Alpini a L'Aquila accolti a braccia aperte

È in pieno svolgimento l’88esima Adunata nazionale degli Alpini a L’Aquila. Un raduno particolare quello di quest’anno, in una città che presenta ancora le ferite inferte dal sisma del 2009. E questo, ovviamente, influisce sul clima dell’evento, con gli Alpini che si sentono un po’ frenati e limitati nel far baldoria.

«Indubbiamente – ci racconta Paolo Cabra, consigliere sezionale della “Monte Suello” di Salò e direttore del giornale sezionale – la situazione con la quale si presenta la città, con ponteggi su ogni palazzo e monumento del centro storico lascia il segno.
Di contro gli Aquilani sono molto contenti della presenza degli Alpini: “Ci avete restituito la nostra piazza”, ci hanno detto alcuni ieri sera in piazza del Duomo.
La piazza era il cuore della città, la zona del ritrovo, della “movida”, sempre piena di gente. Dopo il terremoto, molti locali hanno chiuso ed è rimasta spopolata».

La città si presenta come un cantiere fermo. La ricostruzione fatica a ripartire a causa di una burocrazia statale che frena la volontà delle persone.
«Abbiamo incontrato alcune persone che ci hanno raccontato le loro vicende legate alla ricostruzione e per quello che ci han detto la causa dei cantieri fermi è quella della burocrazia che rimpalla la gente da un ufficio all’altro senza che nessuno prenda delle decisioni. Gli aquilani sono gente di un’intraprendenza rassegna: non manca la volontà di costruire, ma si scontra con una macchina statale che blocca ogni iniziativa».

Comunque gli Alpini non sono mancati a questo appuntamento. Nonostante la distanza, si registra una presenza di Penne Nere superiore alle aspettative. La maggior parte si trova negli attendamenti allestiti nella periferia e nei paesi del circondario, altri hanno trovato alloggio nelle strutture ricettive della costa.

Già nella serata di venerdì lungo le vie del centro non mancavano cori improvvisati e gruppi di suonatore. Nella serata di sabato le fanfare e i cori alpini si esibiranno in chiese e piazza della città e dei paesi del circondario in appuntamenti ufficiali già concordati con l’organizzazione dell’Adunata.

L’attesa è poi per l’evento conclusivo, la grande sfilata della domenica che vedrà gli alpini sfilare sezione per sezione lungo le vie della città. Qui si vedrà l’abbraccio degli Aquilani e degli Abruzzesi alle Penne Nere.

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