05 Novembre 2008, 00.00
Sabbio Chiese
Lettere

Non siamo delinquenti

Siamo la compagnia del ragazzo finito all' ospedale e del ragazzo portato agli arresti in seguito alla rissa avvenuta a Sabbio Chiese.... Ci scrivono da Sabbio per puntualizzare meglio quello che accaduto.

Gentile direttore,
siamo la compagnia del ragazzo finito all' ospedale e del ragazzo portato agli arresti in seguito alla rissa avvenuta a Sabbio Chiese l' 1 novembre. Volevamo farle notare che i suddetti ragazzi facevano si parte della medesima compagnia (la nostra) ma totalmente estranea a quella di cui faceva parte l' extracomunitario, a differenza di quello scritto dal vostro articolo riguardante l' accaduto.

Volevamo pregarla gentilmente di informarsi sui vari fatti che accadono, prima di rendere pubbliche informazioni totalmente false e che potrebbero gettare in cattiva luce persone che subiscono.
Vorremmo farle notare anche che non si tratta di un fatto isolato, siccome è dall' estate appena trascorsa che accadono fatti simili con la medesima compagnia di extracomunitari.
Le forze dell' ordine sono sempre state chiamate in causa da noi, ma la legge italiana non ci fa sentire abbastanza tutelati.

Ci appelliamo al suo buonsenso perchè la cronaca possa presentare i fatti come accadono tralasciando inutili buonismi, ormai siamo stufi di subire indiscriminatamente passando dalla parte del torto e dei delinquenti.
Attendiamo una sua risposta o eventuali osservazioni (le lasciamo un indirizzo di posta elettronica).

Grazie per l' attenzione
Compagnia di Sabbio (lettera firmata)
Quando un giornalista ha la fortuna (in questo caso proprio di fortuna non si sarebbe trattato :-)) di essere presente quando i fatti accadono, certo è molto più preciso nel raccontarli.
Purtroppo non accade quasi mai... e se dovessimo scrivere solo di ciò che vediamo staremmo freschi (noi e voi che leggete).

Il più delle volte siamo costretti ad arrabattarci nel ricercare informazioni qua e là e quando troviamo le persone giuste che quei fatti li conoscono il più delle volte ci sentiamo dire di farci i c...i nostri.
Questo alla fine è uno dei casi più fortunati: le imprecisioni sono tutto sommato lievi, non ho fatto nomi quindi non ho messo nessuno in cattiva luce, voi avete avuto adeguato spazio per dire la vostra.
Alla prossima.
Ubaldo Vallini


Commenti:
ID173 - 05/11/2008 00:00:00 - (Giacomo2009) - Giacomo Fola

Per quanto riguarda i giornalisti, qualche volta, potremmo anche ringraziare Dio che esistano! Se siamo informati di tutto e di più è solo ed esclusivamente grazie a loro.
Poi, per il fatto che l'informazione sia in parte falsa, può succedere! Basta gironzolare per il proprio paese il giorno dopo che è sucesso un qualunque fatto. Si sentiranno 4,5,6 versioni differenti,a seconda di chi trovi! E' sconvolgente ma è così!
Anche se più sconvolgente mi sembrano questi extracomunitari che non rispettano affatto la NOSTRA società.
E' sufficiente leggere i giornali, guardare la tv: son sempre di più gli extracomunitari che uccido, spacciano, rubano rispetto agli Italiani! Almeno gli Italiani (molto pochi) si comportano male a casa loro!
Avete mai sentito di un italiano che uccide in Marocco? O in Albania? O in Romania? Io mai! Purtroppo mancano leggi severe verso di loro e verso chi sbaglia! Sono pienamente sicuro che tra 1-2 settimane usciranno dal carcere! Per far cosa? Per continuare a fare quello che facevano! Rubare, spacciare, ecc...
L'unica soluzione sarebbe quella di prolungare la pena a 40 anni, lavori forzati, pane a acqua. Sicuramente qualcosa cambierà!

ID174 - 05/11/2008 00:00:00 - (assenzio) -

Le leggi ci sono, non ne servono di più severe. Serve semmai la certezza della pena.
E perchè mai la pena non è certa?
Perchè le carceri sono troppo piene, ma soprattutto per permettere ai furbi di farla franca.
E' risaputo da tempo, infatti, che in carcere ci vanno e ci rimangono solo i ladri di galline.
Così ci ritroviamo che in Italia se il reato che commetti prevede la galera trovi il modo di scamparla. Più facilmente che nel caso di semplici multe.
Di questo non hanno certo colpa gli extracomunitari, semmai i furbi che ci governano, che hanno fatto le leggi ad hoc per salvarsi il culo... e che magari danno la colpa alla magistratura.

