12 Marzo 2019, 16.00
Serle
Lettere

Sarò anche un «serlì egnorant» ma non sono stupido

di M.F.

Serlì egnorant. Da nativo serlese, sin da quando ero piccolo, andavo in Cariadeghe a funghi, raccoglievo nocciole e castagne...


... Nel periodo delle vacanze rimanevo con mio cugino sull’altopiano, si portavano le mucche al pascolo, tutto il territorio era pulito sembrava un giardino, l’aria era pura, la natura incontaminata.

Se venivi sorpreso da un temporale, ti riparavi in una malga, la «casina del Comune», a volte tornavi con il buio.
Ti volavano vicino i pipistrelli avevi paura perché dicevano che ti saltavano nei capelli.
Tornavi stanco, ma dovevi ancora portare le mucche nella stalla. Prima le facevi bere nella pozza che era una risorsa per il paese perché essendo una zona carsica l’acqua era un lusso.
Le pozze venivano pulite durante tutto l’anno. In primavera migliaia di rospi migravano dai monti e andavano a riprodursi nelle pozze, era uno spettacolo.

Poi un bel giorno delle persone intelligenti arrivarono a Serle senza chiedere niente a nessuno e ci tolsero metà territorio costruendo una polveriera militare.
All’interno di essa delle persone armate ci intimavano di stare lontani dal perimetro. Però ci rimase ancora metà territorio per coltivare le nostre passioni andare a funghi, fare la legna e andare a caccia.

Una notte senza chiedere niente a nessuno arrivarono a Serle delle persone persone intelligenti, tabellarono la zona con la dicitura di Parco Naturale.
Chiedendo spiegazioni di tale atto, compiuto di notte, e soprattutto il motivo, ci venne detto «serlì egnorant, facciamo questo per il vostro bene». Adesso comandiamo noi, da ora non potrete più andare a funghi, tagliare la legna e andare a caccia. El serlì egnorant si ribellò disse perché dopo vari scontri si arrivò ad un compromesso.

Cambiamo la dicitura da Parco, a Monumento Naturale, comando sempre io perché sono intelligente e ho studiato, mentre tu sei un serlì egnorant, ti faccio andare a funghi, tagli la legna e vai a caccia. Da allora andando a funghi e a caccia si notarono dei cambiamenti.
Nel prato dove una volta portavo le mucche al pascolo venne fatta una piantagione di mele, vennero apposte cassette per il ricovero dei pipistrelli, venne ristrutturata la «casina del Comune».
Vennero messi dei teli lungo le strade e fatti dei sottopassaggi per convogliare i rospi nelle pozze. Che vennero pulite e allargate con delle escavatrici.

Si fecero dei punti fuoco per poter consentire alle famiglie di usufruire di giornate all’aria aperta con picnic, in sicurezza.
Nella mia testa da serlì egnorant scatta un perché. Che senso ha rovinare l’unico prato per delle piante di melo. Dove dormivano prima dell’arrivo della persona intelligente i pipistrelli?Dove mi riparo se mi sorprende un temporale? Perché vennero messe sbarre alla «casina», potevano entrare solo le persone intelligenti.
Ma soprattutto quello che non capisco essendo serlì egnorant, insegnare la strada ai rospi che da millenni andavano nella pozza a riprodursi. E vedere carcasse di essi vicino ai teli e ai sottopassaggi. Le pozze erano vuote dall’acqua perché il fondo ormai compromesso dall’escavatrice non tenevano più.

Vedendo tutto questo scempio e non riuscendo a capire mi avviai verso casa a testa bassa, con il cane al guinzaglio e il fucile in spalla passando vicino ai punti fuoco venni etichettato come un assassino e di stare lontano e che mi dovevo vergognare di andare in giro con un fucile a sparare a animali indifesi.

Alzando lo sguardo vidi un signore distinto, di sicuro intelligente, si vedeva che aveva studiato, anche perché aveva ai suoi piedi un cagnolino di razza pura infreddolito ma che indossava un paltò fucsia, che si stava grigliando un pollo (penso morto per cause naturali) e cuoceva delle salamine di maiale molto invitanti.

Arrivando ai giorni nostri senza chiedere niente al serlì egnorant fecero un progetto per fare un percorso di mountain bike, naturalmente accolto con grande entusiasmo dalle persone intelligenti.
El serlì egnorant chiedendo spiegazioni venne messo da parte di nuovo.
A questo punto vedendo tutto quello di cui è capace di fare la persona intelligente e che più ha studiato e più fa danni el serlì ignorant prende in mano la situazione e si ribella.

