No tu no, ma perché?

Trentacinque, fra mamme e papà, quelli che hanno sottoscritto una lettera inviata al mondo della scuola e alle Istituzioni, per chiedere chiarimenti in merito ad una vicenda dai risvolti kafkiani.
I loro figli con la ripresa della scuola andranno a frequentare la 4^C alla Primaria “T. Olivelli” di Salò, ma non potranno farlo con la maestra che li segue ormai da tre anni.

Si tratta della maestra Angela che dal 2016 era “di ruolo con riserva”.
Negli ultimi tre anni, insieme ad una collega e ad una terza che però cambiava ogni anno, si è occupata dei bimbi della sezione C, l’unica delle quattro, a quanto pare, a dover contare su insegnanti precarie fin dalla classe Prima.

Ebbene: la maestra Angela, fino alla chiusura della scuola per Covid, ha garantito la continuità dell’insegnamento ai pargoli.
Ora che si riprende con la didattica e con lo “stare insieme”, ora che dopo una pausa sofferta come è stata in questi mesi è il momento di prestare molta più attenzione del solito alle dinamiche anche di tipo psicologico che si creeranno nel gruppo classe, con la parola "continuità" che viene ripetuta come un mantra, lei non ci sarà più.

E’ successo nel frattempo che la maestra Angela ha partecipato al Concorso straordinario regionale vincendolo.
Avrebbe scelto ben volentieri di tornare nella sua classe, all’Olivelli di Salò, ma non può. A Salò, infatti, quel posto risulta occupato.
Da chi? La domanda è lecita. Da lei stessa, l’assurda risposta.

Essendo infatti già occupata, quella “cattedra” non è stata messa “in palio” per i vincitori di concorso ed è a disposizione per una assegnazione provvisoria, ad un supplente, insomma.

Formalmente, l’unico modo per tenere la maestra Angela in quella classe, potrebbe essere che lei rinunciasse al ruolo tanto agognato.
Ma vi pare?

Alleghiamo nella sua forma integrale la lettera di protesta dei genitori.

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