Si prepara il compleanno

La nuova sede in via Rossini 24 è stata inaugurata da poche settimane e i festeggiamenti per i suoi primi 20anni sono previsti a maggio, quando ai momenti conviviali si aggiungerà un convegno sul tema della cooperazione sociale.
Nell’attesa, però, “La Cordata” di Roè Volciano prosegue e amplia i suoi orizzonti fra Garda e Valsabbia: prima di tutto assumendo come operatrice la signora Elena di Gargnano e raggiungendo con lei il traguardo dei cento dipendenti; poi inventandosi nuovi spazi di intervento sociale.

“Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo al servizio della comunità e soprattutto dei più deboli” è stato il commento, rilasciato per l’occasione, da parte del presidente Attilio Bonomi che si occupa di gestire la cooperativa da 18 anni.
Disabilità, anziani e minori, sono gli ambiti tradizionalmente oggetto d’intervento della Cordata che in virtù di modifiche normative da qualche tempo è stata affiancata dalla “CoopSer” per quel che riguarda l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, impegnati per lo più nelle pulizie e nella gestione del verde pubblico.
E’ La Cordata che si occupa dei 18 ragazzi ospiti dello Sfa (servizio formazione autonomia) di Roè Vociano nel quale lavorano la coordinatrice Tamara Lombardi, tre preparatissimi e motivati educatori oltre ad una ventina di eccezionali volontari. Sono gli operatori della cooperativa di Roè a gestire a Salò il micronido “Arca di Noè”, accreditato per ospitare dieci bimbi fra i 6 ed i 36 mesi.

L’intervento della Cordata nell’ambito della formazione non si ferma qui.
Giusto lunedì scorso, infatti, ha preso il via un corso di specializzazione che porterà 17 studenti che frequentano il quarto anno dell’Oss, corso per Operatori Servizi Sociali istituito presso la sede di Idro dell’Istituto Superiore “Perlasca”, ad approfondire le tematiche dell’assistenza domiciliare per anziani.
Per alcuni lunedì fino al 7 maggio, grazie a questo rapporto di collaborazione, a disposizione dei ragazzi ci saranno educatori ed operatori della Cooperativa per affrontare l’argomento dal punto di vista sia teorico sia pratico.
Fra le prospettive future, in virtù di un rapporto di collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali della Comunità montana che fa riferimento all’assessore Roberto Scandella, c’è l’apertura di uno “Sportello badanti” con il compito di facilitare l’incontro fra domanda e offerta.
“In nessun caso assumerà le caratteristiche dell’ufficio di collocamento o dell’agenzia interinale, anche perché la normativa a riguardo è precisa – ha detto al riguardo Bonomi -. Si tratterà di un servizio reso alle famiglie che ne faranno richiesta e prevede, oltre alla selezione, la formazione e l’indirizzo delle bandanti, il coinvolgimento dei sindacati che si occuperanno delle relative questioni amministrative: permessi, buste paga e quant’altro”.

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