Conosciamo le nostre acque?

Come abbiamo già scritto su queste pagine, nel caso di Sabbio Chiese sono immediatamente intervenuti il sindaco Onorio Luscia e l'assessore Walter Zambelli insieme alla Polizia Locale, che ha avvisato l'ARPA Lombardia.
Per risalire alla fonte probabile dell'inquinamento, sono stati prelevati dei campioni di acqua che verranno analizzati al più presto.

Quella dell'inquinamento a Brescia è una piaga che macchia significativamente la nostra provincia: nel 2013 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato la classifica delle 20 città più inquinate d'Europa, in cui Brescia occupava la quinta posizione. I parametri riguardavano l'aria, in particolare le emissioni di particolato sottile: ma l'acqua?

Tra i peggiori corsi d'acqua della Provincia, spicca quello che attraversa la Valtrompia, in cui sono state rinvenute tracce di cromo.
Ancora da accertare se il tasso di neoplasie e tumori in Valtrompia, significativamente più alto rispetto alla media italiana, abbia a che fare con lo stato dell'acqua.

Tornando al Vrenda: è un torrente che nasce dal Monte Pino e attraversa tutto l'abitato di Odolo per gettarsi nelle acque del Chiese.
Storicamente, sulle sue sponde si sono insediate le antiche fucine di lavorazione del ferro.
Nel biennio 2012-2013 il Comune di Odolo s'impegnò nella realizzazione di un progetto di riqualificazione, che evidenziò dei parametri complessivamente buoni.

Dal punto di vista della qualità biologica, emersero risultati diversi, a seconda del tratto da cui era stato prelevato il campione: in località San Bernardino la comunità macrobentonica ed ittica appariva caratterizzata da elevati valori di biomassa.
In località Forno, invece, ai numeri corrispondeva una classe di qualità III, con giudizio di “ambiente inquinato o comunque alterato”.

Nel settembre 2013, l'Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente ha pubblicato uno studio sulla qualità delle acque di Brescia e provincia: non compare la voce Vrenda, ma il Chiese viene classificato in tutti i suoi tratti nella classe medio/buono per quanto riguarda lo stato ecologico.
Allo stato chimico invece, all'altezza di Barghe, la classe cambia in “non buono”, a causa del ritrovamento in quell'anno di tracce di mercurio. I parametri vengono aggiornati ogni tre anni.

Buone notizie infine secondo i dati di a2a, aggiornati all'agosto 2014.
Nella tabella delle analisi condotte sul fiume Chiese tutti i parametri risultano compresi nelle soglie previste dal D.lgs 31/01, comprese le voci “nitrati e nitriti”, che riguardano le conseguenze delle attività dell'uomo e la degradazione dei batteri.