Noi vogliamo godere con poco.

Vedere l’alba da un capanno, trovare un porcino nei posti che ci ha insegnato il nonno.
Vedere la prima ferma del nostro cane sulla beccaccia, sono emozioni che nessuno ci può togliere.
El serlì el resta egnorant ma lé mia stupét.

M.F.


Commenti:
ID79933 - 12/03/2019 16:52:15 - (elio@ferrutensili.com) - Bella

Sarai anche ignorante ma complimenti!

ID79934 - 12/03/2019 17:00:25 - (FilippoIppo) - Non sono d'accordo

Conosco poco di Cariadeghe, quindi quello che si racconta in questa lettera potrebbe anche essere tutto vero. Però non sono d'accordo che il buon senso stia dalla parte dell'ignoranza (come si vorrebbe far credere in questa lettera) e la sopraffazione dalla parte dell'intelligenza.

ID79938 - 12/03/2019 19:38:32 - (pierdo53) - Sono d'accordo

Anch'io non conosco Cariadeghe, ma se penso alle scelte fatte dalle "persone intelligenti" citate nell'articolo anche in altri contesti, mi schiero senz'altro dalla parte del "serlì egnorant" ma buon conoscitore del proprio territorio.

ID79940 - 12/03/2019 20:56:22 - (Tc) - ...

pero' el serli' engnorant el sa desmentega che Serle e Cariadeghe non sono di proprieta' esclusiva,se fosse,proprieta' privata riconosciuta,si metterebbero divieti di accesso e transito,ma siccome non lo e',e l'accesso e' libero a tutti,volenti o no ci si deve adeguare,tra l'altro l'olio nelle pozze de rospi chi ce lo mise? Le gome sbusade ale auto,di sicuro non eran turisti quelli che lo fecero,le migliaia di archetti trovati durante la ricerca della bambina scomparsa chissa' da dove venivano...capisco che chi nasce in un territorio,se lo senta proprio,ma se non è proprieta' privata, legalmente riconosciuta e legalmente recintata,ghe' mia tant de fa' e pensa'...

ID79947 - 13/03/2019 09:39:56 - (ramon) - Serlòch

Noi dei paesi vicini chiamiamo quelli di Serle “Serlòch”... e questa lettera conferma tutti i pregiudizi: “egnorant e stùpet”

ID79950 - 13/03/2019 14:21:16 - (mananto) -

Avevamo capito senza ripeterlo otto o nove volte che siamo di fronte ad uno di Serle e per di più ignorante

ID79951 - 13/03/2019 14:28:37 - (S.R.) - Mah...

"El serlì egnorant chiedendo spiegazioni venne messo da parte di nuovo"... quando si chiedono spiegazioni sulle motivazioni del no alla cartellonistica e viene detto che "non la vogliamo e basta" però vi va bene? Coerenza questa sconosciuta.

ID79953 - 13/03/2019 18:01:39 - (Giacomino) - Mi rifiuto di pensare

che per godere delle bellezze paesaggistiche di Cariadeghe bisogna per forza avere un fucile in spalla. Non siamo sull'Aspromonte almeno lo penso

ID79955 - 13/03/2019 18:46:31 - (Serlese) - Quante Orecchie da Mercanti .. ma avete letto il titolo?

Mamma mia che stato!L’articolo eè semplicemente uno sfogo nostalgico di un fruitore autoctono del parco che ha solamente voluto esprimere quanto sia cambiato lo stato dei fatti e dei luoghi..da quando..ai tempi dei nonni..vigeva un equilibrio tra natura incontaminata e tradizioni contadine..verncolari..chiamatele come volete. Il racconto nemmeno e’ troppo incentrato ne su caccia ne su bracconaggio ne su piste ciclabili. Invece tak eccoli qua i civilizzati portatori di libertà e pace..a spruzzar veleno in nome dei cavoli propri..che alla fine sono riassunti nella setta MODAIOLA dei BICICLETTARI di nuova generazione.Di nuovo a cogliere l’occasione per insultare, per reinterpretare le informazioni a proprio piacimento e a bramare la chimera ciclabile.Quanti poeti, quanti saccenti ,quanti giudici..quanta gente che ha voglia di venire a Serle a farsi i cazzi propri e poi pedalare via, tornare nel mondo civile dove non ci sono i serloch ignoranti e stupidi

ID79956 - 13/03/2019 20:02:35 - (Tc) - Serlese...

