16 Aprile 2014, 08.00
Terza pagina

L'ultimo dei trovatori 2 di 3

di LoStraniero

Il giorno dopo, attrezzato di tutto punto, iniziai la faticosa salita. Era una bella giornata di sole, tiepida e luminosa.


... Arrivai in cima nel tardo pomeriggio del giorno dopo, con grande fatica non essendo abituato a tali tipi di percorsi.
Proprio sulla vetta c’era un larghissimo spalto dal quale la vista poteva spaziare fino a un lontano orizzonte.
Su una lastra di pietra bianca incisa a fuoco come le tavole di Mosè, una scritta grande diceva: Piazza della Conoscenza.

La piazza era circondata da un parapetto basso sul quale, in corrispondenza dei quattro punti cardinali, era disegnata una stella le cui punte indicavano i paesi che si scorgevano in lontananza.
Marezia si trovava a ovest, adagiata lungo il mare come una bella signora dormiente.

Il parapetto circolare, che girava tutto intorno, era interrotto solamente in tre punti, equidistanti l’uno dall’altro, per consentire l’accesso alla piazza. I punti erano uniti da strisce di pavimentazione bianche che attraversavano la piazza formando un perfetto triangolo equilatero.
Proprio al centro del triangolo e quindi al centro della piazza, c’era una sfera sempre di pietra bianca con incisa tutt’intorno alla scritta: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e canoscenza”. Durante.

In corrispondenza del primo accesso, sempre su una lastra di pietra bianca era incisa la scritta: via dell’Amore n.1 e sotto: “Al cor gentil rempaira sempre amore”. G.Guinizelli.

Sul secondo accesso la lastra recava la scritta: via dell’Amore n. 2 e sotto: “Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende”. Durante.

Sul terzo accesso la lastra diceva: via dell’Amore n. 3 e: “Amor che move il sole e l’altre stelle”. Durante.

°=°

Ero costernato e confuso.
Mi chiedevo che significato avesse tutto questo.
Chi era questo Durante che non avevo mai sentito nominare? Forse si trattava di un verbo? Un participio presente nel senso di una cosa che dura?
Lanciai lo sguardo giù, lungo un versante. C’erano diverse vie che venivano su e che alla fine confluivano tutte in una. Mi era parso di scorgere addirittura dei cavalieri. Non tutti arrivavano in cima, molti tornavano indietro.

Girando lungo il parapetto, potei osservare anche gli altri versanti. Stessa cosa: diversi erano i percorsi che però confluivano tutti in uno.
E la via dell’azione, e quella delle arti e quella delle scienze dov’erano andate a finire?
Nonostante lo stato di confusione in cui versavo, qualche riflessione riuscii a farla.
Nel salire sul monte io vedevo solo la mia via, ma dalla cima le vedevo tutte.
Pare che in quel posto dominasse il circolo: il parapetto circolare, il più ampio circolo del lontano orizzonte tutto intorno, la sfera al centro della piazza, il cielo concavo come parte di una sfera più ampia.

Che cosa poteva significare? Forse occorreva un pensiero circolare per conoscere, per capire?
Non è che la vita stessa è circolare nel senso che si debba tornare al punto di partenza per chiudere definitivamente il ciclo e forse per aprirne un altro?
Lampi, sensazioni, parvenze di verità mi attraversavano la mente.

Altri invisibili circoli, altri orizzonti, altre più ampie calotte non strutturate erano possibili?
Pensare è essere. Il pensiero però è prodotto da una struttura fisica. Può esistere un pensiero svincolato dalla struttura? E se esiste come si manifesta?
Avvertivo un profondo disagio, un senso d’incompletezza.

Laggiù lungo il mare, Marezia sonnecchiava placidamente.

°=°

Il sole aveva voglia di andare a dormire.
"Era già l'ora che volge il disìo ai navicanti, e 'ntenerisce il core".
Nuvole colorate solcavano il cielo.
Pensai: per dare un senso a quel mare e al quel sole morente e a quelle nubi che vanno, ci vorrebbe una donna.
Pensai alla mia compagna di scuola.  Era così bella!

Mi tornò in mente una canzone di Fidenco:

“ Un giorno il sol
 discese in mar
 e tutto il mare incendiò.
Anch’io così vorrei scaldar
Per sempre i sogni del tuo cuor”


Decisi di cercare la mia antica compagna.

