Proverbi e modi di dire del mese di settembre

Il mese di settembre ha sempre avuto un'ottima reputazione presso i nostri avi: il mese della raccolta, del vino e delle temperature ideali.
Ecco perché il momento del rientro, oggi triste e oscuro perché associato alla fine delle vacanze, un tempo era considerato un mese davvero fortunato.
Forse perché in passato la vacanza era un lusso che in pochi potevano concedersi…
Tuffiamoci all'indietro e sorridiamo al nuovo mese!

Hetèmber el ghe ölerèh hèmper. Settembre ci vorrebbe sempre.
Oltre ai raccolti e alla vendemmia, settembre era un mese molto benvoluto dalle famiglie numerose di una volta grazie all'arrivo dei funghi, vere prelibatezze in tutti i sensi, e della caccia.
Un vero periodo rigoglioso per fare rifornimento di provviste prima dell'inverno.
Lo stesso significato era espresso da un detto utilizzato nella bassa bresciana: "En Setember se fa la spesa dre da la sesa!" (In settembre si fa la spesa lungo la siepe.)

Hant'Antone dela barba bianca fam troà chel che me manca. Sant'Antonio della barba bianca fammi trovare quello che mi manca.
San'Antonio è il santo del 15 settembre.
Probabilmente anche in vista della fertilità del periodo, è un santo a cui si presentano desideri e o richieste per qualcosa che si è perso e si vuol ritrovare o per qualcosa di nuovo da trovare.
Si dice che spesso le madri usavano pregare il santo per far sposare le proprie figlie!

Se piöf per Han Gurgù de sicür l'è 'n vindimmiù. Se piove a San Gorgone, di sicuro è un vendemmione.
San Gorgone cade il 9 settembre ed è un Santo particolarmente venerato perché portatore di buoni raccolti e vendemmie; non per niente in Toscana le Terre di San Gorgone sono note per produrre un ottimo vino.