e' ora di pensare di lasciar da parte la nostalgia',i tempi son maturi e vanno avanti,come le generazioni,bisogna solo adeguarsi,cosa che mi pare alcuni non son disposti a fare,anche a me piacevan i carretti con i cavalli,che faccio un articolo contro gli intelligentoni delle case automobilistiche? Vogliam capirla si o no che Cariadeghe e' di tutti e tutti ne usufruiscono come possono e vogliono,nel rispetto del territorio e regole,quindi che sia l'arcaica caccia o la nuova ''setta ciclistica'',che gia' definirla cosi denota tutto l'astio contro la categoria,cazz@ avete un pluricampione mondiale che è proprio di Serle,roba di andarne fieri!Questa ottusita' proprio non conviene a nessuno,anzi qualcuno di nuova generazione,si spera,la veda come un opportunita' per il futuro,perche' non si vive di soli ricordi nostagici,possiamno godere tutti di poco,chi col ca' en ferma chi con l'ascesa en mtb a S.Bartolomeo,e magari beer un bicer ensema dagli Alpini...a capila...

ID79957 - 13/03/2019 21:40:45 - (SaraRagnoli) - Sui pregiudizi...

Si dicono cose simili sugli abitanti di altri paesi e di chissà quali e quanti altri luoghi...sono sicura si potrebbe trovarne per ogni paese delle nostre provenienze. Cosa dimostrerebbe che gli stereotipi e i pregiudizi sono validi e sensati? Questa lettera? Cioè questa non rappresenterebbe le opinioni, il sentire, i desideri e le sensazioni di un singolo che si identifica con le sue tradizioni e i suoi luoghi, bensì le tare di tradizioni centenarie e delle genti che le hanno tramandate? Divertente notare che a dare degli ignoranti agli altri si offende solo sé stessi. L’unico vecchio adagio che mi pare adatto dice che se non impareremo a vivere come fratelli moriremo come stolti (Luter king).

ID79958 - 13/03/2019 23:48:20 - (Serlese) - Cariadeghe è e resterà di tutti...chi lo vieta?

Il racconto vuole esprimere le perplessità nate in molti cittadini serlesi riguardo progetti intelligenti messi in atto che invece di dar frutto a qualcosa di utile per il paese finora l’han solo rovinato (il tuo “bisogna solo adeguarsi ai tempi maturi che vanno avanti mi fa rabbrividire”)Quindi non e’ un articolo CONTRO qualcuno ma un testo che dovrebbe far riflettere sul perche gli oppositori sono sul chivalà (e con questo rispondo anche a chi dice che le motivazioni sono “non la vogliamo e basta”). Cariadeghe è di tutti è sempre stata di tutti e continuerà ad essere di tutti (ma è un MONUMENTO e il significato dovrebbe far riflettere!)I ciclisti VERI non sono i moderni Biciclettari della Setta che una volta giocavano a calcetto nel tempo libero ed ora si comprano bici e abbigliamento ultratecnologici per postare foto percorsi tempi e quant’altro su FB. Quindi tanto di cappello al Professionista Juri

ID79959 - 13/03/2019 23:49:51 - (Serlese) - Cariadeghe è e resterà di tutti...chi lo vieta?

Questo potrebbe essere l’ennesimo progetto sterile che fa gli interessi solo di pochi…e che in prospettiva non darebbe valore aggiunto al MONUMENTO CARIADEGHE… non sono i bicer de vi’ dagli alpini che promuovono turismo o indotto per il paese.(e poi non raccontarmela che ripeto.. i biciclettari salgono con bici ,abbigliamento e cibi tecnologici… si fanno i cavoli loro e poi tanti saluti. Ripeto, forse le opportunità per il futuro non sono state chiarite e sono piu i rischi che questo progetto diventi l’ennesima ciofeca … con cartelli o senza cartelli nessuno RIPETO ha il divieto di usufruire l’altopiano smettiamola di fare false propagande !