(continua)




Commenti:
ID43651 - 16/04/2014 16:49:19 - (Dru) - Pensare è essere

Poi dici,ma il pensiero è prodotto da una struttura fisica. Riflettiamo , se fosse come dici, allora pensare non sarebbe essere, ma solo una sua parte, poiché vi sarebbe una parte dell'essere che non è pensiero, ma appunto quella struttura fisica che noi astrattamente poniamo oltre il pensiero e che così lo produce. Ma è così ? Ma il significato di produzione non è della mentalità ? Ma la struttura fisica non è della mentalità ? L'essere sé dell'essente é il suo apparire, è l'immediatamente noto o mentalità. Dunque pensare è l'essere, è l'immediatamente noto, mentre la struttura c'è come il ciò che produce presupponendo contraddittoriamente essa all'immediato, é quel mediato o contraddizione, che è noto non per sé, ma per quell'altro da sé che é appunto il pensiero.

ID43654 - 16/04/2014 16:59:17 - (Dru) - In questo mio dire

Non vi è spazio per alcun relativismo.

ID43655 - 16/04/2014 17:07:59 - (Dru) - A parte questo mio freddo pensiero

Le tue parole, Lostraniero, hanno sempre un potere riscaldante per me che ho bisogno di essere riscaldato.

Aggiungi commento:

Vedi anche
15/04/2014 08:03

L'ultimo dei trovatori 1 di 3 Se non fossi salito sul Monte forse quel giorno non mi sarei trovato lì, su quella panchina del Parco dei Fiori della città di Cantessa...

17/04/2014 08:00

L'ultimo dei trovatori 3 di 3 Presi la via “Amor che move il sole e l’altre stelle”: un verso che mi emoziona sempre.
Pernottai più in basso in una specie di rifugio simile alla locanda della Malanotte di manzoniana memoria.

08/05/2014 07:37

La sesta disciplina: la vita è tutta un gap Il gap è una differenza e le differenze muovono il mondo: Perché certi uccelli migrano? Perché in America nel 1775 scoppiò la rivoluzione?...

18/11/2015 09:07

Vi prego, non stracciatevi le vesti Nel pensiero lineare una porta o è aperta o è chiusa, nel nuovo pensiero il sistema è contemporaneamente aperto e chiuso. Logica "And"...

14/12/2012 07:00

Fragmenta Fra le tradizioni natalizie c' quella di cantare insieme o di recitare poesie prima del pranzo di Natale. LoStraniero ci ha regalato la sua.




Altre da Terza Pagina
24/04/2024

25 Aprile, la Festa della Liberazione in Valle Sabbia

Le cerimonie di commemorazione e i momenti di festa per il 79° Anniversario della Liberazione nei comuni valsabbini e limitrofi

22/04/2024

Il Giappone arriva a Gardone Riviera

Accompagnata, tra gli altri, da Nicola Bianco Speroni del Rotary Club valsabbino, la signora Kobayashi, moglie del Console Generale del Giappone, ha visitato i giardini della Fondazione Heller

22/04/2024

Gino Bartali, l'eroe silenzioso

Per la rassegna “Altri Sguardi” questo mercoledì, 24 aprile, Federica Molteni in scena nello spettacolo dedicato al ciclista italiano che salvò centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale

20/04/2024

L'Unione ristoranti del buon ricordo festeggia i 60 anni

Al sodalizio sono stati legati, nel corso degli anni, ristoranti valsabbini e gardesani che donavano ai commensali degli speciali piatti in ceramica decorati, ora oggetto di collezione

19/04/2024

L'attesa

Tutti noi abbiamo familiarità con l'attesa. Solitamente non la vediamo di buon occhio e, se fosse possibile accorciare i tempi per ottenere una determinata cosa, immagino che nessuno di noi si tirerebbe indietro. Ma l'attesa non potrebbe avere anche degli aspetti positivi?

17/04/2024

I Carminis Cantores sul podio al Concorso Città di Chiari

Il coro di Puegnago del Garda ha vinto il secondo premio al Concorso Corale Nazionale

15/04/2024

«Foglie al vento», Kaurismaki chiude la quadrilogia sul lavoro

Questo mercoledì, 17 aprile, al Cinema di Vestone la commedia amara del regisa finlandese, chiusura di una quadrilogia iniziata nel lontano 1986

14/04/2024

Gli attrezzi in legno di 4000 anni fa

Inaugurata alla presenza delle autorità la mostra “L’età del Legno. 4000 anni fa al Lucone” presso il Museo archeologico della Valle Sabbia

13/04/2024

La luce di Annalisa Durante

Annalisa Durante, la torcia che diffonde luce dovunque sia raccontata la sua storia

12/04/2024

Testimoni di Geova, la campagna contro le tossicodipendenze

La sezione valsabbina dei Testimoni di Geova è impegnata in un'importante campagna mediatica per combattere un fenomeno che coinvolge ormai circa 300 milioni di persone nel mondo