Depuratore sul Chiese: «Atto di prepotenza»

I valsabbini, sabato scorso, guidati dai comitati ambientalisti, sono scesi a Salò per manifestare contro il progetto di utilizzare i territori di Gavardo e Montichiari e il fiume Chiese per depurare i reflui dei comuni gardesani.

La manifestazione, organizzata dal Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro e il Comitato Basta Veleni di Brescia, ha visto una folta partecipazione. La protesta è stata però guastata dall’intervento della Polizia locale di Salò, che con un atteggiamento da “azzeccagarbugli” ha fatto rimuovere alcuni striscioni appesi al palco nella piazza davanti al municipio e vietato il volantinaggio, minacciando sanzioni.

Il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, in un’intervista rilasciata al Giornale di Brescia ha detto che su sua espressa indicazione la Polizia non ha multato i manifestanti per evitare polemiche. Ma poi ha rincarato la dose dicendo: «Se il Garda oggi è uno dei laghi più puliti d'Europa è grazie alla loro lungimiranza. Sono i valsabbini, piuttosto, a dover fare autocritica per come è ridotto il Chiese».

Pronta la replica dei comitati valsabbini: «Noi potremmo anche pensare al fiume Chiese se lui è altri “lungimiranti” come lui non volessero venire a scaricare i loro reflui da noi. Si tengano le loro fogne e noi toglieremo il disturbo».

E sulla questione sanzioni per il volantinaggio, che secondo il regolamento comunale è vietato per i “volantini pubblicitari”, non per altro, Gianluca Bordiga portavoce del Tavolo delle associazioni, in una dettagliata nota sulla vicenda dice: «Se il Sindaco di Salò si rende conto che la sua Polizia locale ha commesso un abuso d'ufficio, e quindi lui cerca di rimediare venendo a dire che il verbale non è stato fatto, si genera una situazione ancora più grave, perché la Legge e i regolamenti sottostanti non possono esse interpretati, ovvero se noi abbiamo violato la legge e il regolamento sono obbligati a sanzionarci. Ma se non abbiamo fatto queste violazioni non dovevano nemmeno fare azione di disturbo come hanno fatto.

Il punto è che la Polizia locale, forse inconsciamente (?), ha compiuto un atto di intimidazione quando ci hanno detto che non potevamo distribuire i volantini, forse anche abuso d'ufficio (?), ed hanno anche compiuto una azione, anche questa inconsciamente (?), di disturbo perché trattenerci 40 minuti ha molto limitato la libertà di comunicazione».

Qui sotto il video con le interviste realizzate durante la manifestazione dal nostro Armando Ponchiardi

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