ID79960 - 14/03/2019 12:31:42 - (Tc) - serlese...

a me fa rabbrividire quel ''Biciclettari della setta''...come dire che in Cariadeghe posson andarci solo tipi come Juri o zo de le...dov'e' il problemea di farsi foto con mezzi ipertecnologici per metterle su FB?...Anche loro devon faticare e di più di Juri per arrivarci e se le meritano poi 2 foto con amici su in Cariadeghe...perche' non si parla chiaro,stanno sui coglioni quelli con la mtb elettrica,perche' si ha paura che portera' solo turismo di massa e non di qualita' e' questa la paura,tra l'altro infondata,vedi in Trentino come funziona,con le Mtb e le E-bike si sono arricchiti in molti e il territorio non ha avuto nessun drastico cambiamento geologico...questo dovrebbe essere da monito per le nuove generazioni e anche per i nostalgici se vogliamo...a capila...;-)

ID79961 - 14/03/2019 14:06:07 - (Serlese) - I Monumenti non vengono rimodernati...

Io son un comune cittadino che ha la propria visione.. quella della setta e’ un mio modo colorato per definire quei fenomeni modaioli del momento...spinti piu che altro da pochi che hanno interessi nel lucrare cavalcando l’onda.le ebike sono un po fuori controllo tant’è vero che in vari paesi stanno creando problemi e quindi si stanno creando normative in quanto molte persone maleducate saltano in sella e vanno in giro senza rispetto, non come i ciclisti che han sempre battuto sia strade che sentieri in cariadeghe senza nessun problema o timore.

ID79962 - 14/03/2019 14:11:23 - (Serlese) - I Monumenti son Monumenti!

Monumenti naturali ce ne sono in tutta italia e contemplano la caccia perche fa parte della tradizione e convivendo con la natura e l’ecosistema.Nuove piste adeguate potranno essere fatte in zone simili visto che abbiamo un vasto territorio con le medesime caratteristiche.infatti sono molte le attivita’ o le azioni che anche altre categorie di utenti non possono aimè liberamente praticare in un Monumento Naturale.. siete voi a non voler capire.Monumento:Testimonianza concreta e durevole di esaltazione, a onore o a ricordo di persone o di fatti”. E quindi? Volete pure cambiare a vostro piacimento il significato etimologico? Gli irrispettosi siete voi!

ID79997 - 17/03/2019 15:10:33 - (Tc) - ...

come fai ad essere sicuro ci siano chi abbia interessi a lucrare cavalcando l'onda?Nomi cognomi o lanci il sasso e ritrai la mano?Io la vedrei piu' come un 'oppurtunita' di guadagno al limite,che potrebbe sfruttare anche qualcuno di Serle...Quella delle e-bike fuori controllo e' una stupidaggine che non ha ne capo ne coda,quante net veste en giro?In verita' i divieti alle bici in certe zone e' stato messo per colpa di stronzi senza motore che scendevano senza rispetto dell'ambiente e delle persone e per colpa di pochi ci van di mezzo tutti,un po' come quei fenomeni dell'enduro che vanno dove non si puo' e le nostre montagne ne sanno qualcosa,Serle non e' immune.Se vogliamo pensare ad un ecosistema,ci si dovrebbe impegnare di piu' all'estirpazione del bracconaggio,molto presente in questo 'Monumento'...ti consiglio di leggere la lettera di risposta del sig.P.F. e se non ti e' chiara la prima volta,rileggila una seconda...a capila...;-)

ID80007 - 18/03/2019 07:36:12 - (Serlese) - O ma siete duri di comprendonio eh.

L’erticolo di PF non. E’ accusatorio ma in sostanza dice... qui continuano a fare e disfare e noi lo prendoamo in quel sedere! Le motivazioni sono i danni creati finora da azioni che invece erano vendute come positive per il paese. QuIndi PF non ha capito una mazza come tuti quelli che leggono toni accusatori nella lettera.. se li leggete quasta si chiama coda di paglia. E te te capeset mia parte 1... Il percorso non e’ nato da esigenze o proposto dal collettivo o dalla amministrazione ma da colui che gia ha fatto parecchi danni in Cariadeghe ogni volta con la motivaziome cne arrivavano fondi. A chi poi...ed ora chi em con lui anspingere sul progetto ha interessi privati. Puo starci ma le esperienze passate lasciano scettici gli ignoranti.E te te capeset mia parte 2 ...

ID80008 - 18/03/2019 07:39:04 - (Serlese) - Errata corrige

All’inizio della risporta Volevo dire che l’articolo di MF non e’ accusatorio e non PF.

ID80013 - 18/03/2019 12:27:41 - (Tc) - serlese

da serli' a serli'...se perche' so de rasa serlina...ma somea strano che l'unic che ga' capit MF ta set apena te...chi sara' pie dur de comprendonio?...Con questo chiudo ,perche' non ce se ne viene fuori...tu stai con le tue ragioni e tutti gli altri con le loro...buona continuazione.

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