16 Luglio 2015, 07.40
Provincia
Deep Walking

Un cammino di fede sulle tracce di Santa Giulia

di Sonia Piccoli

Percorso medievale  tra leggende e luoghi meravigliosi, da Livorno a Brescia, lungo uno storico ramo della Via Francigena

 


17  tappe con partenza da Livorno, attraverso Lucca, la Garfagnana, l' Appenino, Parma, Fontanellato, Busseto, Cremona. Fino all'antico Monastero Benedettino di Santa Giulia in Brescia.

Si tratta di un percorso assai difficile ed impegnativo, con tappe di circa 25/28 chilometri al giorno con dislivelli che vanno da zero a 1800 mt , con un totale di circa 414 km.
Il cammino rievoca un periodo storico dell'Alto Medioevo, il passaggio delle relique attraverso l'unione delle Pievi storiche medievali, intitolate alla Martire di origine Cataginese.
Itinerario non solo naturalistico e paesaggistico, ma anche storico, in quanto ripercorre antiche arterie di comunicazione utilizzate da commercianti ed eserciti, come da pellegrini e viandanti.

01-Livorno- Calci
02-Calci-Lucca
03-Lucca-Decco di Brancoli
04-Decca di Brancoli-Montefegatesi
05-Montefegatesi-Lago Santo Modenese(Tappada17Km)
05bis-Montefegatesi-Lago Santo Modenese(Tappa Lunga 23Km)
06-Lago Santo modenese-Passo Radici
07-Passo Radici-Frassinoro
08-Frassinoro-Lama Monchio
09- Lama Monchio-Fiorano Modenese
10-Fiorano Modenese-Campogalliano
11-Campogalliano-Migliarina
12-Migliarina-Guastalla
13-Guastalla-Campitellodi Marcaria
14-Campitello di Marcaria-Canneto sull'Oglio
15-Canneto sull'Oglio-Pralboino
16-Pralbolino-Corticelle Pieve-Dello
17-Corticelle Pieve-Dello-Brescia Citta'  Monastero di Santa Giulia
 
Le notizie su santa Giulia non sono storicamente attendibili, in quanto provvenienti da una Passio del VII secolo nella quale si narra del suo martirio e intrecciate a racconti tradizionali e altri leggendari.

Giulia era una ragazza cristiana cartaginese, di famiglia nobile, vissuta nel V secolo.
La Passio racconta che fu fatta schiava da un commerciante pagano, tale Eusebio, che la condusse in Siria.
Giulia, per le sue doti di dolcezza e sottomissione conquistò Eusebio.

Lo stesso la portava con se nei suoi viaggi e proprio durante in uno di questi, fecero naufragio al largo della Corsica.
Approdati sulle coste corse, tutto l'equipaggio venne sacrificato agli dei, come ringraziamento, ad esclusione della giovine, perché cristiana.

La cosa venne all'orecchio del governatore Felice, che probabilmente invaghitosi della bella schiava, tentò prima di acquistarla da Eusebio e quindi approfittando una sera dell'ubriachezza dello stesso gliela sottrasse con l'inganno.

Felice offrì a Giulia la libertà in cambio di un sacrificio agli dei, ma al rifiuto della ragazza ricorse alla violenza facendola percuotere e flagellare.
Quindi ordinò che le fossero strappati i capelli e infine la fece inchiodare ad una croce e gettare in mare.
Alcuni monaci dell'isola di Gorgona furono avvertiti in sogno dell'accaduto e recuperarono al largo dell'isola la croce con il corpo della martire ed un cartiglio, scritto da mani angeliche, con il nome e la storia del martirio.
Il corpo fu deposto in un sepolcro dell'isola.
 
Verso il 763 la moglie del re longobardo Desiderio, Ansa, fece traslare le reliquie della santa nella chiesa del monastero benedettino di Brescia, da loro fondato, dedicata a san Salvatore e consacrata nell'occasione da Papa Paolo I.
Le reliquie giunserò via mare all'odierna Livorno, dove sostarono, e quindi via terra fino alla città lombarda.