ID175 - 05/11/2008 00:00:00 - (walterbak) - Walter

Incredibile! E questa la chiamano giustizia? questa è l'italia? per questo noi paghiamo le tasse? per questo i nostri militari valsabbini combattono e magari muoiono all'estero? Una compagnia di extracomunitari va in giro per le nostre strade, per i nostri locali, utilizza i nostri servizi pubblici (sì, perchè spetta di diritto anche a loro utilizzarli, anche se non hanno per niente contribuito a realizzarli questi servizi e fanno tutto ciò che è a loro possibile per distruggerli o quantomeno ingolfarli), incrementa la delinquenza all'interno dei nostri paesi, viene più volte segnalato alle forze dell'ordine locali per episodi di violenza che genera nel solitamente tranquillo paesino, le quali (suppongo) puntualmente intervengono, spendono forze fisiche ed economiche (a nostro carico, ovviamente!), ci mettono il coraggio e la determinazione... per ottenere un fermo di qualche giorno e riavere poi in circolazione questa compagnia che ricomincia, ancora più gasata, a delinquere e a seminare zizzania... tanto non hanno nulla da perdere! Gli italiani cosa fanno? Quando si sentono offesi, sottomessi, discriminati, insultati, indifesi, cosa possono fare? Cosa devono fare? Chiamare le forze dell'ordine? Non serve a nulla, o comunque a molto poco, a quanto pare! Abbassare la testa e fare silenzio? Essere maltrattati proprio da quelle persone che gridano allo scandalo del razzismo nei loro confronti? Lasciare che questi delinquenti diventino “i più forti”, comandino nelle nostre piazze, nelle nostre scuole, nei nostri bar? Sembrerebbe di sì, perchè se non si fa in questo modo (cioè se non si accetta di essere trattati da “inferiori”, ma da PARI CITTADINI) si diventa razzisti e delinquenti, e ovviamente si finisce in prigione e sui giornali, con tanto di ossa rotte e orgoglio ferito. Puntualizzo che, se esistesse una gang valsabbina che si comportasse nel medesimo modo sentendosi “intoccabile”, mi scaglierei con questo commento anche su di essa, anche se a comporla ci dovessero essere dei miei vicini di casa o dei miei “pseudo-amici”! Ma se gridassi allo scandalo contro una gang valsabbina, tutti mi sosterrebbero e mi darebbero ragione, quando invece si tratta di stessi-identici criminali, ma extracomunitari, se li tocchi sei un razzista! Un mio amico, che su moltissime situazioni politiche-sociali-quotidiane-lavorative ragiona in modo opposto al mio, concorda con me su di una cosa: la nostra società falso-buonista (e soprattutto giornalisti e mass media perchè devono colpire questa gente falso-buonista che siamo noi), per non SEMBRARE discriminatoria nei confronti dei cosiddetti “extracomunitari”, e per sembrare più “buona” e “protettiva” nei loro confronti, dà sempre ragione ad essi soffocando e discriminando invece sé stessa! Con questo commento non intendo rivoluzionare il mondo, ma fare almeno due cose: prima di tutto vorrei chiedere ai valsabbini, bresciani, lombardi, italiani che qui sono nati e qui vivono da generazioni, di aprire gli occhi su questo fatto! Non è una questione di politica, di razzismo etnico, di orgoglio, ma di giustizia nei confronti di chiunque abiti sulle nostre terre. Inoltre vorrei mandare un messaggio verso le nostre forze dell'ordine locali (che rispetto, stimo ed ammiro moltissimo per il loro impegno) che suppongo leggano questo giornale e soprattutto verso tutti quegli extracomunitari che, consapevoli di essere considerati dagli italiani “meritevoli di compassione”, se ne approfittano e delinquono credendo che noi valsabbini (parlando a livello locale) siamo degli stolti, non ce ne accorgiamo e se ce ne accorgessimo faremmo finta di nulla per paura di loro: non è di voi che la nostra gente, i nostri giovani, i nostri padri di famiglia, i nostri imprenditori hanno paura, ma hanno paura della nostra legge, dei nostri giudici, dei nostri magistrati e della nostra società che al momento vi favorisce e favorisce così, seppur indirettamente, la vostra criminalità. Cari nemici extracomunitari della categoria soppra descritta (non facciamo di tutta l'erba un fascio), non sottovalutateci, non abbiamo per niente paura di voi!

ID176 - 05/11/2008 00:00:00 - (Giacomo) -

Concordo pienamente, anche nel dettaglio, qualsiasi parte scritta da Walter. Dire che sei un grande è poco!

