso, cavillando sulle presunte dimissioni del presidente nazionale Francesco Pellecchia.

Una vicenda sulla quale si è espresso anche il Ministero dell’Interno, che ha consigliato prudenza alle Prefetture circa il rinnovo delle nomine delle guardie ecozoofile Anpana.
Va detto anche che una sentenza del Tribunale di Roma depositata successivamente, la seconda nel merito, ha dato ragione al Pellecchia, che non si sarebbe in realtà mai dimesso.

La diatriba trova spazio anche sul web, con www.anpana.it nel ruolo di sito istituzionale “tarocco”, indicante come presidente tal Lorenzo Girardi, mentre quello regolare sarebbe www.anpana.net dove nel ruolo di coordinatore nazionale e candidato alla presidenza alle elezioni del prossimo 18 settembre risulta essere tal Mario Ceccarelli.
Già, perché il Pellecchia alla fine si è dimesso per davvero, insieme al suo vice, lasciando come da statuto tutto nelle mani del consigliere più anziano, Ceccarelli appunto.

Difficoltà che si riflettono anche la livello provinciale, col presidente bresciano Barbetti espulso dall’Anpana “parallelo”, organismo che ha nominato come “Commissario straordinario” per Brescia l’ex presidente Daniele Tonelli, che era stato a sua volta espulso da Anpana (prima della diatriba) per presunte irregolarità quando esercitava il ruolo di referente provinciale.

Insomma, un “pasticciaccio brutto” di gaddiana memoria.

Per Brescia abbiamo chiesto lumi al comandante Carlo Caromani: «Le nomine Anpana? Il mio ufficio è in attesa che la Prefettura di Brescia prenda una posizione chiara a riguardo – ci ha detto -. Se ci diranno che il Barbetti rappresenta senza dubbio Anpana a Brescia, non avremo problemi a riconoscere loro i decreti richiesti».

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