05 Giugno 2016, 07.19
Terza pagina

Sul relativismo di facciata

di Dru

Il nostro tempo, il temo moderno, vive una reviviscente epoca del mito, dopo la filosofia


Il mito é la volontà che il mondo sia questo mondo, qualsiasi sia la questità.

La filosofia è il primo, unico e vero tentativo dell'uomo di negare questa volontà per leggere la realtà.

Il relativismo, inaugurato nella scienza da Galileo e reso forte da Einstein e Popper, riporta al mito perché, secondo Cartesio e Hume, cioè secondo il pensiero moderno, il mondo non esiste, esiste questo mondo, e il mondo da modello, all'interno della filosofia classica, si (ri)fa volontà.

Il mondo (tutte le cose) è l'ente studiato dal mito e dalla filosofia.
Ma mentre il mito rinuncia alla realtà, per conoscerle davvero le cose del mondo, la filosofia la ritiene fondamentale.

La realtà delle cose non é solo le cose, ma é "ciò-che-le cose-sono", il loro accordo.

Platone e Aristotele, sulle intuizioni dei due grandi predecessori, Eraclito e Parmenide, è su quest'accordo che cimentano il loro pensiero.
Il loro pensiero verte intorno all'essere delle cose. (Ontologia)

Poi il mondo del pensiero ha ritenuto vero il suo nichilismo, il nichilismo dell'essere, ma non in contrasto, insieme all'iniziativa di queste cime del pensiero che lo hanno inaugurato sulla pianta del divenire. (Metafisica)

La scienza moderna, e i laici di oggi, è su questo modello che si forma e non comprende che non è sua negazione, ma coerente affermazione.

Se il mito della filosofia è ritenere che il mondo non esiste, perché se esiste allora esiste questo mondo qui ed attuale (ma che prima non esisteva e che poi non esisterà), allora il pensiero contemporaneo, che é questo pensiero, è il mito della filosofia.
Il relativismo è di facciata e non è vero relativismo in quanto non riconosce il suo modello e quindi non può liberarsene, gli è inconscio.

L'amore di Scalfari per i papi illuminati, la venerazione degli Umberto Eco per l'innovazione, che produce movimento nella dialettica, sono particolari caratteri di questo modello, anche a loro nascosto, ma che anche nascosto ha prodotto e produce tutte le cose del mondo di questo pensiero e  conduce il loro pensiero, che solo in apparenza è sua negazione perché da loro irriconoscibile, ché non è mai stato davvero affrontato.

Dru



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