ID177 - 05/11/2008 00:00:00 - (Giacomo) - Giacomo

Caro Assenzio, tu stai associando la colpa a persone che non devono assolutamente averla! Quando succedono questi episodi non devi guardare al passato! Devi guardare al presente! L’extracomunitario ha pestato a sangue il ragazzo italiano! E’ giusto, secondo te, un comportamento così? Te lo permette la legge? L’extracomunitario ha sbagliato, punto e stop! Non ce ne sono di balle! Ha sbagliato e deve pagare! Le cose che mi dispiacciono sono sostanzialmente due: la prima a riguardo del ragazzo che è finito all’ospedale, la seconda a riguardo dell’extracomunitario perché sono pienamente certo che starà in carcere per 1 settimana! Preferirei farlo stare in carcere 40 anni in una stanza di 1metro per 1metro con lavori forzati, pane e acqua. Raggiunti i 40 anni, spedizione al paese di provenienza con divieto assoluto di entrare in Italia! Magari fosse veramente così!

ID178 - 05/11/2008 00:00:00 - (innominato) -

Io sono pienamente daccordo con tutti voi, ci potranno anche criticare come razzisti, però nel tempo in cui viviamo e con tutti i fatti di delinquenza che subiamo da queste persone siamo costretti ad esserlo, e lo dovrebbero essere tutti per farli calmare e fargli capire che loro sono in un altro stato e non il loro.

ID180 - 05/11/2008 00:00:00 - (enzino.b) -

Cari ragazzi quando capiremo che non si tratta di 'noi' o di 'loro'? Le persone sbagliano indipendentemente dal colore della pelle o dalla provenienza etnica. Andate all'estero e chiedete come siamo visti noi italiani! Tutto il mondo è paese. Concordo pienamente con quanto detto da Assenzio. La legge va rispettata e fatta rispettare. Da tutti. Siamo sicuri che in Italia sia così?

ID181 - 06/11/2008 00:00:00 - (Giacomo) - Giacomo

Tutto il mondo è paese? Allora perchè ogni paese è differente dall'altro?? Cavolata bella grossa! Il mio paese è l'Italia, punto e stop. Poi, dire che l'Italia faccia parte del mondo, questa è un'altra cosa. L'Italia è degli Italiani. Noi non siamo padrono negli altri paesi. Vogliamo esserlo nel nostro.

ID182 - 06/11/2008 00:00:00 - (assenzio) -

Caro Giacomo. Credo che tu non sarai padrone da nessuna parte finchè non impari a rispettare gli altri, extracomunitari o italiani che siano. Quando si dice che tutto il mondo è paese significa che da altre parti gli extracomunitari siamo noi... e non è che abbiamo sempre fatto bella figura o rispettato gli usi e costumi locali, anzi. Così va il mondo e gli episodi di delinquenza vanno stigmatizzati ovunque avvengono e chiunque li pratichi.
E perchè perchè 40anni al posto di una settimana di galera li daresti all'extracominitario e non all'altro compare, pure arrestato, che invece è bello bianco e cresciuto a Sabbio Chiese? Alla faccia del non siamo razzisti.

ID183 - 06/11/2008 00:00:00 - (Giacomo) - Giacomo

Caro Assenzio, io rispetto chi rispetta me e la società cui appartengo. Ho amici senegalesi, albanesi che considero totalmente uguali a me e li reputo italiani...Sai perchè? Perchè hanno capito dove sono. Hanno capito che non sono nel loro paese. Hanno capito che devono rispettare, comportarsi bene e tutto quanto c'è di positivo. (Queste cose me le hanno dette loro, non me le sto inventando io!) Sono persone splendide e non vedo perchè non potrei rifiutare extracomunitari che insinuano nella più totale indifferenza a mettercelo in quel posto! E' giusto dare in base a quanto si riceve. Questo è quello che penso e che continuerò a pensare. Il mio paese è l'Italia, le mie tasse finiscono a Roma (non in altri Paesi), io devo seguire quanto mi dice la mia legge (non quella degli altri Paesi) ed è giusto che il mio Paese venga rispettato. Poi se ci sono Italiano che assumono atteggiamenti da teste d c...., questa è una cosa a parte.

ID185 - 06/11/2008 00:00:00 - (assenzio) -

Carissimo Giacomo, ti auguro di non avere mai bisogno di uscire dall'Italia in cerca di lavoro, perchè mi sa che non sei proprio tanto in grado di metterti nei panni degli altri. Quello che io insisto a dire è che di fronte alla legge non deve contare se sei extrac. oppure italiano. Deve contare che se fai una cazzata la pena prevista la devi scontare. E aggiungo ancora una volta: se non è così è per colpa di queli politici che hanno voluto leggi apposta per fare uscire la gente di galera, non certo dei poveri cristi, italiani o stranieri che siano.
ciao

ID186 - 07/11/2008 00:00:00 - (Giacomo) -

Appunto, è quello che dico! Italiano e straniero devono essere trattati in egual modo! E smettiamola di dare colpa ai politici.

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