Sul finire del XVI secolo accanto alla chiesa di San Salvatore venne costruita una chiesa dedicata a santa Giulia (oggi sede del Museo dell'Età Cristiana), per cui le reliquie della santa furono sistemate sotto l'altare maggiore della nuova cheisa (17/12/1600).
Ma le reliquie furono più volte traslate in altre chiese bresciane tra cui San Pietro in Oliveto, del SS. Corpo di Cristo, ormai annessa al seminario. Più recentemente, nel 1957, nel nuovo seminario di Brescia intitolato a Maria Immacolata.
 
Anche se altre fonti, tra cui il Martirologio Geronimiano indicano in Corsica il luogo del suo martirio: "In Corsica insula passio Sanctae Juliae", la narrazione discorda completamente con gli usi del tempo e del luogo.
In realtà Giulia fu probabilmente martire durante una delle persecuzione del III-IV secolo e che le sue reliquie furono portate in Corsica da cristiani che fuggirono dall'Africa all'arrivo dei Vandali (439-440).

Se questa ipotesi fosse vera, potrebbe trattarsi della stessa santa Giulia, le cui reliquie sono venerate in Cartagine, insieme a quelle di san Fiorenzo.
Santa Giulia è patrona della Corsica e di Livorno ed è invocata nelle patologie delle mani e dei piedi.
In particolare in Corsica il suo culto è molto sentito a Nonza, dove la tradizione indica il luogo del martirio e dove sarebbero avvenuti particolari prodigi nel nome della santa.

Il pellegrinaggio, nel suo itinerario attraversa la Toscana, l’Emilia e la Lombardia, comprendendo il passaggio dalle 8 chiese nominate a santa Giulia, tra le quali 5, sono di datazione storica attinente all’epoca della traslazione.

1. Chiesa di Santa Giulia, Livorno Epoca 1602-1696, con la reliquia di santa Giulia.

2. La Pieve di Santa Giulia a Caprona (PI) Secolo XI

3. Chiesa di Santa Giulia a Lucca, (secolo X) del periodo alto-medioevale, dalle origini sconosciute sicuramente più remote rispetto alla datazione ufficiale.

4. La Pieve di Santa Giulia, (oggi di S.Giovanni), a Pieve di Monti di Villa (Bagni di Lucca) del 772 definita in Controne.

5. Santa Giulia nei monti, luogo meraviglioso nell’appennino modenese, dove troviamo la Pieve di Santa Giulia su un monte nominato “Monte di Santa Giulia” a Monchio (Mo), luogo devoto a santa Giulia, qui troviamo una reliquia (osso – parte di costola) della santa.

6. Chiesa di Santa Giulia in Migliarina (Mo) anno 772, all’inizio della Pianura Padana, posta in un distretto importantissimo del periodo Longobardo.

7. Chiesa di Santa Giulia in Brescia (1593 – 1599), è parte del complesso del monastero di S. Salvatore a Brescia, oggi sede del museo di santa Giulia.

8. Parrocchia di Santa Giulia, nel villaggio prealpino di Brescia (1959), qui sono sistemate le reliquie della santa.

Queste località sono le remote sentinelle dell’itinerario del cammino di santa Giulia, che ubicate lungo antichi sentieri già in uso in epoca Romana, forniscono oggi, una lontana, ma quanto meno tangibile testimonianza».


Sonia Piccoli - Camminando qua e là
 


Commenti:
ID59293 - 16/07/2015 17:32:09 - (Tc) - Fantastica...

L'ho conclusa da poco la via Francigena ,l'ho fatta in solitaria con la mia mtb partendo da casa mia fino a Roma/Vaticano...752 km di stupenda avventura,da Sabato a Sabato...ho visto luoghi davvero fantastici e conosciuto persone incredibili,un esperienza che ti lascia qualcosa dentro per sempre,cio' mi ha fatto apprezzare ancora di piu' il nostro belpaese,tutto da divorare,sia culturalmente,culinariamente e naturalisticamente...se si ha la possibilita' suggerisco di farla,non si restera' delusi...grazie Sonia per l'articolo vedro' di metterla in cantiere adattandola per la mtb...;-)

ID59506 - 23/07/2015 00:43:29 - (silsonia1@gmail.com) - Sonia Piccoli

Ciao TCGrazie a te, se hai bisogno di informazione a disposizione Sonia

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